The article aims at rethinking Soviet constitutional evolution from 1918 to 1993, giving also evidence to the pre-Soviet constitutional phase and to the post-Soviet constitutional phase, which represent an important corollary of the Soviet constitutional parable. One of the main aspects of Soviet constitutionalism is the coexistence between an ethical relativism, founded on a socioeconomic basis and close to nihilism in dealing with moral issues, and, a broad moralizing tendency. Indeed, Russian juridical dualism has been shaped as a continuous dialectic between the legacy of German idealism, which exerted a strong influence on the Russian empire, justifying a metaphysics of unity as a typical trait of Russian philosophical and Legal thought, and the Marxist model, which fostered the materialistic line of the destruction of the law and the state. The constitutional Soviet praxis shifted from the initial Lenin’s revolutionary legality to a socialist legality. The socialist principle of legality has been then exceeded from the Stalinist season and later reclaimed, after Stalin’s death. Other important constitutional principles were the democratic centralism, the Socialist Legality and the principle of the Communist Party's leading role, until the abolition of art 6 (on the supremacy of the communist party over others). In short, any criticism of previous abuses has never led to lost constitutional centralism and Party control, imposed even through the use of force The simultaneous presence of a system of law and a system of force were partially justified through the ambivalence of the concept of law (pravo), whose broader significance of law has increased the mystical attraction to Sovietism, conceived in fideistic terms, and responsible of the fragility of a legal systems of legitimacy. Dualism represents a permanent feature of Russian cultural manifestations. This dualism connects different historical-constitutional phases. Starting from a pre-Soviet reflection, continuing within 1918-1991 constitutionalism, reaching up to the present, the article would look through an Hegelian cyclical methodology the premises of Sovietism, his apotheosis, and the constitutional reconstruction phase coinciding above all with Putin constitutional post-Sovietism.

L'articolo mira a ripensare l'evoluzione costituzionale sovietica dal 1918 al 1993, ponendo in evidenza anche le fasi costituzionali pre-sovietiche e post-sovietiche che, rappresentano un importante corollario della parabola costituzionale sovietica. Uno dei principali aspetti del costituzionalismo sovietico è rappresentato dalla coesistenza tra un relativismo etico, fondato su base socioeconomica e vicino al nichilismo nel trattare le questioni morali, e, un’ampia tendenza moralizzatrice. In effetti, il dualismo giuridico russo si è formulato intorno a una dialettica continua tra l'eredità dell'idealismo tedesco che ha esercitato una forte influenza sull'impero russo (giustificando la metafisica dell'unità quale caratteristica tipica del pensiero filosofico e giuridico russo) e il modello marxista che ha favorito la linea materialistica della distruzione della legge e dello stato. La prassi costituzionale sovietica si è modulata inizialmente sul principio della legittimità rivoluzionaria sancito da Lenin, in seguito su quello della legalità socialista. Il principio socialista della legalità è stato poi superato dalla stagione stalinista e, successivamente recuperato, dopo la morte di Stalin. Altri principi importanti sono stati quello del centralismo democratico costituzionale e il principio del ruolo guida del partito comunista. Fino all’abolizione dell’art.6 (sulla supremazia del partito comunista), nessuna critica agli abusi costituzionali del passato ha determinato la cessazione di una prassi di centralismo nelle costituzioni e, a partire dal 1936, del principio del controllo del Partito comunista, imposto anche attraverso l'uso della forza. La simultanea presenza di un sistema di diritto e di un sistema di forza è stata in parte giustificata dall'ambivalenza del concetto stesso di legge (pravo), il cui ampio significato ha accresciuto una sorta di attrazione mistica verso il sovietismo (concepito fideisticamente) e una certa fragilità del sistema di legittimità giuridica. Il dualismo rappresenta una caratteristica permanente di qualsivoglia manifestazione culturale russa. Questo dualismo lega diverse fasi storico-costituzionali. Partendo da una riflessione pre-sovietica, continuando con l’iter costituzionale sovietico ricompreso tra 1918-1991 e arrivando fino all’epoca putiniana, l'articolo si presuppone di osservare con una metodologia ciclica hegeliana le premesse del sovietismo, la sua apoteosi e la fase di ricostruzione costituzionale, coincidente soprattutto con il post sovietismo di Vladimir Putin.

Teorie e prassi delle costituzioni sovietiche e della costituzione post-sovietica del 1993: dall’URSS alla Federazione Russa / Gravina, Renata. - In: GIORNALE DI STORIA COSTITUZIONALE. - ISSN 1593-0793. - 33:1(2017), pp. 49-66.

