Introduzione Nel corso degli ultimi 5 anni le attività ricettive presenti nel territorio della ASL Roma 1 sono quasi raddoppiate, sia per l’estensione del territorio (524 kmq), sia per la presenza di aree a forte vocazione turistica (Centro storico, Città del Vaticano). In tale ambito, riveste una particolare importanza l’attività di sorveglianza e controllo effettuata dal SISP per la tutela degli aspetti igienico-sanitari connessi. È stato intrapreso uno studio sui dati raccolti nel corso delle attività di sopralluogo nelle strutture ricettive notificate al SISP nell’anno 2017 finalizzato ad individuare elementi utili per un’efficace azione di prevenzione sul territorio. Materiali e metodi In una prima fase sono stati selezionati i dati relativi alle SCIA di attività ricettiva presenti nel 2017 e ricercate le note di prescrizioni indirizzate ai titolari a seguito delle criticità riscontrate. Infine, è stata elaborata una classificazione delle criticità per tipologia. I dati raccolti sono stati analizzati mediante software Excel. Risultati Nell’anno 2017 sono inviate al SISP dal SUAR del Comune di Roma 1035 comunicazioni di SCIA di attività ricettiva: ne sono state ispezionate 354 (35% del totale). Si è trattato soprattutto di casa-vacanza (il 41,2%) e affittacamere (28,5%), a seguire alberghi (16,4%) e B&B (8,5%). In 38 strutture, pari circa all’11%, sono state riscontrate criticità: sul totale di queste, il 61% aveva solo 1 criticità, il 29% ne aveva 2, fino a 3 criticità il 5% delle attività ispezionate e addirittura a 4 il restante 5%. Nel 34% dei casi si trattava di posti letto oltre la norma, nel 18,9% di carenze strutturali generali, nel 15,1% di mancanza di documentazione valida, nell’11,3% di superficie insufficiente, nel 9,4% di camere con altezza minore e nel 7,5% di superficie fenestrata inferiore alla norma. Conclusioni Dallo studio effettuato sono emerse numerose problematiche relative a: • l’aumento di ricettività rispetto a quanto dichiarato in SCIA (posti letto in soprannumero); • la presenza di superficie, altezza o apertura fenestrata delle camere non conforme alla norma; • la mancanza di requisiti per i disabili; • la mancanza di documentazione valida, spesso in presenza di non conformità igienico-sanitaria; • la mancanza, in una quota significativa delle strutture ricettive interessate da cluster epidemici, di DVR contenente la valutazione del rischio legionella e di programma di manutenzione degli impianti idrici ai fini della prevenzione della legionellosi.
Attività di vigilanza e controllo SISP nelle strutture ricettive del territorio della Asl Roma 1 / Raffo, M.; Delfino, S.; Tumbarello, A.; Di Gregorio, F.; Laurita, V.; Orlandi, P.; Grossi, D.; Vecchio, A. M.; De Santis, F.; Coronas, C.; Giacomini, S.; Cerabona, V.; Di Rosa, E.. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - 60:3, s. 1(2019), pp. 322-322. (Intervento presentato al convegno 52. Congresso nazionale SITI. Le evidenze scientifiche per la Sanità Pubblica. Dalle emergenze alla promozione della salute tenutosi a Perugia; Italia).
Attività di vigilanza e controllo SISP nelle strutture ricettive del territorio della Asl Roma 1
V. CerabonaPenultimo
;E. Di RosaUltimo
2019
Abstract
Introduzione Nel corso degli ultimi 5 anni le attività ricettive presenti nel territorio della ASL Roma 1 sono quasi raddoppiate, sia per l’estensione del territorio (524 kmq), sia per la presenza di aree a forte vocazione turistica (Centro storico, Città del Vaticano). In tale ambito, riveste una particolare importanza l’attività di sorveglianza e controllo effettuata dal SISP per la tutela degli aspetti igienico-sanitari connessi. È stato intrapreso uno studio sui dati raccolti nel corso delle attività di sopralluogo nelle strutture ricettive notificate al SISP nell’anno 2017 finalizzato ad individuare elementi utili per un’efficace azione di prevenzione sul territorio. Materiali e metodi In una prima fase sono stati selezionati i dati relativi alle SCIA di attività ricettiva presenti nel 2017 e ricercate le note di prescrizioni indirizzate ai titolari a seguito delle criticità riscontrate. Infine, è stata elaborata una classificazione delle criticità per tipologia. I dati raccolti sono stati analizzati mediante software Excel. Risultati Nell’anno 2017 sono inviate al SISP dal SUAR del Comune di Roma 1035 comunicazioni di SCIA di attività ricettiva: ne sono state ispezionate 354 (35% del totale). Si è trattato soprattutto di casa-vacanza (il 41,2%) e affittacamere (28,5%), a seguire alberghi (16,4%) e B&B (8,5%). In 38 strutture, pari circa all’11%, sono state riscontrate criticità: sul totale di queste, il 61% aveva solo 1 criticità, il 29% ne aveva 2, fino a 3 criticità il 5% delle attività ispezionate e addirittura a 4 il restante 5%. Nel 34% dei casi si trattava di posti letto oltre la norma, nel 18,9% di carenze strutturali generali, nel 15,1% di mancanza di documentazione valida, nell’11,3% di superficie insufficiente, nel 9,4% di camere con altezza minore e nel 7,5% di superficie fenestrata inferiore alla norma. Conclusioni Dallo studio effettuato sono emerse numerose problematiche relative a: • l’aumento di ricettività rispetto a quanto dichiarato in SCIA (posti letto in soprannumero); • la presenza di superficie, altezza o apertura fenestrata delle camere non conforme alla norma; • la mancanza di requisiti per i disabili; • la mancanza di documentazione valida, spesso in presenza di non conformità igienico-sanitaria; • la mancanza, in una quota significativa delle strutture ricettive interessate da cluster epidemici, di DVR contenente la valutazione del rischio legionella e di programma di manutenzione degli impianti idrici ai fini della prevenzione della legionellosi.File | Dimensione | Formato | |
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