VII FORUM PROARCH – IMPARARE ARCHITETTURA – MILANO 16,17 NOVEMBRE 2018 Sessione Azioni e strutture Tavolo 5. Temi e scale del progetto. Abstract proposto da Massimo Zammerini Dipartimento di Architettura e Progetto. Università Sapienza di Roma. Titolo: Progettare per costruire. Pianificare la scelta e la progressione negli anni dei temi e delle scale del progetto nei Laboratori significa delineare un progetto formativo, significa avere un’idea della figura professionale che si vuole ottenere alla fine del corso di studi. Questo implica una capacità ricognitiva in continua evoluzione dello stato dell’arte interno alla disciplina e una conoscenza allargata delle problematiche emergenti del mondo contemporaneo in cui si opera. La conoscenza del territorio è una base necessaria. I temi dovrebbero stimolare un impegno progettuale efficace nelle interazioni tra le scale del paesaggio, dell’edificio e del dettaglio esecutivo. Per la buona riuscita di questo programma è necessario anche un coordinamento di facoltà dove una volta fissate le declaratorie, che implicano una riflessione ampia e puntuale, esse vengano pienamente rispettate al fine di non tradire la bontà del progetto formativo. Ritengo che la progressione nel tempo del livello di complessità del tema sia utile. Al primo anno sarebbe opportuno confermare il tema della residenza anche alla piccola scala, inserendo subito la progettazione di dettaglio, lo studio dei caratteri distributivi e la disposizione degli elementi di arredo interno. Questo permette allo studente neoiscritto di verificare dal vero le proprietà scalari di una realtà già esperita direttamente. Inoltre è necessario stimolare l’esperienza visiva e tattile dei diversi materiali “dal vero”, per scongiurare fin dall’inizio un’indifferenza oggi crescente nei confronti degli esiti concreti di una realizzazione, illusoriamente compensata dalle immagini virtuali. Deve essere chiaro fin dall’inizio che il disegno non è un fine ma è un mezzo per arrivare alla costruzione. Nei laboratori degli anni successivi sarebbe opportuno introdurre temi sensibili al “disegno” urbano, alle innovazioni tipologiche della residenza rispetto ai temi della flessibilità, ai diversi intendimenti del rapporto tra nuovi interventi e contesto, allo studio e all’utilizzo delle tecnologie più opportune.

Progettare per costruire, con cura / Zammerini, Massimo. - (2019), pp. 418-421. (Intervento presentato al convegno Imparare architettura VII forum proarch. I laboratori di progettazione e le pratiche d i insegnamento tenutosi a Politecnico di Milano, Milano).

Progettare per costruire, con cura

Massimo Zammerini
2019

Abstract

VII FORUM PROARCH – IMPARARE ARCHITETTURA – MILANO 16,17 NOVEMBRE 2018 Sessione Azioni e strutture Tavolo 5. Temi e scale del progetto. Abstract proposto da Massimo Zammerini Dipartimento di Architettura e Progetto. Università Sapienza di Roma. Titolo: Progettare per costruire. Pianificare la scelta e la progressione negli anni dei temi e delle scale del progetto nei Laboratori significa delineare un progetto formativo, significa avere un’idea della figura professionale che si vuole ottenere alla fine del corso di studi. Questo implica una capacità ricognitiva in continua evoluzione dello stato dell’arte interno alla disciplina e una conoscenza allargata delle problematiche emergenti del mondo contemporaneo in cui si opera. La conoscenza del territorio è una base necessaria. I temi dovrebbero stimolare un impegno progettuale efficace nelle interazioni tra le scale del paesaggio, dell’edificio e del dettaglio esecutivo. Per la buona riuscita di questo programma è necessario anche un coordinamento di facoltà dove una volta fissate le declaratorie, che implicano una riflessione ampia e puntuale, esse vengano pienamente rispettate al fine di non tradire la bontà del progetto formativo. Ritengo che la progressione nel tempo del livello di complessità del tema sia utile. Al primo anno sarebbe opportuno confermare il tema della residenza anche alla piccola scala, inserendo subito la progettazione di dettaglio, lo studio dei caratteri distributivi e la disposizione degli elementi di arredo interno. Questo permette allo studente neoiscritto di verificare dal vero le proprietà scalari di una realtà già esperita direttamente. Inoltre è necessario stimolare l’esperienza visiva e tattile dei diversi materiali “dal vero”, per scongiurare fin dall’inizio un’indifferenza oggi crescente nei confronti degli esiti concreti di una realizzazione, illusoriamente compensata dalle immagini virtuali. Deve essere chiaro fin dall’inizio che il disegno non è un fine ma è un mezzo per arrivare alla costruzione. Nei laboratori degli anni successivi sarebbe opportuno introdurre temi sensibili al “disegno” urbano, alle innovazioni tipologiche della residenza rispetto ai temi della flessibilità, ai diversi intendimenti del rapporto tra nuovi interventi e contesto, allo studio e all’utilizzo delle tecnologie più opportune.
2019
Imparare architettura VII forum proarch. I laboratori di progettazione e le pratiche d i insegnamento
progettare; costruire; cura
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Progettare per costruire, con cura / Zammerini, Massimo. - (2019), pp. 418-421. (Intervento presentato al convegno Imparare architettura VII forum proarch. I laboratori di progettazione e le pratiche d i insegnamento tenutosi a Politecnico di Milano, Milano).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1335178
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