OBIETTIVI: Le gestioni virtuose dei rifiuti dovrebbero comprendere efficaci interventi di riduzione a monte della produzione e della nocività del rifiuto, associati ad una puntuale raccolta differenziata. A tal proposito, l’analisi dei dati riferiti alle regioni italiane (APAT, 2007) mostra una situazione di scarsa efficacia delle politiche gestionali dei rifiuti solidi urbani fin ora attuate, con apprezzabili disomogeneità tra le regioni. Obiettivo del presente lavoro è di, attraverso un’analisi comparata delle 20 regioni italiane, individuare e valutare il peso di alcuni determinanti che possono incidere sul successo della Governance Politica e di Sanità Pubblica, relativamente alla raccolta differenziata dei rifiuti. MATERIALI: A partire da una ricerca di letteratura da fonti istituzionali (APAT, Ministero dell’Interno, ISTAT, ecc..) e da fonti primarie, sono stati raccolti ed analizzati indicatori regionali riferiti allo stesso periodo temporale,rispettivamente a: -contesto economico-sociale (ammontare della popolazione; PIL; ecc.); -tessuto produttivo (produzione rifiuti e consumo di energia, ecc.); -governance ambientale (spesa per la protezione ambientale; spesa per comunicazione/educazione ambientale; ecc.); - consumi (per uso domestico, ecc..); -empowerment (capitale sociale, opinione sulla raccolta differenziata, ecc.) -accessibilità (ai contenitori per la raccolta differenziata, ecc.). I dati tra variabili di interesse e di outcome (raccolta percentuale differenziata) sono stati elaborati attraverso il test di Correlazione dei Ranghi di Spearman–adjusted Bonferroni (per una significatività statica p<0.05). RIASSUNTO: L’analisi ha indicato come correlazioni statistiche significative inferenti la raccolta differenziata dei rifiuti: il tessuto produttivo (r=0.8872) e l’accessibilità del cittadino per raccolta differenziata di carta (r=0.8253), di vetro (r=0.8752), di farmaci (r=0.8161), di alluminio (r=0.9216), di plastica (r=0.8838) od altro (r=0.8376). Inoltre la correlazione appare significativa non solo rispetto alle spese per i consumi finali che il cittadino ha (r=0.8647) ma, e fondamentalmente, rispetto all’empowerment (r=0.7949) ed in particolare alla “capacità di sviluppo dei servizi sociali” (r=0.8309). CONCLUSIONI: Considerando l’importanza dell’impatto che la raccolta differenziata ha sull’ambiente, il successo della stessa assume valore basilare in relazione ad una governance virtuosa dell’ambiente. I soli requisiti strutturali (espressione dell’accessibilità ai raccoglitori) possono non essere però gli unici determinanti del successo della policy ambientale, costituendo l’empowerment del singolo cittadino e/o della comunità un aspetto di cui tenere sempre più conto.
Determinanti del successo della raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani nelle Regioni Italiane: Modelli di Governance / Cerabona, V; Pelone, F; de Belvis, Ag; Poscia, A; Ricciardi, G; Moscato, U. - (2009), pp. 469-470. (Intervento presentato al convegno XI Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica tenutosi a Napoli).
Determinanti del successo della raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani nelle Regioni Italiane: Modelli di Governance
V CerabonaPrimo
;G RicciardiPenultimo
;
2009
Abstract
OBIETTIVI: Le gestioni virtuose dei rifiuti dovrebbero comprendere efficaci interventi di riduzione a monte della produzione e della nocività del rifiuto, associati ad una puntuale raccolta differenziata. A tal proposito, l’analisi dei dati riferiti alle regioni italiane (APAT, 2007) mostra una situazione di scarsa efficacia delle politiche gestionali dei rifiuti solidi urbani fin ora attuate, con apprezzabili disomogeneità tra le regioni. Obiettivo del presente lavoro è di, attraverso un’analisi comparata delle 20 regioni italiane, individuare e valutare il peso di alcuni determinanti che possono incidere sul successo della Governance Politica e di Sanità Pubblica, relativamente alla raccolta differenziata dei rifiuti. MATERIALI: A partire da una ricerca di letteratura da fonti istituzionali (APAT, Ministero dell’Interno, ISTAT, ecc..) e da fonti primarie, sono stati raccolti ed analizzati indicatori regionali riferiti allo stesso periodo temporale,rispettivamente a: -contesto economico-sociale (ammontare della popolazione; PIL; ecc.); -tessuto produttivo (produzione rifiuti e consumo di energia, ecc.); -governance ambientale (spesa per la protezione ambientale; spesa per comunicazione/educazione ambientale; ecc.); - consumi (per uso domestico, ecc..); -empowerment (capitale sociale, opinione sulla raccolta differenziata, ecc.) -accessibilità (ai contenitori per la raccolta differenziata, ecc.). I dati tra variabili di interesse e di outcome (raccolta percentuale differenziata) sono stati elaborati attraverso il test di Correlazione dei Ranghi di Spearman–adjusted Bonferroni (per una significatività statica p<0.05). RIASSUNTO: L’analisi ha indicato come correlazioni statistiche significative inferenti la raccolta differenziata dei rifiuti: il tessuto produttivo (r=0.8872) e l’accessibilità del cittadino per raccolta differenziata di carta (r=0.8253), di vetro (r=0.8752), di farmaci (r=0.8161), di alluminio (r=0.9216), di plastica (r=0.8838) od altro (r=0.8376). Inoltre la correlazione appare significativa non solo rispetto alle spese per i consumi finali che il cittadino ha (r=0.8647) ma, e fondamentalmente, rispetto all’empowerment (r=0.7949) ed in particolare alla “capacità di sviluppo dei servizi sociali” (r=0.8309). CONCLUSIONI: Considerando l’importanza dell’impatto che la raccolta differenziata ha sull’ambiente, il successo della stessa assume valore basilare in relazione ad una governance virtuosa dell’ambiente. I soli requisiti strutturali (espressione dell’accessibilità ai raccoglitori) possono non essere però gli unici determinanti del successo della policy ambientale, costituendo l’empowerment del singolo cittadino e/o della comunità un aspetto di cui tenere sempre più conto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.