La cultura museale agli albori. Nuovi disegni sull’allestimento del Palazzo Apostolico al tempo di Clemente XI Albani. L’appartamento dei principi nipoti

Beginnings of museum culture. New drawings on the decoration of the Apostolic Palace under Clement XI Albani: the apartment of the pope grandchildren. The apartment of the grandchildren princes on the third noble level of the Palazzo Nuovo in the Vatican was embellished at the beginning of the eighteenth century with twenty-five cartoons, most of them executed by Pietro da Cortona for the mosaic decoration in the minor domes of St. Peter. The decoration was part of the larger and progressive project of museum display in the Apostolic Palace conceived by Clement XI Albani at the beginning of his pontificate to promote the enhancement and conservation of the papal collections, although exclusively reserved to the limited circle of ecclesiastics, diplomatics and intellectuals, who had access to the papal apartments. A group of five drawings at the Royal Collection of Windsor Castle, attributable to the workshop of Carlo Fontana, architect of the ‘fabrica’ of St. Peter and superintendent of the Apostolic Palaces, can be connected to this display. The Vatican experiment, as a whole, is to be considered a first important cultural and methodological precedent of the more ambitious project undertaken by Clement XII Corsini that would lead to the opening of the first public museum inaugurated in the Palazzo Nuovo of the Capitol in 1734.

L’appartamento dei principi nipoti al terzo livello nobile del Palazzo Nuovo vaticano venne arredato all’inizio del Settecento con venticinque cartoni, la maggior parte dei quali eseguiti da Pietro da Cortona per la decorazione in mosaico delle cupole minori di San Pietro. L’arredo si inseriva nel più vasto e progressivo progetto di allestimento museale del palazzo Apostolico concepito all’inizio del suo pontificato da Clemente XI Albani per promuovere la valorizzazione e conservazione delle collezioni papali, sebbene esclusivamente riservato alla ristretta cerchia di curiali, diplomatici, intellettuali, che avevano accesso agli appartamenti pontifici. A questo allestimento si può ricollegare un gruppo di cinque disegni conservati al Castello reale di Windsor, riconducibili allo studio di Carlo Fontana, architetto della fabbrica di San Pietro e soprintendente ai Palazzi Apostolici. L’esperimento vaticano, nel suo insieme, va inteso come un primo importante precedente culturale e metodologico del progetto molto più ambizioso intrapreso da Clemente XII Corsini che sfocerà nell’apertura del primo museo pubblico inaugurato nel Palazzo Nuovo del Campidoglio nel 1734.