The participation of our multidisciplinary research group in the European Project INSPIRE - Innovative Services for fragile People In RomE, had for case studies the transformation of the Santa Maria della Pietà in Rome from a former psychiatric hospital to a citadel for the care and psychological/physical well-being of the fragile population. The assumption from which we started is that in order to innovate the services it is necessary to innovate also the spaces, starting from the existing ones. The project has thus proved to be a valuable opportunity to focus on some research themes related to the reactivation of abandoned or under-utilised heritage: 1.the recovery and re-use of these complexes, consisting of buildings and open spaces - gardens, parks, cultivated and green areas with high levels of biodiversity - requires a comparison with the themes of garden restoration and environmental recovery of a living heritage in continuous evolution. Their design reinterpretation can reveal extraordinary socio-ecological potential (relationship between environmental and therapeutic performance) that make them possible condensers of sociality and urban resilience. 2. the reactivation of architectural organisms must feed a critical reflection on the interventions, even those of modest entity (regulatory and plant engineering adaptations) that change the image and quality of spaces, both external and internal, with a transformative power inversely proportional to the physical dimension of the action; a figurative theme that is normally not given the right importance. 3. the reuse for social purposes of historical heritage (supported by recent national and regional regulations) must be based on a constant dialogue between memories and values inherited from the past and future needs, mobile and constantly changing, typical of a society in rapid and continuous evolution. For architectural and landscape design means dealing with open, flexible configurations, available for further adaptations also through forms of participatory design able to promote the social and economic feasibility of interventions without losing the value dimension of architectural space as an indispensable element for the quality of life of everyone.

La partecipazione del nostro gruppo di ricerca multidisciplinare al Progetto Europeo INSPIRE -INnovative Services for fragile People In RomE, ha avuto per case study la trasformazione del Santa Maria della Pietà di Roma da ex ospedale psichiatrico a cittadella per la cura e il benessere psico/fisico della popolazione fragile. L’assunto da cui si è partiti è che per innovare i servizi occorra innovare anche gli spazi, a cominciare da quelli esistenti. Il progetto si è rivelato così una preziosa occasione per mettere a fuoco alcuni temi di ricerca connessi alla riattivazione di patrimoni dismessi, abbandonati o sotto utilizzati: 1.il recupero e riuso di questi complessi, costituiti da edifici e spazi aperti - giardini, parchi, aree coltivate e verdi con elevati livelli di biodiversità - impone un confronto con i temi del restauro dei giardini e del recupero ambientale di un patrimonio vivente in continua evoluzione. La loro reinterpretazione progettuale può rivelare straordinarie potenzialità socio-ecologiche (rapporto tra prestazioni ambientali e prestazioni terapeutiche) che li rendono possibili condensatori di socialità e resilienza urbana. 2. la riattivazione degli organismi architettonici deve alimentare una riflessione critica sugli interventi, anche di modesta entità (adeguamenti normativi e impiantistici) che cambiano l’immagine e la qualità degli spazi, esterni e interni, con un potere trasformativo inversamente proporzionale alla dimensione fisica dell’azione; un tema figurativo questo cui normalmente non si dà il giusto rilievo. 3. il riuso a fini sociali del patrimonio storico (supportato da recenti disposizioni normative nazionali e regionali) deve fondarsi su un costante dialogo tra memorie e valori ereditati dal passato ed esigenze future, mobili e continuamente cangianti, proprie di una società in rapida e continua evoluzione. Per il progetto di architettura e di paesaggio significa confrontarsi con configurazioni aperte, flessibili, disponibili a ulteriori adattamenti anche attraverso forme di progettazione partecipata in grado di favorire la fattibilità sociale ed economica degli interventi senza per questo perdere la dimensione valoriale dello spazio architettonico inteso quale elemento indispensabile per la qualità della vita di ciascuno.

Riattivare patrimoni abbandonati: il caso del S. Maria della Pietà / Grimaldi, Andrea; Imbroglini, Cristina. - (2019), pp. 654-659. (Intervento presentato al convegno IL PROGETTO DI ARCHITETTURA COME INTERSEZIONE DI SAPERI Per una nozione rinnovata di Patrimonio tenutosi a Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Facoltà di Architettura, sedi diverse).

