Sia a livello internazionale sia europeo la tutela dell’ambiente è da sempre, fin dalla Dichiarazione di Stoccolma del 1982, affidata a strumenti di soft law. Ciò in quanto le raccomandazioni, dichiarazioni, linee guida in quanto strumenti flessibili e non vincolanti, si possono ben porre quali guide interpretative per sviluppare le normative nazionali in materia. Correlativamente però gli strumenti di soft law non essendo dotati di prescrittività, non consentono di ricorrere a meccanismi istituzionali per la verifica del loro rispetto. Anche nel nostro ordinamento si assiste allo stesso fenomeno e, in particolare negli ultimi anni, la tutela dell’ambiente è stata devoluta ad atti metagiuridici di soft law, in particolare alle linee guida. Ciò ha comportato numerose problematiche cui la giurisprudenza e la dottrina stanno provando a dare delle risposte in ordine alla natura giuridica di tali atti, al loro rapportarsi con le altre fonti dell’ordinamento soprattutto alla normazione primaria che di esse deve tener conto quando contengono previsioni tecniche. Infine, compito degli interpreti è capire come leggere il paradosso ormai evidente per cui la tutela di un bene primario quale l’ambiente viene affidata a strumenti normativi non primari, anzi flessibili e non prescrittivi.
Il ruolo delle linee guida in materia ambientale / Ingenito, Chiara. - In: AMBIENTEDIRITTO.IT. - ISSN 1974-9562. - 3/2019(2019), pp. 1-10.
Il ruolo delle linee guida in materia ambientale
Chiara Ingenito
2019
Abstract
Sia a livello internazionale sia europeo la tutela dell’ambiente è da sempre, fin dalla Dichiarazione di Stoccolma del 1982, affidata a strumenti di soft law. Ciò in quanto le raccomandazioni, dichiarazioni, linee guida in quanto strumenti flessibili e non vincolanti, si possono ben porre quali guide interpretative per sviluppare le normative nazionali in materia. Correlativamente però gli strumenti di soft law non essendo dotati di prescrittività, non consentono di ricorrere a meccanismi istituzionali per la verifica del loro rispetto. Anche nel nostro ordinamento si assiste allo stesso fenomeno e, in particolare negli ultimi anni, la tutela dell’ambiente è stata devoluta ad atti metagiuridici di soft law, in particolare alle linee guida. Ciò ha comportato numerose problematiche cui la giurisprudenza e la dottrina stanno provando a dare delle risposte in ordine alla natura giuridica di tali atti, al loro rapportarsi con le altre fonti dell’ordinamento soprattutto alla normazione primaria che di esse deve tener conto quando contengono previsioni tecniche. Infine, compito degli interpreti è capire come leggere il paradosso ormai evidente per cui la tutela di un bene primario quale l’ambiente viene affidata a strumenti normativi non primari, anzi flessibili e non prescrittivi.File | Dimensione | Formato | |
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