Teorie e prassi delle costituzioni sovietiche e della costituzione post-sovietica del 1993: dall’URSS alla Federazione Russa

Renata Gravina
2017

Abstract

The article aims at rethinking Soviet constitutional evolution from 1918 to 1993, giving also evidence to the pre-Soviet constitutional phase and to the post-Soviet constitutional phase, which represent an important corollary of the Soviet constitutional parable. One of the main aspects of Soviet constitutionalism is the coexistence between an ethical relativism, founded on a socioeconomic basis and close to nihilism in dealing with moral issues, and, a broad moralizing tendency. Indeed, Russian juridical dualism has been shaped as a continuous dialectic between the legacy of German idealism, which exerted a strong influence on the Russian empire, justifying a metaphysics of unity as a typical trait of Russian philosophical and Legal thought, and the Marxist model, which fostered the materialistic line of the destruction of the law and the state. The constitutional Soviet praxis shifted from the initial Lenin’s revolutionary legality to a socialist legality. The socialist principle of legality has been then exceeded from the Stalinist season and later reclaimed, after Stalin’s death. Other important constitutional principles were the democratic centralism, the Socialist Legality and the principle of the Communist Party's leading role, until the abolition of art 6 (on the supremacy of the communist party over others). In short, any criticism of previous abuses has never led to lost constitutional centralism and Party control, imposed even through the use of force The simultaneous presence of a system of law and a system of force were partially justified through the ambivalence of the concept of law (pravo), whose broader significance of law has increased the mystical attraction to Sovietism, conceived in fideistic terms, and responsible of the fragility of a legal systems of legitimacy. Dualism represents a permanent feature of Russian cultural manifestations. This dualism connects different historical-constitutional phases. Starting from a pre-Soviet reflection, continuing within 1918-1991 constitutionalism, reaching up to the present, the article would look through an Hegelian cyclical methodology the premises of Sovietism, his apotheosis, and the constitutional reconstruction phase coinciding above all with Putin constitutional post-Sovietism.
2017
L'articolo mira a ripensare l'evoluzione costituzionale sovietica dal 1918 al 1993, ponendo in evidenza anche le fasi costituzionali pre-sovietiche e post-sovietiche che, rappresentano un importante corollario della parabola costituzionale sovietica. Uno dei principali aspetti del costituzionalismo sovietico è rappresentato dalla coesistenza tra un relativismo etico, fondato su base socioeconomica e vicino al nichilismo nel trattare le questioni morali, e, un’ampia tendenza moralizzatrice. In effetti, il dualismo giuridico russo si è formulato intorno a una dialettica continua tra l'eredità dell'idealismo tedesco che ha esercitato una forte influenza sull'impero russo (giustificando la metafisica dell'unità quale caratteristica tipica del pensiero filosofico e giuridico russo) e il modello marxista che ha favorito la linea materialistica della distruzione della legge e dello stato. La prassi costituzionale sovietica si è modulata inizialmente sul principio della legittimità rivoluzionaria sancito da Lenin, in seguito su quello della legalità socialista. Il principio socialista della legalità è stato poi superato dalla stagione stalinista e, successivamente recuperato, dopo la morte di Stalin. Altri principi importanti sono stati quello del centralismo democratico costituzionale e il principio del ruolo guida del partito comunista. Fino all’abolizione dell’art.6 (sulla supremazia del partito comunista), nessuna critica agli abusi costituzionali del passato ha determinato la cessazione di una prassi di centralismo nelle costituzioni e, a partire dal 1936, del principio del controllo del Partito comunista, imposto anche attraverso l'uso della forza. La simultanea presenza di un sistema di diritto e di un sistema di forza è stata in parte giustificata dall'ambivalenza del concetto stesso di legge (pravo), il cui ampio significato ha accresciuto una sorta di attrazione mistica verso il sovietismo (concepito fideisticamente) e una certa fragilità del sistema di legittimità giuridica. Il dualismo rappresenta una caratteristica permanente di qualsivoglia manifestazione culturale russa. Questo dualismo lega diverse fasi storico-costituzionali. Partendo da una riflessione pre-sovietica, continuando con l’iter costituzionale sovietico ricompreso tra 1918-1991 e arrivando fino all’epoca putiniana, l'articolo si presuppone di osservare con una metodologia ciclica hegeliana le premesse del sovietismo, la sua apoteosi e la fase di ricostruzione costituzionale, coincidente soprattutto con il post sovietismo di Vladimir Putin.
pensiero giuridico russo; costituzioni sovietiche; centralismo; federalismo; presidenzialismo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Teorie e prassi delle costituzioni sovietiche e della costituzione post-sovietica del 1993: dall’URSS alla Federazione Russa / Gravina, Renata. - In: GIORNALE DI STORIA COSTITUZIONALE. - ISSN 1593-0793. - 33:1(2017), pp. 49-66.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Gravina_Teorie-prassi_2017.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 758.03 kB
Formato Adobe PDF
758.03 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1338849
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 1
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact