Il concetto di "confine" rappresenta lo strumento concettuale di interpretazione critica di testi architettonici con un riferimento costante a due metafore-archetipo che designano l'architettura nella sua premessa ontologica: il recinto e il labirinto. Attraverso il recinto e il labirinto si può leggere l'antinomia intrinseca che risiede nel confine dell'architettura: l'uno come possibilità di identificare un assetto stabile, in cui la conclusività della forma rappresenta la effettiva condizione di margine che designa le qualità distintive dello spazio, circoscrivendolo e contenendolo in una precisa porzione che si differenzia rispetto all'illimitato circostante. L'altro, che per sua definizione indica la condizione aggrovigliata di una spazialità implosa, in cui si determinano situazioni labili, soggette ad un imminente dissolvimento, e situazioni tortuose, che rendono quasi impossibile l'orientamento, perché basate su un principio di indeterminazione; il confine nel labirinto è fluttuante, sottoposto ad una continua variazione, e perciò mutevole, instabile.
Architetture di confine / Giovannelli, Anna. - In: TERRITORIO. - ISSN 1825-8689. - STAMPA. - 28:(2004), pp. 35-44.
Architetture di confine
GIOVANNELLI, ANNA
2004
Abstract
Il concetto di "confine" rappresenta lo strumento concettuale di interpretazione critica di testi architettonici con un riferimento costante a due metafore-archetipo che designano l'architettura nella sua premessa ontologica: il recinto e il labirinto. Attraverso il recinto e il labirinto si può leggere l'antinomia intrinseca che risiede nel confine dell'architettura: l'uno come possibilità di identificare un assetto stabile, in cui la conclusività della forma rappresenta la effettiva condizione di margine che designa le qualità distintive dello spazio, circoscrivendolo e contenendolo in una precisa porzione che si differenzia rispetto all'illimitato circostante. L'altro, che per sua definizione indica la condizione aggrovigliata di una spazialità implosa, in cui si determinano situazioni labili, soggette ad un imminente dissolvimento, e situazioni tortuose, che rendono quasi impossibile l'orientamento, perché basate su un principio di indeterminazione; il confine nel labirinto è fluttuante, sottoposto ad una continua variazione, e perciò mutevole, instabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.