A partire dalle due espressioni, di evidente ispirazione kantiana, l'articolo tenta di leggere il percorso teorico di Marco Maria Olivetti alla luce del kantismo. La filosofia di Kant infatti ha costituito, come linguaggio tecnico utilizzato anche nel quotidiano, una sorta di « testo di riferimento » per la speculazione personale di Olivetti e per il confronto con altri pensatori, spesso chiariti grazie a categorie, o letti attraverso termini specifici, del criticismo. In Kant Olivetti trovava, magari in embrione, ma comunque già presenti, pressoché tutti i temi a lui più cari : la preminenza dell’etica sull’ontologia ; la centralità della nozione di persona ; l’ontoteologia ; il rapporto di contemporanea continuità e iato tra religione e filosofia ; i limiti della ragione ; l’impossibilità di una filosofia della storia ; la comunità e l’intersoggettività ; il possibile rovesciamento linguistico del soggetto etc… Su tali basi, inoltre, a Kant egli riconosceva un approdo speculativo capace di rispondere anche a problemi presentati dalla filosofia del novecento, o quantomeno di porre le basi corrette su cui impostarli.
Dallo «schematismo dell’analogia» al «trascendentale senza illusione». La riflessione «con» Kant e «aldilà» di Kant di Marco Maria Olivetti / Tommasi, FRANCESCO VALERIO. - In: ARCHIVIO DI FILOSOFIA. - ISSN 0004-0088. - 76:3/2008(2008), pp. 59-70.
Dallo «schematismo dell’analogia» al «trascendentale senza illusione». La riflessione «con» Kant e «aldilà» di Kant di Marco Maria Olivetti
Francesco Valerio Tommasi
2008
Abstract
A partire dalle due espressioni, di evidente ispirazione kantiana, l'articolo tenta di leggere il percorso teorico di Marco Maria Olivetti alla luce del kantismo. La filosofia di Kant infatti ha costituito, come linguaggio tecnico utilizzato anche nel quotidiano, una sorta di « testo di riferimento » per la speculazione personale di Olivetti e per il confronto con altri pensatori, spesso chiariti grazie a categorie, o letti attraverso termini specifici, del criticismo. In Kant Olivetti trovava, magari in embrione, ma comunque già presenti, pressoché tutti i temi a lui più cari : la preminenza dell’etica sull’ontologia ; la centralità della nozione di persona ; l’ontoteologia ; il rapporto di contemporanea continuità e iato tra religione e filosofia ; i limiti della ragione ; l’impossibilità di una filosofia della storia ; la comunità e l’intersoggettività ; il possibile rovesciamento linguistico del soggetto etc… Su tali basi, inoltre, a Kant egli riconosceva un approdo speculativo capace di rispondere anche a problemi presentati dalla filosofia del novecento, o quantomeno di porre le basi corrette su cui impostarli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.