Il saggio si sofferma sull'uso dello spazio, della voce e del gesto nelle pratiche della Nuova Musica e del Nuovo Teatro Musicale e su come tali esperienze le ritroveremo poi nella sperimentazione teatrale.

Spazio, voce, gesto tra Nuova Musica e Nuovo Teatro Musicale / Vergni, Daniele. - In: SCIAMI.RICERCHE. - ISSN 2532-3830. - 3:(2018), pp. 21-48. [10.47109/0102230103]

Spazio, voce, gesto tra Nuova Musica e Nuovo Teatro Musicale

Daniele Vergni
2018

Abstract

Il saggio si sofferma sull'uso dello spazio, della voce e del gesto nelle pratiche della Nuova Musica e del Nuovo Teatro Musicale e su come tali esperienze le ritroveremo poi nella sperimentazione teatrale.
2018
nuovo teatro musicale; nuova musica; nuovo teatro; spazio; spazializzazione acustica; sperimentazione vocale; Luigi Nono; Kathy Berberian; Domenico Guaccero
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Spazio, voce, gesto tra Nuova Musica e Nuovo Teatro Musicale / Vergni, Daniele. - In: SCIAMI.RICERCHE. - ISSN 2532-3830. - 3:(2018), pp. 21-48. [10.47109/0102230103]
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Note: Negli anni Sessanta c’è stato uno spazio limitrofo in cui le composizioni della Nuova Musica e le azioni del Nuovo Teatro musicale hanno messo in atto soluzioni contigue creando un intricato rimando tra azioni teatrali e composizioni musicali. A volte queste composizioni non pensate per la scena hanno approfondito aspetti cruciali per il Nuovo Teatro, a volte anticipato quanto si stava facendo nelle azioni teatral-musicali. Le problematiche e le riflessioni che queste composizioni permettono riguardano principalmente l’utilizzo dello spazio acustico, della vocalità e della gestualità. I primi due (spazio e voce) sono elementi che la Nuova Musica si trova a ripensare fin dagli anni Cinquanta, prima che le azioni del Nuovo Teatro musicale cominciassero a scardinare il teatro d’Opera di tradizione. Dopo un breve excursus sulle pratiche degli anni Cinquanta riferite a spazio e voce e dopo aver visto come la dimensione gestuale entri nel discorso compositivo negli anni Sessanta, prendiamo in esame alcune composizioni di Luigi Nono, Luciano Berio e Domenico Guaccero, cercando gli scambi e ripensamenti che si possono leggere nelle composizioni non direttamente pensate per la scena teatrale.
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