Il dialogo che ha sempre caratterizzato il confronto tra Arte e Design sembra stia acquisendo sempre più nuove e peculiari caratteristiche. All’interno del multiforme panorama del Design tout-court, la Moda è stata in grado di porsi come territorio comune in cui sia l’Arte che il Design hanno alimentato di continuo questo dialogo. Infatti, accentuato il “valore espositivo” dell’abito a discapito della sua funzione (Benjamin, 2008), la Moda si è avvicinata sempre più all’Arte – che da sempre ha definito dei prodotti dall’alto impatto espositivo – con la conseguenza di una crisi quasi identitaria che ha colpito anche l’Arte. Arte che, nella volontà di replicarsi e raggiungere le masse (Benjamin, 2008), si è talvolta mercificata. Tutto questo non ha fatto altro che mettere in evidenza la sparizione di quell’aura legata alla loro rispettiva natura, obbligandole a ricercare una risposta in un territorio forse nuovo dove potessero ritrovarsi e indagare pratiche che permettessero loro di sopravvivere alla mercificazione del “plus-valore estetico” (Baudrillard, 2012). Ognuna di esse si è approcciata verso questo territorio comune secondo modalità proprie ma utilizzando i contenuti e i riferimenti dell’altra. Questo nuovo fare sta delineando la strada per un possibile dialogo che descrive una relazione del tutto contemporanea tra Moda e Arte, in cui nessuna delle due prevale sull’altra, ma anzi nella cui relazione risiede la loro forza (Frisa, 2015) in grado di stabilire un nuovo senso alle loro comuni pratiche. Se i confini dell’Arte contemporanea sono da tempo ormai quasi spariti, lo stesso è accaduto anche alla Moda e ai suoi prodotti. Tale contributo intende porre quindi una riflessione, attraverso la descrizione di alcuni esempi rilevanti, circa la natura epistemologica dell’una e dell’altra e del loro nuovo rapporto.
Il territorio estetico dell’Arte e della Moda / Denaro, Gianni; Laureti, Marta. - In: DIID. DISEGNO INDUSTRIALE INDUSTRIAL DESIGN. - ISSN 1594-8528. - 68/19:(2020), pp. 72-79.
Il territorio estetico dell’Arte e della Moda
Gianni Denaro;Marta Laureti
2020
Abstract
Il dialogo che ha sempre caratterizzato il confronto tra Arte e Design sembra stia acquisendo sempre più nuove e peculiari caratteristiche. All’interno del multiforme panorama del Design tout-court, la Moda è stata in grado di porsi come territorio comune in cui sia l’Arte che il Design hanno alimentato di continuo questo dialogo. Infatti, accentuato il “valore espositivo” dell’abito a discapito della sua funzione (Benjamin, 2008), la Moda si è avvicinata sempre più all’Arte – che da sempre ha definito dei prodotti dall’alto impatto espositivo – con la conseguenza di una crisi quasi identitaria che ha colpito anche l’Arte. Arte che, nella volontà di replicarsi e raggiungere le masse (Benjamin, 2008), si è talvolta mercificata. Tutto questo non ha fatto altro che mettere in evidenza la sparizione di quell’aura legata alla loro rispettiva natura, obbligandole a ricercare una risposta in un territorio forse nuovo dove potessero ritrovarsi e indagare pratiche che permettessero loro di sopravvivere alla mercificazione del “plus-valore estetico” (Baudrillard, 2012). Ognuna di esse si è approcciata verso questo territorio comune secondo modalità proprie ma utilizzando i contenuti e i riferimenti dell’altra. Questo nuovo fare sta delineando la strada per un possibile dialogo che descrive una relazione del tutto contemporanea tra Moda e Arte, in cui nessuna delle due prevale sull’altra, ma anzi nella cui relazione risiede la loro forza (Frisa, 2015) in grado di stabilire un nuovo senso alle loro comuni pratiche. Se i confini dell’Arte contemporanea sono da tempo ormai quasi spariti, lo stesso è accaduto anche alla Moda e ai suoi prodotti. Tale contributo intende porre quindi una riflessione, attraverso la descrizione di alcuni esempi rilevanti, circa la natura epistemologica dell’una e dell’altra e del loro nuovo rapporto.File | Dimensione | Formato | |
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