Con la sentenza della Corte costituzionale n. 290 del 27 dicembre 1974 trova ingresso nel nostro ordinamento Òla libertˆ di sciopero politicoÓ, da intendersi come un minus rispetto alla categoria del diritto soggettivo, e dunque tale da rendere esente da conseguenze colui che la esercita solo dal punto di vista (pubblicistico) della repressione penale e non giˆ da quello (privatistico) del rapporto di lavoro. Nel saggio, attraverso una rassegna critica dei successivi orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, si indagano le vicende che hanno scandito il percorso della qualificazione giuridica dello sciopero politico, traghettandolo, nel "diritto vivente", dallÕarea dellÕillecito penale e civile a quello (incerto) della libertˆ se non, di fatto, del pieno diritto. L'analisi critica del mutato ruolo del sindacato nel sistema ? funzionale alla valutazione delle conseguenze che ha avuto nell'ordinamento il riconoscimento della libertˆ di sciopero politico. Tutto ci˜ al fine di concludere nel senso della insostenibilitˆ della distinzione tra diritto e libertˆ di sciopero e, dunque, della ÒrealisticaÓ qualificazione da attribuire oggi allo Òsciopero politicoÓ.
Sciopero politico e "diritto di sciopero": il difficile equilibrio tra "libertà sociali", categorie giuridiche e regole / Valentini, Vincenzo. - In: ADL. ARGOMENTI DI DIRITTO DEL LAVORO. - ISSN 1126-5760. - STAMPA. - 5:(2008), pp. 75-110.
Sciopero politico e "diritto di sciopero": il difficile equilibrio tra "libertà sociali", categorie giuridiche e regole
VALENTINI, Vincenzo
2008
Abstract
Con la sentenza della Corte costituzionale n. 290 del 27 dicembre 1974 trova ingresso nel nostro ordinamento Òla libertˆ di sciopero politicoÓ, da intendersi come un minus rispetto alla categoria del diritto soggettivo, e dunque tale da rendere esente da conseguenze colui che la esercita solo dal punto di vista (pubblicistico) della repressione penale e non giˆ da quello (privatistico) del rapporto di lavoro. Nel saggio, attraverso una rassegna critica dei successivi orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, si indagano le vicende che hanno scandito il percorso della qualificazione giuridica dello sciopero politico, traghettandolo, nel "diritto vivente", dallÕarea dellÕillecito penale e civile a quello (incerto) della libertˆ se non, di fatto, del pieno diritto. L'analisi critica del mutato ruolo del sindacato nel sistema ? funzionale alla valutazione delle conseguenze che ha avuto nell'ordinamento il riconoscimento della libertˆ di sciopero politico. Tutto ci˜ al fine di concludere nel senso della insostenibilitˆ della distinzione tra diritto e libertˆ di sciopero e, dunque, della ÒrealisticaÓ qualificazione da attribuire oggi allo Òsciopero politicoÓ.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.