Incerta fu la definizione del “genere” storiografico fino all’età umanistica, quando venne elaborata una specifica ars de historia conscribenda, che, facendo ricorso alle regole della narratio giudiziaria, adattò la tecnica retorica a un rinnovato senso etico. Tuttavia, la “rivoluzione” umanistica fu preannunciata da un lungo percorso, in cui gli storiografi rivelarono auto-consapevolezza “autoriale” nella scrittura di opere dotate di specifici caratteri formali e caratterizzate da particolare abilità tecnica nella gestione delle fonti. In effetti, soprattutto tra la fine del XII e la seconda metà del XIII sec., sempre più intensa si fece la produzione storiografica e cronachistica, frutto, allo stesso tempo, della progressiva acquisizione di autoconsapevolezza, di una sempre più diffusa e approfondita formazione professionale, di una cosciente percezione del mutamento dei tempi. È, dunque, in questo periodo che si riscontra la creazione di intricate reti (o di costellazioni) di scrittori che svolgono la medesima professione o che appartengono al medesimo ordine religioso, che spesso influenzano e indirizzano la ricerca, la trasmissione e la contaminazione di informazioni utili alla scrittura della storia.
La storia e la sua scrittura: dalla prassi alla regola, dalla formalizzazione alla professionalizzazione (secc. XII - XVI in.) / Garbini, Paolo. - (2019).
La storia e la sua scrittura: dalla prassi alla regola, dalla formalizzazione alla professionalizzazione (secc. XII - XVI in.)
PAOLO GARBINI
2019
Abstract
Incerta fu la definizione del “genere” storiografico fino all’età umanistica, quando venne elaborata una specifica ars de historia conscribenda, che, facendo ricorso alle regole della narratio giudiziaria, adattò la tecnica retorica a un rinnovato senso etico. Tuttavia, la “rivoluzione” umanistica fu preannunciata da un lungo percorso, in cui gli storiografi rivelarono auto-consapevolezza “autoriale” nella scrittura di opere dotate di specifici caratteri formali e caratterizzate da particolare abilità tecnica nella gestione delle fonti. In effetti, soprattutto tra la fine del XII e la seconda metà del XIII sec., sempre più intensa si fece la produzione storiografica e cronachistica, frutto, allo stesso tempo, della progressiva acquisizione di autoconsapevolezza, di una sempre più diffusa e approfondita formazione professionale, di una cosciente percezione del mutamento dei tempi. È, dunque, in questo periodo che si riscontra la creazione di intricate reti (o di costellazioni) di scrittori che svolgono la medesima professione o che appartengono al medesimo ordine religioso, che spesso influenzano e indirizzano la ricerca, la trasmissione e la contaminazione di informazioni utili alla scrittura della storia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.