Riattivare patrimoni abbandonati: il caso del S. Maria della Pietà

Andrea Grimaldi;Cristina Imbroglini
2019

Abstract

The participation of our multidisciplinary research group in the European Project INSPIRE - Innovative Services for fragile People In RomE, had for case studies the transformation of the Santa Maria della Pietà in Rome from a former psychiatric hospital to a citadel for the care and psychological/physical well-being of the fragile population. The assumption from which we started is that in order to innovate the services it is necessary to innovate also the spaces, starting from the existing ones. The project has thus proved to be a valuable opportunity to focus on some research themes related to the reactivation of abandoned or under-utilised heritage: 1.the recovery and re-use of these complexes, consisting of buildings and open spaces - gardens, parks, cultivated and green areas with high levels of biodiversity - requires a comparison with the themes of garden restoration and environmental recovery of a living heritage in continuous evolution. Their design reinterpretation can reveal extraordinary socio-ecological potential (relationship between environmental and therapeutic performance) that make them possible condensers of sociality and urban resilience. 2. the reactivation of architectural organisms must feed a critical reflection on the interventions, even those of modest entity (regulatory and plant engineering adaptations) that change the image and quality of spaces, both external and internal, with a transformative power inversely proportional to the physical dimension of the action; a figurative theme that is normally not given the right importance. 3. the reuse for social purposes of historical heritage (supported by recent national and regional regulations) must be based on a constant dialogue between memories and values inherited from the past and future needs, mobile and constantly changing, typical of a society in rapid and continuous evolution. For architectural and landscape design means dealing with open, flexible configurations, available for further adaptations also through forms of participatory design able to promote the social and economic feasibility of interventions without losing the value dimension of architectural space as an indispensable element for the quality of life of everyone.
2019
IL PROGETTO DI ARCHITETTURA COME INTERSEZIONE DI SAPERI Per una nozione rinnovata di Patrimonio
La partecipazione del nostro gruppo di ricerca multidisciplinare al Progetto Europeo INSPIRE -INnovative Services for fragile People In RomE, ha avuto per case study la trasformazione del Santa Maria della Pietà di Roma da ex ospedale psichiatrico a cittadella per la cura e il benessere psico/fisico della popolazione fragile. L’assunto da cui si è partiti è che per innovare i servizi occorra innovare anche gli spazi, a cominciare da quelli esistenti. Il progetto si è rivelato così una preziosa occasione per mettere a fuoco alcuni temi di ricerca connessi alla riattivazione di patrimoni dismessi, abbandonati o sotto utilizzati: 1.il recupero e riuso di questi complessi, costituiti da edifici e spazi aperti - giardini, parchi, aree coltivate e verdi con elevati livelli di biodiversità - impone un confronto con i temi del restauro dei giardini e del recupero ambientale di un patrimonio vivente in continua evoluzione. La loro reinterpretazione progettuale può rivelare straordinarie potenzialità socio-ecologiche (rapporto tra prestazioni ambientali e prestazioni terapeutiche) che li rendono possibili condensatori di socialità e resilienza urbana. 2. la riattivazione degli organismi architettonici deve alimentare una riflessione critica sugli interventi, anche di modesta entità (adeguamenti normativi e impiantistici) che cambiano l’immagine e la qualità degli spazi, esterni e interni, con un potere trasformativo inversamente proporzionale alla dimensione fisica dell’azione; un tema figurativo questo cui normalmente non si dà il giusto rilievo. 3. il riuso a fini sociali del patrimonio storico (supportato da recenti disposizioni normative nazionali e regionali) deve fondarsi su un costante dialogo tra memorie e valori ereditati dal passato ed esigenze future, mobili e continuamente cangianti, proprie di una società in rapida e continua evoluzione. Per il progetto di architettura e di paesaggio significa confrontarsi con configurazioni aperte, flessibili, disponibili a ulteriori adattamenti anche attraverso forme di progettazione partecipata in grado di favorire la fattibilità sociale ed economica degli interventi senza per questo perdere la dimensione valoriale dello spazio architettonico inteso quale elemento indispensabile per la qualità della vita di ciascuno.
riuso a fini sociali; paesaggio; interno architettonico; modificazione compatibile
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Riattivare patrimoni abbandonati: il caso del S. Maria della Pietà / Grimaldi, Andrea; Imbroglini, Cristina. - (2019), pp. 654-659. (Intervento presentato al convegno IL PROGETTO DI ARCHITETTURA COME INTERSEZIONE DI SAPERI Per una nozione rinnovata di Patrimonio tenutosi a Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Facoltà di Architettura, sedi diverse).
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