“There are no easy ways to map the rugged and shifting terrain of the intellectual territory known as Western Marxism”, così inizia il fondamentale lavoro di Martin Jay dal titolo Marxism and Totality: the Adventure of a Concept from Lukács to Habermas, e così dovrebbe iniziare ogni lavoro sul “marxismo occidentale” e le sue torsioni. Quello che si proverà in queste pagine sarà infatti una mappatura di un terreno scivoloso e instabile, una schematizzazione di un materiale incandescente restio ad ogni astrazione e riduzione a denominatori comuni. Lavoro reso ancora più complicato dal condividere la convinzione con molti degli autori qui presi in considerazione di non poter ridurre all’identità la non-identità, ma di lasciarla esprimere in tutte le sue sfumature qualitative e livelli di significato. E questa mappatura del marxismo occidentale verrà condotta nelle pagine seguenti attraverso la prospettiva e il punto di vista di due categorie fondamentali di questa corrente di pensiero, vale a dire la reificazione e l’alienazione. Le categorie di alienazione e reificazione svolgono un ruolo strutturale all’interno della cosiddetta teoria critica francofortese e più in generale nel marxismo occidentale, e una loro analisi permette non solo di delineare gli sforzi teorici degli autori della teoria critica nel tematizzare e contrastare determinate patologie sociali del ‘900, ma consente anche di delineare la storia stessa della Scuola di Francoforte, con tutte le sue continuità e fratture, torsioni e ripetizioni. In un certo senso, dunque, avere a che fare con le problematiche della reificazione e dell’alienazione vuol dire ottenere un punto di vista privilegiato da cui osservare, al tempo stesso, da una parte la storia intera della teoria critica, e dall’altra i mutamenti del mondo sociale a cui i pensatori francofortesi si riferiscono criticamente. Convinzione di questo lavoro sarà infatti il considerare queste categorie come espressioni del mondo che si trovano da una parte ad analizzare, e dall’altra a criticare. Così come la situazione storica muta continuamente, allo stesso modo queste categorie cercheranno di rispondere alle diverse problematiche delle trasformazioni che il capitalismo porta con sé. La storicità di queste categorie, è la storicità del mondo in movimento che si trovano a fronteggiare. Il livello espressivo di queste categorie permetterà dunque un’interpretazione “fisiognomica” delle trasformazioni del tipo di società in cui ci troviamo a vivere.
Scissioni. Alienazione e reificazione come categorie strutturali della tradizione critica francofortese e del marxismo occidentale / Pelilli, Emanuele Edilio. - (2020 Feb 28).
Scissioni. Alienazione e reificazione come categorie strutturali della tradizione critica francofortese e del marxismo occidentale.
PELILLI, Emanuele Edilio
28/02/2020
Abstract
“There are no easy ways to map the rugged and shifting terrain of the intellectual territory known as Western Marxism”, così inizia il fondamentale lavoro di Martin Jay dal titolo Marxism and Totality: the Adventure of a Concept from Lukács to Habermas, e così dovrebbe iniziare ogni lavoro sul “marxismo occidentale” e le sue torsioni. Quello che si proverà in queste pagine sarà infatti una mappatura di un terreno scivoloso e instabile, una schematizzazione di un materiale incandescente restio ad ogni astrazione e riduzione a denominatori comuni. Lavoro reso ancora più complicato dal condividere la convinzione con molti degli autori qui presi in considerazione di non poter ridurre all’identità la non-identità, ma di lasciarla esprimere in tutte le sue sfumature qualitative e livelli di significato. E questa mappatura del marxismo occidentale verrà condotta nelle pagine seguenti attraverso la prospettiva e il punto di vista di due categorie fondamentali di questa corrente di pensiero, vale a dire la reificazione e l’alienazione. Le categorie di alienazione e reificazione svolgono un ruolo strutturale all’interno della cosiddetta teoria critica francofortese e più in generale nel marxismo occidentale, e una loro analisi permette non solo di delineare gli sforzi teorici degli autori della teoria critica nel tematizzare e contrastare determinate patologie sociali del ‘900, ma consente anche di delineare la storia stessa della Scuola di Francoforte, con tutte le sue continuità e fratture, torsioni e ripetizioni. In un certo senso, dunque, avere a che fare con le problematiche della reificazione e dell’alienazione vuol dire ottenere un punto di vista privilegiato da cui osservare, al tempo stesso, da una parte la storia intera della teoria critica, e dall’altra i mutamenti del mondo sociale a cui i pensatori francofortesi si riferiscono criticamente. Convinzione di questo lavoro sarà infatti il considerare queste categorie come espressioni del mondo che si trovano da una parte ad analizzare, e dall’altra a criticare. Così come la situazione storica muta continuamente, allo stesso modo queste categorie cercheranno di rispondere alle diverse problematiche delle trasformazioni che il capitalismo porta con sé. La storicità di queste categorie, è la storicità del mondo in movimento che si trovano a fronteggiare. Il livello espressivo di queste categorie permetterà dunque un’interpretazione “fisiognomica” delle trasformazioni del tipo di società in cui ci troviamo a vivere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.