Nel Seicento e nel Settecento la riflessione filosofica sulle passioni introduce una forte discontinuità rispetto al discorso morale tradizionale. La rappresentazione che gli uomini danno di sé, delle motivazioni che li spingono ad agire, del rapporto che essi hanno con le emozioni, viene sostituita con lo studio scientifico del meccanismo delle passioni e del rapporto mente-corpo. All'origine di questa svolta c'è la neurofisiologia cartesiana degli spiriti animali, che trasforma lo sguardo del filosofo che tratta delle passioni in quello di un 'fisico' che ne ricerca i fondamenti scientifici al di fuori di ogni retorica del dovere. Su questa base si costruisce un nuovo discorso sulle passioni, che indaga il funzionamento della macchina-corpo, se ne serve per descrivere e interpretare la fisionomia dei personaggi letterari e teatrali, studia i rapporti tra medicina e morale. Ma contemporaneamente ridefinisce i termini della riflessione sulla dimensione sociale e l'uso delle passioni, ponendole al centro di un'innovativa trattatistica politica, di inconsuete prospettive di indagine della storia, della formazione del sé e dell'educazione alla vita associata. Un discorso nuovo che entra negli spazi del confronto intellettuale, mettendo a nudo le passioni che hanno animato importanti dispute filosofiche, alimentato scetticismo e apologetica, aperto prospettive a un'etica naturalistica.

Passioni sociali e tolleranza. Il caso di Aubert de Versé / Benigni, Fiormichele. - (2016), pp. 123-136. (Intervento presentato al convegno L'uomo, il filosofo, le passioni tenutosi a Roma).

Passioni sociali e tolleranza. Il caso di Aubert de Versé

Fiormichele Benigni
2016

Abstract

Nel Seicento e nel Settecento la riflessione filosofica sulle passioni introduce una forte discontinuità rispetto al discorso morale tradizionale. La rappresentazione che gli uomini danno di sé, delle motivazioni che li spingono ad agire, del rapporto che essi hanno con le emozioni, viene sostituita con lo studio scientifico del meccanismo delle passioni e del rapporto mente-corpo. All'origine di questa svolta c'è la neurofisiologia cartesiana degli spiriti animali, che trasforma lo sguardo del filosofo che tratta delle passioni in quello di un 'fisico' che ne ricerca i fondamenti scientifici al di fuori di ogni retorica del dovere. Su questa base si costruisce un nuovo discorso sulle passioni, che indaga il funzionamento della macchina-corpo, se ne serve per descrivere e interpretare la fisionomia dei personaggi letterari e teatrali, studia i rapporti tra medicina e morale. Ma contemporaneamente ridefinisce i termini della riflessione sulla dimensione sociale e l'uso delle passioni, ponendole al centro di un'innovativa trattatistica politica, di inconsuete prospettive di indagine della storia, della formazione del sé e dell'educazione alla vita associata. Un discorso nuovo che entra negli spazi del confronto intellettuale, mettendo a nudo le passioni che hanno animato importanti dispute filosofiche, alimentato scetticismo e apologetica, aperto prospettive a un'etica naturalistica.
2016
L'uomo, il filosofo, le passioni
passioni; passioni sociali; tolleranza
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Passioni sociali e tolleranza. Il caso di Aubert de Versé / Benigni, Fiormichele. - (2016), pp. 123-136. (Intervento presentato al convegno L'uomo, il filosofo, le passioni tenutosi a Roma).
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