Nel percorso formativo del CdLM in Architettura del Politecnico di Bari, la ricerca sul progetto urbano si colloca al secondo e al quarto anno, affrontando una complessità crescente. Il presente contributo è il risultato del lavoro affrontato con gli studenti del Laboratorio di Progettazione Architettonica IV, dell’a.a. 2017/18, sulla Città Metropolitana di Bari. Il progetto dello spazio urbano si è sviluppato all’interno di un quadro teorico che, partendo dallo studio dell’esperienza storica, affronta criticamente la condizione della forma urbis contemporanea, prodotto delle politiche del neoliberismo che ci restituisce una città problematica, fatta di episodi isolati e casuali. Il problema, nella sua complessità, non può essere risolto attraverso un progetto individuale, e, se la città è un’opera collettiva, il percorso didattico, attraverso un lavoro di gruppo, deve simulare un processo di condivisione del progetto urbano. All’interno di un’interpretazione della città contemporanea come aggregazione di parti riconoscibili, il progetto ha assunto il tema del rapporto tra città e natura, lavorando sull’area di Lama Valenzano, un cuneo verde che irrompe all’interno del contesto urbano. La strategia generale, che guarda ai nuovi luoghi dell’abitare contemporaneo come forma elementare per il ri-disegno delle parti di città, ha portato ad individuare le aree urbane più critiche attorno al vuoto della Lama, dove ripartire dai principi di composizione per verificare ipotesi di progetto in cui il tema dell’insediamento residenziale potesse divenire una possibilità per la rigenerazione e la costruzione di nuovi artefatti urbani. Si tratta di aree oggetto di ricerche avviate in collaborazione con enti territoriali che offrono la possibilità di unire la sperimentazione didattica, la ricerca applicata e la terza missione. Si è giunti ad una ri-definizione della forma urbis simulando un metodo che si ritiene valido nell’impostazione del progetto urbano. Seppur non sia possibile fissare una forma sincronica nella trasformazione della città contemporanea, il fine del lavoro è stato quello di offrire una direzione di sviluppo attuabile solo attraverso la prefigurazione spaziale e il controllo formale di un’idea di città.

Insegnare il progetto urbano tra processualità e prefigurazione / Menghini, ANNA BRUNA; Korbi, Marson; Paolo Protomastro, Francesco. - (2019), pp. 139-142. (Intervento presentato al convegno Atti del VII Forum di ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16 tenutosi a Politecnico di Milano).

Insegnare il progetto urbano tra processualità e prefigurazione

Anna Bruna Menghini
;
2019

Abstract

Nel percorso formativo del CdLM in Architettura del Politecnico di Bari, la ricerca sul progetto urbano si colloca al secondo e al quarto anno, affrontando una complessità crescente. Il presente contributo è il risultato del lavoro affrontato con gli studenti del Laboratorio di Progettazione Architettonica IV, dell’a.a. 2017/18, sulla Città Metropolitana di Bari. Il progetto dello spazio urbano si è sviluppato all’interno di un quadro teorico che, partendo dallo studio dell’esperienza storica, affronta criticamente la condizione della forma urbis contemporanea, prodotto delle politiche del neoliberismo che ci restituisce una città problematica, fatta di episodi isolati e casuali. Il problema, nella sua complessità, non può essere risolto attraverso un progetto individuale, e, se la città è un’opera collettiva, il percorso didattico, attraverso un lavoro di gruppo, deve simulare un processo di condivisione del progetto urbano. All’interno di un’interpretazione della città contemporanea come aggregazione di parti riconoscibili, il progetto ha assunto il tema del rapporto tra città e natura, lavorando sull’area di Lama Valenzano, un cuneo verde che irrompe all’interno del contesto urbano. La strategia generale, che guarda ai nuovi luoghi dell’abitare contemporaneo come forma elementare per il ri-disegno delle parti di città, ha portato ad individuare le aree urbane più critiche attorno al vuoto della Lama, dove ripartire dai principi di composizione per verificare ipotesi di progetto in cui il tema dell’insediamento residenziale potesse divenire una possibilità per la rigenerazione e la costruzione di nuovi artefatti urbani. Si tratta di aree oggetto di ricerche avviate in collaborazione con enti territoriali che offrono la possibilità di unire la sperimentazione didattica, la ricerca applicata e la terza missione. Si è giunti ad una ri-definizione della forma urbis simulando un metodo che si ritiene valido nell’impostazione del progetto urbano. Seppur non sia possibile fissare una forma sincronica nella trasformazione della città contemporanea, il fine del lavoro è stato quello di offrire una direzione di sviluppo attuabile solo attraverso la prefigurazione spaziale e il controllo formale di un’idea di città.
2019
Atti del VII Forum di ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16
didattica dell'architettura; progetto urbano; laboratori di progettazione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Insegnare il progetto urbano tra processualità e prefigurazione / Menghini, ANNA BRUNA; Korbi, Marson; Paolo Protomastro, Francesco. - (2019), pp. 139-142. (Intervento presentato al convegno Atti del VII Forum di ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16 tenutosi a Politecnico di Milano).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1352986
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