In un importante saggio sulla poesia italiana delle Origini (1977), d’Arco Silvio Avalle affrontava, tra l’altro, il problema del conflitto tra l’amore sacro e l’amore profano nella tradizione trobadorica e, più in generale, nei poeti volgari del Medioevo. A partire da Avalle, in questo studio si propone una classificazione delle modalità di riutilizzo di elementi sacri (lessico, immagini, motivi) nella poesia profana del Duecento, soffermandosi in particolare su Dante, Guinizzelli e Cavalcanti.
Sacro e profano in Guinizzelli e Cavalcanti / Grimaldi, Marco. - In: P.R.I.S.M.I.. - ISSN 1270-9530. - 16:(2019), pp. 115-146.
Sacro e profano in Guinizzelli e Cavalcanti
Marco Grimaldi
2019
Abstract
In un importante saggio sulla poesia italiana delle Origini (1977), d’Arco Silvio Avalle affrontava, tra l’altro, il problema del conflitto tra l’amore sacro e l’amore profano nella tradizione trobadorica e, più in generale, nei poeti volgari del Medioevo. A partire da Avalle, in questo studio si propone una classificazione delle modalità di riutilizzo di elementi sacri (lessico, immagini, motivi) nella poesia profana del Duecento, soffermandosi in particolare su Dante, Guinizzelli e Cavalcanti.File allegati a questo prodotto
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