Fronteggiare il nemico in arene competitive turbolente: l'importanza della fiducia e delle capacità dinamiche nelle alleanze strategiche

The importance of alliances is a theme broadly debated in several scientific fields and benefits of partnerships, not only those of an economic nature, are well known. This article is intended to set the attention on the strategic alliances and, among these, on the peculiar type of alliance created to minimize possible damages rather than to maximize advantages. It is the case of two or more firms that ally to compete more effectively with a market leader in a given industrial sector, but also of two or more States that decide to join their forces to face a common enemy, such as to fight the threat of terrorism. To face the imponderability of the strategic and operational challenges of current and future hyper-conflicting scenarios, it is necessary for Governments to secure some skills, such as promptness, flexibility and creative thinking, in other words, the same those differentiate companies which successfully move in hypercompetitive and unpredictable environments. Given the nearly complete impossibility to operate in isolation and the consequent tendency to ally to face huge challenges at its best, elements like complementarity and synergy, sharing and thrust, assume a decisive role among partners united to face an adversary in turbulent and arduous arenas. The focus of this article is focused right on thrust, main component of every alliance, as well as on so-called ‘dynamic capabilities’, and it aims to demonstrate their importance in politics as much as in business economy.

L’importanza delle alleanze è un tema ampiamente dibattuto in molti ambiti scientifici ed i benefici delle partnership, e non solo di quelle di tipo economico, sono ampiamente noti. Quest’articolo intende porre l’attenzione sulle alleanze strategiche e, tra queste, su quel tipo peculiare di alleanza che non viene creata tanto per massimizzare i vantaggi, quanto per minimizzare i possibili danni. È questo il caso di due o più aziende che si alleano per competere più efficacemente con il leader di mercato in un dato settore industriale ma è anche quello di due o più Stati che uniscono le proprie forze per fronteggiare un nemico comune, per combattere, ad esempio, la minaccia terroristica. Per fronteggiare l’imponderabilità delle sfide strategiche ed operative tipiche degli scenari iperconflittuali attuali e futuri, per i governi dei Paesi è peraltro necessaria l’acquisizione di alcune capacità, come la tempestività, la flessibilità, il pensiero creativo, le stesse che contraddistinguono le aziende che si muovono con successo in contesti ipercompetitivi ed imprevedibili. Data la pressoché totale impossibilità ad operare isolatamente e la conseguente tendenza ad allearsi per affrontare sfide imponenti al meglio, per i partner uniti nell’affrontare un avversario in arene competitive ardue e turbolenti, elementi come la complementarità e la sinergia, la condivisione e la fiducia, vengono ad assumere un ruolo decisivo. Il focus dell’articolo è posto proprio sulla fiducia, principio cardine di ogni alleanza, nonché sulle cosiddette “capacità dinamiche”, ed è finalizzato a mostrarne l’importanza in ambito politico, tanto quanto in quello economico-aziendale.