La Leucemia Linfoblastica Acuta Philadelphia+ (LLAPh+) rappresenta il 3-5% di tutte le LLA del bambino. Riportiamo il caso di un paziente di 3 anni, LLA-Ph+, non iperleucocitario, senza alterazioni citogenetiche aggiuntive, trattato con protocollo ESPHALL-2004, alto rischio perché Prednisone-Poor-Responder. La valutazione molecolare al giorno+15 mostrava BCRABL( p190)=0,33%, riarrangiamento Ig: VH4JH4=4.0x10-2, Vd2Dd3=3.4x10-2; al giorno+33 riarrangiamento Ig: VH4JH4=1.0x10-2, Vd2Dd3 negativo; al giorno+78 entrambi negativi. Il bambino iniziava Imatinib alla dose di 200mg/die e, avendo i genitori rifiutato il trapianto allogenico, ha proseguito la chemioterapia per un totale di 2 anni. L’Imatinib è stato continuato fino al luglio 2014, quando, per incremento quantitativo del trascritto e comparsa di mutazioni al test di resistenza, sostituiva Imatinib con Nilotinib (250 mg/die). Il bambino si è mantenuto in remissione completa morfologica e all’immunofenotipo. Lo studio del riarrangiamento delle Ig è risultato costantemente negativo (6 anni). Il monitoraggio della malattia minima residua (MMR), eseguito tramite BCR-ABL(p190) ha mostrato risposta molecolare profonda costante (MR-4). Dopo 8 anni di terapie continuative, il bambino sospendeva l’inibitore per effetti collaterali. Lo studio della MMR tramite BCRABL( p190) su sangue venoso periferico e midollare, evidenziava incremento del trascritto nei primi mesi senza trattamento, per poi decrescere costantemente e stabilmente a 6 mesi dalla sospensione. Il caso riapre la questione della durata della terapia con tirosin-chinasi (TKI) nei pazienti LAL-Ph+ in età pediatrica e del significato della persistenza del trascritto BCR-ABL in assenza di riarrangiamento delle Ig: nei pazienti con possibile patologia “chronic-mieloyd-leukemia-like”, quanto bisogna continuare il trattamento? Quel metodica migliore per il monitoraggio della MMR?

LAL PH+ IN ETÀ PEDIATRICA: VALUTAZIONE DELLA MALATTIA MINIMA RESIDUA E RUOLO DELLA TERAPIA CON INIBITORI DELLA TIROSINCHINASI (TKI) / Bianchi, S.; Limongiello, M. A.; Tartaglia, G.; Di Palma, M.; Palumbo, G.; Cardarelli, L.; Moleti, M. L.; Giona, F.; Testi, A. M.. - In: HEMATOLOGY REPORTS. - ISSN 2038-8330. - (2019), pp. 67-67. (Intervento presentato al convegno CONGRESSO NAZIONALE AIEOP tenutosi a CATANIA).

LAL PH+ IN ETÀ PEDIATRICA: VALUTAZIONE DELLA MALATTIA MINIMA RESIDUA E RUOLO DELLA TERAPIA CON INIBITORI DELLA TIROSINCHINASI (TKI)

S. Bianchi;M. A. Limongiello;G. Tartaglia;M. Di Palma;G. Palumbo;M. L. Moleti;F. Giona;A. M. Testi
2019

Abstract

La Leucemia Linfoblastica Acuta Philadelphia+ (LLAPh+) rappresenta il 3-5% di tutte le LLA del bambino. Riportiamo il caso di un paziente di 3 anni, LLA-Ph+, non iperleucocitario, senza alterazioni citogenetiche aggiuntive, trattato con protocollo ESPHALL-2004, alto rischio perché Prednisone-Poor-Responder. La valutazione molecolare al giorno+15 mostrava BCRABL( p190)=0,33%, riarrangiamento Ig: VH4JH4=4.0x10-2, Vd2Dd3=3.4x10-2; al giorno+33 riarrangiamento Ig: VH4JH4=1.0x10-2, Vd2Dd3 negativo; al giorno+78 entrambi negativi. Il bambino iniziava Imatinib alla dose di 200mg/die e, avendo i genitori rifiutato il trapianto allogenico, ha proseguito la chemioterapia per un totale di 2 anni. L’Imatinib è stato continuato fino al luglio 2014, quando, per incremento quantitativo del trascritto e comparsa di mutazioni al test di resistenza, sostituiva Imatinib con Nilotinib (250 mg/die). Il bambino si è mantenuto in remissione completa morfologica e all’immunofenotipo. Lo studio del riarrangiamento delle Ig è risultato costantemente negativo (6 anni). Il monitoraggio della malattia minima residua (MMR), eseguito tramite BCR-ABL(p190) ha mostrato risposta molecolare profonda costante (MR-4). Dopo 8 anni di terapie continuative, il bambino sospendeva l’inibitore per effetti collaterali. Lo studio della MMR tramite BCRABL( p190) su sangue venoso periferico e midollare, evidenziava incremento del trascritto nei primi mesi senza trattamento, per poi decrescere costantemente e stabilmente a 6 mesi dalla sospensione. Il caso riapre la questione della durata della terapia con tirosin-chinasi (TKI) nei pazienti LAL-Ph+ in età pediatrica e del significato della persistenza del trascritto BCR-ABL in assenza di riarrangiamento delle Ig: nei pazienti con possibile patologia “chronic-mieloyd-leukemia-like”, quanto bisogna continuare il trattamento? Quel metodica migliore per il monitoraggio della MMR?
2019
CONGRESSO NAZIONALE AIEOP
LAL; TIROSIN-CHINASI; PEDIATRICO
04 Pubblicazione in atti di convegno::04c Atto di convegno in rivista
LAL PH+ IN ETÀ PEDIATRICA: VALUTAZIONE DELLA MALATTIA MINIMA RESIDUA E RUOLO DELLA TERAPIA CON INIBITORI DELLA TIROSINCHINASI (TKI) / Bianchi, S.; Limongiello, M. A.; Tartaglia, G.; Di Palma, M.; Palumbo, G.; Cardarelli, L.; Moleti, M. L.; Giona, F.; Testi, A. M.. - In: HEMATOLOGY REPORTS. - ISSN 2038-8330. - (2019), pp. 67-67. (Intervento presentato al convegno CONGRESSO NAZIONALE AIEOP tenutosi a CATANIA).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1335577
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