Nelle opere di Giorgio Agamben la semantica del « sacrificio » viene compresa a partire dalla connotazione specifica di « sacro » veicolata dalla figura di homo sacer. Sembra allora necessario distinguere due livelli, nel suo pensiero : uno di « filosofia prima », in cui homo sacer è « Urphänomen », e nel quale « sacrificio » e « profanazione » costituiscono i poli principali della dialettica biopolitica ; l’altro derivato, in cui a partire dal senso ordinario dei termini, sacro e profano non sono veramente differenziabili e trascorrono ambiguamente l’uno nell’altro.
Homo sacer e i dispositivi. Sulla semantica del sacrificio in Giorgio Agamben / Tommasi, FRANCESCO VALERIO. - In: ARCHIVIO DI FILOSOFIA. - ISSN 0004-0088. - 76:1-2/2008(2008), pp. 395-402.
Homo sacer e i dispositivi. Sulla semantica del sacrificio in Giorgio Agamben
Francesco Valerio Tommasi
2008
Abstract
Nelle opere di Giorgio Agamben la semantica del « sacrificio » viene compresa a partire dalla connotazione specifica di « sacro » veicolata dalla figura di homo sacer. Sembra allora necessario distinguere due livelli, nel suo pensiero : uno di « filosofia prima », in cui homo sacer è « Urphänomen », e nel quale « sacrificio » e « profanazione » costituiscono i poli principali della dialettica biopolitica ; l’altro derivato, in cui a partire dal senso ordinario dei termini, sacro e profano non sono veramente differenziabili e trascorrono ambiguamente l’uno nell’altro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.