L'articolo prende in esame due committenze romane della seconda metà del Quattrocento, quella del cardinal Giovanni Battista Zeno nella Casina del cardinal Bessarione sulla Via Appia e quella di Marco Barbo nella sala delle Fatiche di Ercole in Palazzo Venezia mettendole in relazione con la cultura antiquariale promossa dall'umanista Pomponio Leto. Si è, inoltre, rinvenuto un modello di riferimento per l'Ercole di Palazzo Venezia in un disegno, contenuto in un codice pomponiano, attribuito a Bartolomeo Sanvito, calligrafo e miniatore padovano che insieme a Gaspare da Padova si fece primo promotore della rinascenza dell'antico nella cultura figurativa romana.
Gli affreschi della Casina del Cardinal Bessarione e la sala delle Fatiche di Ercole in Palazzo Venezia: un nuovo sguardo sulla produzione artistica tardo quattrocentesca a Roma / Dessi', Alessia. - (2019), pp. 245-252. (Intervento presentato al convegno In corso d'opera 3 tenutosi a Roma).
Gli affreschi della Casina del Cardinal Bessarione e la sala delle Fatiche di Ercole in Palazzo Venezia: un nuovo sguardo sulla produzione artistica tardo quattrocentesca a Roma
Alessia Dessì
2019
Abstract
L'articolo prende in esame due committenze romane della seconda metà del Quattrocento, quella del cardinal Giovanni Battista Zeno nella Casina del cardinal Bessarione sulla Via Appia e quella di Marco Barbo nella sala delle Fatiche di Ercole in Palazzo Venezia mettendole in relazione con la cultura antiquariale promossa dall'umanista Pomponio Leto. Si è, inoltre, rinvenuto un modello di riferimento per l'Ercole di Palazzo Venezia in un disegno, contenuto in un codice pomponiano, attribuito a Bartolomeo Sanvito, calligrafo e miniatore padovano che insieme a Gaspare da Padova si fece primo promotore della rinascenza dell'antico nella cultura figurativa romana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.