L’articolo analizza le narrazioni prodotte all’interno di un gruppo di supporto per familiari e pazienti oncologici condotto con il dispositivo dello psicodramma analitico. Sulla base di report osservativi degli incontri, viene descritto come tale ‘supporto’ si configuri e venga realizzato nel dispiegarsi sequenziale delle narrazioni prodotte dai membri del gruppo e dal conduttore. L’analisi ha rilevato la struttura narrativa polifonica del dispositivo evidenziando come le narrazioni del conduttore segnino dei passaggi, dei punti di svolta nella sequenza narrativa. Esaminando alcune dimensioni delle narrazioni (topic, voci, temporalità) si dà conto di come specifiche configurazioni e sequenze narrative svolgano al contempo due funzioni: costruire l’agency e la soggettivazione di chi parla e l’appartenenza ad una gruppalità più ampia (famiglia, umanità, gruppo di pazienti). Tali traiettorie di azione, presentate in letteratura come distinte e in alternativa, risultano essere perseguite contemporaneamente nella stessa sequenza narrativa. Potenzialità applicative, sviluppi possibili e limiti del presente studio sono discussi in conclusione.
Identità e agency nelle narrazioni di cura / Alby, Francesca. - In: RASSEGNA DI PSICOLOGIA. - ISSN 1125-5196. - 35:2(2018), pp. 32-45. [10.4458/0722-03]
Identità e agency nelle narrazioni di cura
Francesca Alby
2018
Abstract
L’articolo analizza le narrazioni prodotte all’interno di un gruppo di supporto per familiari e pazienti oncologici condotto con il dispositivo dello psicodramma analitico. Sulla base di report osservativi degli incontri, viene descritto come tale ‘supporto’ si configuri e venga realizzato nel dispiegarsi sequenziale delle narrazioni prodotte dai membri del gruppo e dal conduttore. L’analisi ha rilevato la struttura narrativa polifonica del dispositivo evidenziando come le narrazioni del conduttore segnino dei passaggi, dei punti di svolta nella sequenza narrativa. Esaminando alcune dimensioni delle narrazioni (topic, voci, temporalità) si dà conto di come specifiche configurazioni e sequenze narrative svolgano al contempo due funzioni: costruire l’agency e la soggettivazione di chi parla e l’appartenenza ad una gruppalità più ampia (famiglia, umanità, gruppo di pazienti). Tali traiettorie di azione, presentate in letteratura come distinte e in alternativa, risultano essere perseguite contemporaneamente nella stessa sequenza narrativa. Potenzialità applicative, sviluppi possibili e limiti del presente studio sono discussi in conclusione.File | Dimensione | Formato | |
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