Nell’ultimo ventennio lo sviluppo tecnologico, le istanze della crescente globalizzazione e le nuove esigenze della società nei confronti dell’istruzione, in particolare dell’insegnamento delle lingue straniere, oltre che i risultati degli studi sul processo dell’acquisizione nei campi della psicologia cognitiva, della sociologia e della linguistica teorica ed applicata, hanno sollecitato le ricerche nell’ambito della glottodidattica. Gli obiettivi e le modalità dell’apprendimento sono cambiati. Molti lavori hanno evidenziato il fatto che le nuove tecnologie, in particolare gli strumenti dell’ambiente Web 2.0, si prestano ad essere adoperati anche nell’insegnamento delle lingue straniere. Il contesto delle lingue minori offre la possibilità di mettere in atto indagini qualitative nella sfera dell’apprendimento tele-collaborativo contribuendo alle nostre conoscenze in maniera diversa rispetto alle analisi di indirizzo prevalentemente quantitativo che costituiscono la grande maggioranza degli apporti in questo settore di ricerca. In base alle nostre esperienze nell’ambito di un progetto eTandem italo-ungherese, in questo contributo ribadiamo l’utilità di esplorare le specificità individuali degli apprendenti per poter predisporre ambiti di studio sempre più stimolanti e personalizzati nell’ottica di crescere l’autonomia degli studenti.

La sfida dell’ambiente Web 2.0 nella didattica delle lingue minori / Rózsavölgyi, Edit. - (2015), pp. 490-494. (Intervento presentato al convegno Critical CALL – 2015 EUROCALL Conference tenutosi a Padova, Italy) [10.14705/rpnet.2015.000381].

La sfida dell’ambiente Web 2.0 nella didattica delle lingue minori

RÓZSAVÖLGYI Edit
2015

Abstract

Nell’ultimo ventennio lo sviluppo tecnologico, le istanze della crescente globalizzazione e le nuove esigenze della società nei confronti dell’istruzione, in particolare dell’insegnamento delle lingue straniere, oltre che i risultati degli studi sul processo dell’acquisizione nei campi della psicologia cognitiva, della sociologia e della linguistica teorica ed applicata, hanno sollecitato le ricerche nell’ambito della glottodidattica. Gli obiettivi e le modalità dell’apprendimento sono cambiati. Molti lavori hanno evidenziato il fatto che le nuove tecnologie, in particolare gli strumenti dell’ambiente Web 2.0, si prestano ad essere adoperati anche nell’insegnamento delle lingue straniere. Il contesto delle lingue minori offre la possibilità di mettere in atto indagini qualitative nella sfera dell’apprendimento tele-collaborativo contribuendo alle nostre conoscenze in maniera diversa rispetto alle analisi di indirizzo prevalentemente quantitativo che costituiscono la grande maggioranza degli apporti in questo settore di ricerca. In base alle nostre esperienze nell’ambito di un progetto eTandem italo-ungherese, in questo contributo ribadiamo l’utilità di esplorare le specificità individuali degli apprendenti per poter predisporre ambiti di studio sempre più stimolanti e personalizzati nell’ottica di crescere l’autonomia degli studenti.
2015
Critical CALL – 2015 EUROCALL Conference
glottodidattica; eTandem; lingue "minori"
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
La sfida dell’ambiente Web 2.0 nella didattica delle lingue minori / Rózsavölgyi, Edit. - (2015), pp. 490-494. (Intervento presentato al convegno Critical CALL – 2015 EUROCALL Conference tenutosi a Padova, Italy) [10.14705/rpnet.2015.000381].
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