Il pozzo 3.2 della Metro C di Roma ha restituito un campione faunistico notevole, databile tra la metà del I sec. a.C. e il VI secolo d.C. L’abbondanza di pesci e molluschi marini in tutte le fasi sottolinea l’importanza costante dei prodotti ittici sulla tavola romana, mentre le caratteristiche di habitat delle diverse specie mostrano luoghi di approvvigionamento differenziati nel tempo. La varietà e il pregio delle specie aumenta negli strati di V sec., compatibilmente con la ricchezza delle grandi domus aristocratiche che si insediano sul Celio.
Lo sfruttamento della fauna marina a Roma: il contributo dei resti faunistici dallo scavo del pozzo 3.2 della Metro C di Roma / Brancazi, Luca. - In: FORMA URBIS. - ISSN 1720-884X. - Anno XXII, n. 10:(2017), pp. 37-42.
Lo sfruttamento della fauna marina a Roma: il contributo dei resti faunistici dallo scavo del pozzo 3.2 della Metro C di Roma
Luca Brancazi
2017
Abstract
Il pozzo 3.2 della Metro C di Roma ha restituito un campione faunistico notevole, databile tra la metà del I sec. a.C. e il VI secolo d.C. L’abbondanza di pesci e molluschi marini in tutte le fasi sottolinea l’importanza costante dei prodotti ittici sulla tavola romana, mentre le caratteristiche di habitat delle diverse specie mostrano luoghi di approvvigionamento differenziati nel tempo. La varietà e il pregio delle specie aumenta negli strati di V sec., compatibilmente con la ricchezza delle grandi domus aristocratiche che si insediano sul Celio.File | Dimensione | Formato | |
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