Il 31 ottobre 1962, a New York, presso la Galleria Sidney Janis, si apre la mostra New Realists. La mostra segna una fase significativa dello scambio dei rapporti tra l’Italia e New York, tra la Francia e gli Stati Uniti, tra l’Europa e l’America. Sebbene le identità di questi contesti storici e geografici non fossero simili, l’idea di internazionalismo che si sviluppò, arrivò a connettere storie e situazioni economiche differenti. Tornare a considerare questa mostra oggi, con la distanza storica dal dibattito che, tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta, attraversò l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti, permette di avanzare riflessioni nuove e di studiare il periodo in cui tale mostra fu progettata con uno sguardo specificamente indirizzato verso l’internazionalità della cultura italiana e la costruzione di uno specificità transnazionale di tale cultura. Il contributo si sofferma su una serie di relazioni internazionali indissolubilmente intrecciate, tra Europa e Stati Uniti, tra arte, gallerie e musei. Particolare attenzione è indirizzata alla presenza degli artisti italiani in tale contesto storico-artistico.
Artisti italiani a New York nel 1962: la mostra New Realists tra affermazione della Pop art, crisi del modernismo e aperture transnazionali / Subrizi, Carla. - In: STORIA DELL'ARTE. - ISSN 0392-4513. - 1/2018(2018), pp. 135-153.
Artisti italiani a New York nel 1962: la mostra New Realists tra affermazione della Pop art, crisi del modernismo e aperture transnazionali
Carla Subrizi
2018
Abstract
Il 31 ottobre 1962, a New York, presso la Galleria Sidney Janis, si apre la mostra New Realists. La mostra segna una fase significativa dello scambio dei rapporti tra l’Italia e New York, tra la Francia e gli Stati Uniti, tra l’Europa e l’America. Sebbene le identità di questi contesti storici e geografici non fossero simili, l’idea di internazionalismo che si sviluppò, arrivò a connettere storie e situazioni economiche differenti. Tornare a considerare questa mostra oggi, con la distanza storica dal dibattito che, tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta, attraversò l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti, permette di avanzare riflessioni nuove e di studiare il periodo in cui tale mostra fu progettata con uno sguardo specificamente indirizzato verso l’internazionalità della cultura italiana e la costruzione di uno specificità transnazionale di tale cultura. Il contributo si sofferma su una serie di relazioni internazionali indissolubilmente intrecciate, tra Europa e Stati Uniti, tra arte, gallerie e musei. Particolare attenzione è indirizzata alla presenza degli artisti italiani in tale contesto storico-artistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.