La Conferenza vuole sviluppare una riflessione sulle diverse forme di conflittualità che si sono sviluppate nel corso del XX secolo e sulle eventuali che potrebbero svilupparsi nel XXI a seguito dell’introduzione dell’intelligenza artificiale nella ‘rappresentazione della vita quotidiana’. Ci avviamo verso una società sempre più densa di conflitti derivanti da povertà, disuguaglianze, incertezze e sorveglianza: saremo privati dell’individualità oppure tutto sarà superato dalle categorie dell’uniformità e delle ‘personalità diffuse’? In un’ottica transdisciplinare si vuole ragionare su quali potrebbero essere gli assetti, le policy/politiche, la vision/il potere progettuale della morfologia sociale post-digitale con l’uso dei device mobili e del machine learning. Questa è la prima società che si trova a confrontarsi con l’era del post ‘forza-lavoro’ che entro il 2030 in numerosi casi vedrà la sostituzione del corpo umano con gli strumenti ad alta innovazione tecnologica e dell’intelligenza. Si tenterà di cogliere l’enorme complesso di questioni legate all’intelligenza artificiale (di cui l’automazione è solo un aspetto) e alla post-digitalizzazione delle funzioni umane che tutte insieme agiscono nel ridisegnare la società del futuro. L’uomo vedrà tramontare l’uso del corpo versus l’alba del trionfo tecnologico e delle intelligenze non umane? E, in questa transizione, l’omogeneità dei consumi annullerà le differenze? Come tutelare le diversità e ridurre le disuguaglianze che ne potrebbero derivare? Dove inizia la nostra responsabilità sociale?
Consensus Conference "Il conflitto sociale nell'era dei robot e dell'intelligenza artificiale" / Nocenzi, Mariella. - (2019). (Intervento presentato al convegno Il conflitto sociale nell'era dei robot e dell'intelligenza artificiale tenutosi a Biblioteca Casanatense nel 3 dicembre 2019).
Consensus Conference "Il conflitto sociale nell'era dei robot e dell'intelligenza artificiale"
NOCENZI Mariella
2019
Abstract
La Conferenza vuole sviluppare una riflessione sulle diverse forme di conflittualità che si sono sviluppate nel corso del XX secolo e sulle eventuali che potrebbero svilupparsi nel XXI a seguito dell’introduzione dell’intelligenza artificiale nella ‘rappresentazione della vita quotidiana’. Ci avviamo verso una società sempre più densa di conflitti derivanti da povertà, disuguaglianze, incertezze e sorveglianza: saremo privati dell’individualità oppure tutto sarà superato dalle categorie dell’uniformità e delle ‘personalità diffuse’? In un’ottica transdisciplinare si vuole ragionare su quali potrebbero essere gli assetti, le policy/politiche, la vision/il potere progettuale della morfologia sociale post-digitale con l’uso dei device mobili e del machine learning. Questa è la prima società che si trova a confrontarsi con l’era del post ‘forza-lavoro’ che entro il 2030 in numerosi casi vedrà la sostituzione del corpo umano con gli strumenti ad alta innovazione tecnologica e dell’intelligenza. Si tenterà di cogliere l’enorme complesso di questioni legate all’intelligenza artificiale (di cui l’automazione è solo un aspetto) e alla post-digitalizzazione delle funzioni umane che tutte insieme agiscono nel ridisegnare la società del futuro. L’uomo vedrà tramontare l’uso del corpo versus l’alba del trionfo tecnologico e delle intelligenze non umane? E, in questa transizione, l’omogeneità dei consumi annullerà le differenze? Come tutelare le diversità e ridurre le disuguaglianze che ne potrebbero derivare? Dove inizia la nostra responsabilità sociale?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.