Lo studio parte dall’esame di un testo composto alla fine dell’XI secolo - inizi del XII nel codice Farf. 32, della Bibl. Naz. Centrale di Roma che è il primo e unico testimone agiografico di cui attualmente disponiamo sulla Vita dell’abate Tommaso (VIII secolo), secondo fondatore dell’abbazia di Santa Maria di Farfa in Sabina. Questo testo deve essere considerato alla luce del clima culturale e ideologico farfense della fine dell’XI secolo, del quale rappresenta una testimonianza significativa e in linea con il Chronicon di Gregorio di Catino e la documentazione. Si tratta della celebrazione liturgica della figura di Tommaso e della seconda fondazione di Farfa, la cui buona riuscita è evidenziata attraverso l’inserzione nella dodicesima lezione dei ritratti dei primi quattordici abati. Non si può affermare che sia “sic et simpliciter” la Constructio farfensis, opera più antica che doveva contenere antiche tradizioni storico-agiografiche farfensi, e che molto probabilmente rappresenta una fonte importante di tale testo, quasi sicuramente la principale, ma non sembra assiomatico e forse è limitante concepire il testo presente nel cod. Farf. 32 come la copia, peraltro incompleta, di tale opera. Secondo la testimonianza di Gregorio da Catino la Constructio possedeva un proemio che trattava di Lorenzo, di cui non vi è alcuna traccia nel testo del Farf. 32. Il testo deve essere considerato come un’unità coerente sul piano della struttura formale e contenutistica, nella quale in una compresenza di piani e in una “labilità di confini”, confluiscono elementi mutuati dalla tradizione agiografica e storica, scritta e assai probabilmente orale, ma che è permeato anche di una palese valenza politica volta al presente. Rispetto alla Constructio può essere definito una riscrittura, la “riattualizzazione agiografica” di un testo, che assume una nuova identità e riflette le posizioni ideologiche e politiche di Farfa negli ultimi anni del secolo undecimo. Può in realtà essere definito Constructio, ma nella versione dell’XI secolo, inserita nel quadro di un processo di ridefinizione della memoria storica e agiografica in rapporto costante con le strategie politiche del monastero. Nel clima politico infuocato del periodo cruciale della lotta per le investiture, in seguito alle polemiche sulla prima fondazione di Farfa e le minacce alla sua stessa autonomia da parte della curia romana, il testo liturgico del Farf. 32 rappresenta una testimonianza perfettamente in linea con le esigenze politiche di Farfa, che rilancia il culto per Tommaso e pone in evidenza la celebrazione della sua seconda fondazione indipendente da Roma. Nel manoscritto Farf. 32 si trova una testimonianza assai indicativa del rapporto di osmosi tra storia, agiografia e liturgia nella codificazione dell’identità monastica di Farfa e della capacità di rifunzionalizzazione e attualizzazione delle tradizioni agiografiche.
Agiografia e identità monastica a Farfa tra XI e XII secolo / Longo, Umberto. - In: CRISTIANESIMO NELLA STORIA. - ISSN 0393-3598. - STAMPA. - 21:(2000), pp. 311-341.
Agiografia e identità monastica a Farfa tra XI e XII secolo
LONGO, UMBERTO
2000
Abstract
Lo studio parte dall’esame di un testo composto alla fine dell’XI secolo - inizi del XII nel codice Farf. 32, della Bibl. Naz. Centrale di Roma che è il primo e unico testimone agiografico di cui attualmente disponiamo sulla Vita dell’abate Tommaso (VIII secolo), secondo fondatore dell’abbazia di Santa Maria di Farfa in Sabina. Questo testo deve essere considerato alla luce del clima culturale e ideologico farfense della fine dell’XI secolo, del quale rappresenta una testimonianza significativa e in linea con il Chronicon di Gregorio di Catino e la documentazione. Si tratta della celebrazione liturgica della figura di Tommaso e della seconda fondazione di Farfa, la cui buona riuscita è evidenziata attraverso l’inserzione nella dodicesima lezione dei ritratti dei primi quattordici abati. Non si può affermare che sia “sic et simpliciter” la Constructio farfensis, opera più antica che doveva contenere antiche tradizioni storico-agiografiche farfensi, e che molto probabilmente rappresenta una fonte importante di tale testo, quasi sicuramente la principale, ma non sembra assiomatico e forse è limitante concepire il testo presente nel cod. Farf. 32 come la copia, peraltro incompleta, di tale opera. Secondo la testimonianza di Gregorio da Catino la Constructio possedeva un proemio che trattava di Lorenzo, di cui non vi è alcuna traccia nel testo del Farf. 32. Il testo deve essere considerato come un’unità coerente sul piano della struttura formale e contenutistica, nella quale in una compresenza di piani e in una “labilità di confini”, confluiscono elementi mutuati dalla tradizione agiografica e storica, scritta e assai probabilmente orale, ma che è permeato anche di una palese valenza politica volta al presente. Rispetto alla Constructio può essere definito una riscrittura, la “riattualizzazione agiografica” di un testo, che assume una nuova identità e riflette le posizioni ideologiche e politiche di Farfa negli ultimi anni del secolo undecimo. Può in realtà essere definito Constructio, ma nella versione dell’XI secolo, inserita nel quadro di un processo di ridefinizione della memoria storica e agiografica in rapporto costante con le strategie politiche del monastero. Nel clima politico infuocato del periodo cruciale della lotta per le investiture, in seguito alle polemiche sulla prima fondazione di Farfa e le minacce alla sua stessa autonomia da parte della curia romana, il testo liturgico del Farf. 32 rappresenta una testimonianza perfettamente in linea con le esigenze politiche di Farfa, che rilancia il culto per Tommaso e pone in evidenza la celebrazione della sua seconda fondazione indipendente da Roma. Nel manoscritto Farf. 32 si trova una testimonianza assai indicativa del rapporto di osmosi tra storia, agiografia e liturgia nella codificazione dell’identità monastica di Farfa e della capacità di rifunzionalizzazione e attualizzazione delle tradizioni agiografiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.