Nel momento in cui si affrontano le trasformazioni di un territorio inteso come “patrimonio” alle diverse scale, emerge la necessità di una sinergia tra saperi diversi. Ci si interroga su quale debba essere il ruolo della Progettazione architettonica rispetto all’Urbanistica, alla Pianificazione territoriale, alla Storia, all'Archeologia, al Restauro, e se ancora valga per la Composizione architettonica e urbana lo status originario di disciplina a cui è demandato il compito di operare una sintesi attraverso il progetto. Ci si chiede se questa disciplina possa e debba orientare l’analisi operata dagli altri saperi, sia quelli di natura teorica o tecnica, che generalmente non si limitano ad una asettica raccolta e descrizione di dati ma mettono in gioco approcci teorico-critici, metodi e strumenti di indagine necessariamente orientati, sia quelli di natura progettuale come il restauro e l’urbanistica, che fanno riferimento ad altri statuti disciplinari e ad altre comunità scientifiche. Ci si chiede come questo rapporto - spesso difficile o addirittura conflittuale - possa diventare osmotico, sulla base di una sinergia attiva che conduca ogni disciplina ad arricchirsi attraverso l’apporto non solo strumentale, ma soprattutto critico, concettuale e metodologico, delle altre. Una sfida complessa, su cui i Laboratori di Laurea del CdLM in Architettura di Bari scommettono ogni volta, coinvolgendo discipline differenti su temi riferiti al “patrimonio” in tutte le sue scale (dall’edificio, alla città, al territorio). A tal proposito ci sembra utile portare ad esempio un caso studio rivolto alla valorizzazione dell’identità culturale e del paesaggio antropico e naturale di un’area dell’Albania centro meridionale, dove, tra le altre discipline, hanno collaborato la Progettazione architettonica, la Pianificazione territoriale e l’Archeologia. Da queste esperienze emerge che si possono operare “intersezioni” fruttuose, ogni volta da inventare e rinnovare, solo se si condivide un concetto di progetto “del” patrimonio - inteso come atto critico, interpretativo dei valori originari e istitutivo di nuovi significati - piuttosto che “per” il patrimonio - inteso come azione prettamente strumentale per la valorizzazione, tutela, recupero e riuso dei beni architettonici e paesaggistici.

Sinergie disciplinari per il “progetto del patrimonio” nella dimensione territoriale / Menghini, ANNA BRUNA; Quadrato, Vito. - (2019), pp. 1882-1887. (Intervento presentato al convegno Atti del VIII Forum ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16 Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Politecnico di Bari tenutosi a Napoli).

Sinergie disciplinari per il “progetto del patrimonio” nella dimensione territoriale

Anna Bruna Menghini;
2019

Abstract

Nel momento in cui si affrontano le trasformazioni di un territorio inteso come “patrimonio” alle diverse scale, emerge la necessità di una sinergia tra saperi diversi. Ci si interroga su quale debba essere il ruolo della Progettazione architettonica rispetto all’Urbanistica, alla Pianificazione territoriale, alla Storia, all'Archeologia, al Restauro, e se ancora valga per la Composizione architettonica e urbana lo status originario di disciplina a cui è demandato il compito di operare una sintesi attraverso il progetto. Ci si chiede se questa disciplina possa e debba orientare l’analisi operata dagli altri saperi, sia quelli di natura teorica o tecnica, che generalmente non si limitano ad una asettica raccolta e descrizione di dati ma mettono in gioco approcci teorico-critici, metodi e strumenti di indagine necessariamente orientati, sia quelli di natura progettuale come il restauro e l’urbanistica, che fanno riferimento ad altri statuti disciplinari e ad altre comunità scientifiche. Ci si chiede come questo rapporto - spesso difficile o addirittura conflittuale - possa diventare osmotico, sulla base di una sinergia attiva che conduca ogni disciplina ad arricchirsi attraverso l’apporto non solo strumentale, ma soprattutto critico, concettuale e metodologico, delle altre. Una sfida complessa, su cui i Laboratori di Laurea del CdLM in Architettura di Bari scommettono ogni volta, coinvolgendo discipline differenti su temi riferiti al “patrimonio” in tutte le sue scale (dall’edificio, alla città, al territorio). A tal proposito ci sembra utile portare ad esempio un caso studio rivolto alla valorizzazione dell’identità culturale e del paesaggio antropico e naturale di un’area dell’Albania centro meridionale, dove, tra le altre discipline, hanno collaborato la Progettazione architettonica, la Pianificazione territoriale e l’Archeologia. Da queste esperienze emerge che si possono operare “intersezioni” fruttuose, ogni volta da inventare e rinnovare, solo se si condivide un concetto di progetto “del” patrimonio - inteso come atto critico, interpretativo dei valori originari e istitutivo di nuovi significati - piuttosto che “per” il patrimonio - inteso come azione prettamente strumentale per la valorizzazione, tutela, recupero e riuso dei beni architettonici e paesaggistici.
2019
Atti del VIII Forum ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16 Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Politecnico di Bari
territorio; patrimonio; progetto; interdisciplinarità
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Sinergie disciplinari per il “progetto del patrimonio” nella dimensione territoriale / Menghini, ANNA BRUNA; Quadrato, Vito. - (2019), pp. 1882-1887. (Intervento presentato al convegno Atti del VIII Forum ProArch, Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16 Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Politecnico di Bari tenutosi a Napoli).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1352130
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