La Villa del Casale di Piazza Armerina e la cultura italiana del restauro

Il saggio presenta come nella Villa del Casale di Piazza Armerina si evidenziano una processualità storico-critica della dottrina e degli orientamenti applicativi, volti alla tutela, alla conservazione e al restauro. Si rammentano due saggi di Brandi: Cosa debba intendersi per restauro preventivo, che ha fornito i suggerimenti dottrinari generali, e Archeologia siciliana che ha suggerito sul piano metodologico l'idea che Minissi ha tradotto architettonicamente. Minissi ha risolto la richiesta della Soprintendenza con la protezione dei pavimenti musivi e ha introdotto la lettura museale per la migliore visibilità. Egli ha inoltre riconfigurato lo spazio-ambiente assicurando l'integrità della preesistenza con un minimo intervento, la reversibilità e la distinguibilità. La mancata manutenzione fin dai primi anni Novanta ha avviato il lento e progressivo degrado che ha condotto alla perdita di un intervento che rimane come uno dei manifesti del restauro critico nel mondo.