Il presente articolo propone, attraverso due casi di studio e l’analisi avviata su di essi, i primi risultati del progetto di ricerca da me condotto su un nuovo sviluppo della Pu- blic Art europea che si rivolge al patrimonio (storico-artistico, paesaggistico, materiale e immateriale), mediante una rinnovata committenza di opere d’arte dirette alla sua valorizzazione, con particolare attenzione al tema del territorio in cui tale patrimonio si situa e alle forme di trasmissione della memoria. L’indagine si riferisce a progetti realizzati negli ultimi quindici anni, o attualmente in corso, in Italia e in Francia, con il coinvolgimento delle istituzioni e dei cittadini, ed intende far emergere il complesso rapporto tra identità e trasformazione che si esprime nel confronto tra il patrimonio esistente, le nuove produzioni e le istanze della comunità. Mentre in Francia l’atten- zione per il patrimonio, pur riguardando principalmente i termini della protezione, esprime una continuità con le politiche rivolte allo spazio pubblico, in Italia, si conte- stualizza in una profonda crisi storica che ha riguardato il sistema di tutela e valorizza- zione e che ha condotto ad una condizione di degrado e spreco di risorse. In entrambi i casi, con sistemi molto diversi, l’arte (installazioni permanenti o temporanee, inter- venti effimeri e performativi), diviene strumento per sperimentare nuovi processi di consapevolezza e incentivare la fruizione del complesso di monumenti, oggetti, imma- gini e suoni che compongono il patrimonio, in un processo di riconoscimento e rifor- mulazione del paesaggio e della cultura locale.
Identità in movimento: l’arte pubblica tra patrimonio e trasformazione. Un confronto tra Italia e Francia / Meli, GIOVANNA COSTANZA. - (2019), pp. 227-234. (Intervento presentato al convegno In cordo d'opera 3 tenutosi a Museo Laboratorio Arte Contemporanea della Sapienza).
Identità in movimento: l’arte pubblica tra patrimonio e trasformazione. Un confronto tra Italia e Francia
Giovanna Costanza Meli
2019
Abstract
Il presente articolo propone, attraverso due casi di studio e l’analisi avviata su di essi, i primi risultati del progetto di ricerca da me condotto su un nuovo sviluppo della Pu- blic Art europea che si rivolge al patrimonio (storico-artistico, paesaggistico, materiale e immateriale), mediante una rinnovata committenza di opere d’arte dirette alla sua valorizzazione, con particolare attenzione al tema del territorio in cui tale patrimonio si situa e alle forme di trasmissione della memoria. L’indagine si riferisce a progetti realizzati negli ultimi quindici anni, o attualmente in corso, in Italia e in Francia, con il coinvolgimento delle istituzioni e dei cittadini, ed intende far emergere il complesso rapporto tra identità e trasformazione che si esprime nel confronto tra il patrimonio esistente, le nuove produzioni e le istanze della comunità. Mentre in Francia l’atten- zione per il patrimonio, pur riguardando principalmente i termini della protezione, esprime una continuità con le politiche rivolte allo spazio pubblico, in Italia, si conte- stualizza in una profonda crisi storica che ha riguardato il sistema di tutela e valorizza- zione e che ha condotto ad una condizione di degrado e spreco di risorse. In entrambi i casi, con sistemi molto diversi, l’arte (installazioni permanenti o temporanee, inter- venti effimeri e performativi), diviene strumento per sperimentare nuovi processi di consapevolezza e incentivare la fruizione del complesso di monumenti, oggetti, imma- gini e suoni che compongono il patrimonio, in un processo di riconoscimento e rifor- mulazione del paesaggio e della cultura locale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.