Le circostanze del ritorno dell’acqua a Roma tra cinquecento e primo Seicento incentivarono lo studio della tecnica degli acquedotti romani nel Seicento. Un compendio delle conoscenze tecniche in materia di idraulica applicata alla fine del Seicento a Roma è senza dubbio il primo libro dell’Utilissimo trattato delle acque correnti pubblicato da Carlo Fontana nel 1696, nel quale le illustrazioni delle principali opere per la realizzazione degli acquedotti si basano essenzialmente sulla trattatistica antica, e cioè sui trattati di due ingegneri romani: e specificatamente sul volume VIII del De architectura di Vitruvio (I sec. a.C.), e del De aquaeductu urbis Romae di Sesto Giulio Frontino (I sec. d.C.) nella revisione critica di Raffaele Fabretti del 1680, nonché sugli ammaestramenti di Leon Battista Alberti.
CONFERENZA: "Scienza e Tecnica delle Acque a Roma in età moderna" Roma, Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, 17 giugno 2014 / Tabarrini, Marisa. - (2014).
CONFERENZA: "Scienza e Tecnica delle Acque a Roma in età moderna" Roma, Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, 17 giugno 2014
Marisa Tabarrini
2014
Abstract
Le circostanze del ritorno dell’acqua a Roma tra cinquecento e primo Seicento incentivarono lo studio della tecnica degli acquedotti romani nel Seicento. Un compendio delle conoscenze tecniche in materia di idraulica applicata alla fine del Seicento a Roma è senza dubbio il primo libro dell’Utilissimo trattato delle acque correnti pubblicato da Carlo Fontana nel 1696, nel quale le illustrazioni delle principali opere per la realizzazione degli acquedotti si basano essenzialmente sulla trattatistica antica, e cioè sui trattati di due ingegneri romani: e specificatamente sul volume VIII del De architectura di Vitruvio (I sec. a.C.), e del De aquaeductu urbis Romae di Sesto Giulio Frontino (I sec. d.C.) nella revisione critica di Raffaele Fabretti del 1680, nonché sugli ammaestramenti di Leon Battista Alberti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
