Il contributo prende in esame il gusto decorativo romano di fine Seicento mettendo in luce come questo sia caratterizzato, rispetto al pieno barocco, da una una sensibilità maggiore per l’evidenza del singolo elemento decorativo e, conseguentemente, da una riflessione specifica sui modelli di riferimento. Attraverso l'analisi e il confronto delle opere decorative di Giuseppe Passeri (1654-1714) e Michelangelo Ricciolini (1654-1715), lo studio evidenzia due modi differenti di pensare la decorazione determinati dalla scelta dei modelli e rappresentativi di due filoni che si delineano nella Roma di fine secolo. Uno, che guarda agli autorevoli modelli della tradizione decorativa,riconoscibili grazie a delle vere e proprie citazioni di singoli dettagli ornamentali; l'altro, che trae i suoi riferimenti non tanto dalla pittura aulica, quanto piuttosto dalla produzione coeva degli stucchi o dagli oggetti conservati nelle collezioni dei committenti.
Appunti sui modelli per la decorazione romana di fine Seicento:i casi di Giuseppe Passeri e Michelangelo Ricciolini / Conte, Giulia. - (2019), pp. 119-126. (Intervento presentato al convegno IN CORSO D’OPERA 3. Ricerche dei dottorandi in storia dell’arte della Sapienza tenutosi a Roma).
Appunti sui modelli per la decorazione romana di fine Seicento:i casi di Giuseppe Passeri e Michelangelo Ricciolini
Giulia Conte
2019
Abstract
Il contributo prende in esame il gusto decorativo romano di fine Seicento mettendo in luce come questo sia caratterizzato, rispetto al pieno barocco, da una una sensibilità maggiore per l’evidenza del singolo elemento decorativo e, conseguentemente, da una riflessione specifica sui modelli di riferimento. Attraverso l'analisi e il confronto delle opere decorative di Giuseppe Passeri (1654-1714) e Michelangelo Ricciolini (1654-1715), lo studio evidenzia due modi differenti di pensare la decorazione determinati dalla scelta dei modelli e rappresentativi di due filoni che si delineano nella Roma di fine secolo. Uno, che guarda agli autorevoli modelli della tradizione decorativa,riconoscibili grazie a delle vere e proprie citazioni di singoli dettagli ornamentali; l'altro, che trae i suoi riferimenti non tanto dalla pittura aulica, quanto piuttosto dalla produzione coeva degli stucchi o dagli oggetti conservati nelle collezioni dei committenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.