Il presente contributo è la prima parte di uno studio complessivo dedicato all'altare di famiglia Graziani (ramo "di Buono") nella cattedrale di Sansepolcro, rifondato secondo le disposizione dal vescovo Niccolò Tornabuoni a seguito della visita pastorale del 1576. I lavori, avviati da un anonimo scalpellino attorno al 1585, terminarono con la messa in opera della pala di Palma il Giovane nel 1602. Attraverso una vasta documentazione inedita è stato possibile ricostruire il difficile processo di nobilitazione della famiglia biturgense, compiutosi anche grazie a mirati interventi artistici nella propria città di origine. Fu l'allora abate Antonio Maria Graziani a intraprendere la ricostruzione dell'altare, sollecitato dal ritrovamento in cattedrale di un'antica tomba dell'antenato - nonché eroe di Sansepolcro - Carlo di Buono Graziani. I lavori per la cappella rientrarono dunque in un'oculata politica di affermazione famigliare, proprio mentre la presenza dei Graziani si andava rafforzando al di fuori della patria. Pur ritardato da una condizione economica per molti anni instabile, il completamento dell'altare con la pala di Palma il Giovane, considerato il primo tra i pittori viventi a Venezia, rappresentò per Antonio Maria il suggello di un'intera carriera che proprio nella città lagunare aveva raggiunto il suo culmine.
Antonio Maria Graziani e le fatiche della carriera. L'altare di famiglia a Sansepolcro e la commissione dell' "Assunta" a Palma il Giovane / Moretti, Massimo. - In: STORIA DELL'ARTE. - ISSN 0392-4513. - 150:2/2018(2018), pp. 18-67.
Antonio Maria Graziani e le fatiche della carriera. L'altare di famiglia a Sansepolcro e la commissione dell' "Assunta" a Palma il Giovane
Massimo Moretti
2018
Abstract
Il presente contributo è la prima parte di uno studio complessivo dedicato all'altare di famiglia Graziani (ramo "di Buono") nella cattedrale di Sansepolcro, rifondato secondo le disposizione dal vescovo Niccolò Tornabuoni a seguito della visita pastorale del 1576. I lavori, avviati da un anonimo scalpellino attorno al 1585, terminarono con la messa in opera della pala di Palma il Giovane nel 1602. Attraverso una vasta documentazione inedita è stato possibile ricostruire il difficile processo di nobilitazione della famiglia biturgense, compiutosi anche grazie a mirati interventi artistici nella propria città di origine. Fu l'allora abate Antonio Maria Graziani a intraprendere la ricostruzione dell'altare, sollecitato dal ritrovamento in cattedrale di un'antica tomba dell'antenato - nonché eroe di Sansepolcro - Carlo di Buono Graziani. I lavori per la cappella rientrarono dunque in un'oculata politica di affermazione famigliare, proprio mentre la presenza dei Graziani si andava rafforzando al di fuori della patria. Pur ritardato da una condizione economica per molti anni instabile, il completamento dell'altare con la pala di Palma il Giovane, considerato il primo tra i pittori viventi a Venezia, rappresentò per Antonio Maria il suggello di un'intera carriera che proprio nella città lagunare aveva raggiunto il suo culmine.File | Dimensione | Formato | |
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