L’implementazione dell’Agenda 2030 implica l’attivazione di un processo di resilienza trasformativa come condizione necessaria ma non sufficiente a sostenere lo sviluppo sostenibile dei territori. In mancanza di capacità di resilienza, i processi di innovazione possono determinare, come effetto collaterale indesiderato, un aumento delle disuguaglianze e dei conflitti nel breve periodo, nonchè la maturazione di forme di path dependency nel lungo periodo che potrebbero mettere a rischio la sostenibilità delle scelte di sviluppo effettuate. D’altra parte, in assenza di capacità di innovazione, le forme di resilienza potrebbero favorire uno scambio iniquo tra obiettivi di breve e di lungo periodo, creando nuove vulnerabilità ed alimentando retroazioni negative a detrimento dello sviluppo. Sulla base di tali premesse, il collegamento tra gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e l’economia sociale e solidale (ESS) sembra essere in grado di promuovere l’adozione di approcci sinergici ed integrati in grado di connettere le dinamiche globali e le dinamiche locali a beneficio di uno sviluppo socio-economico-territoriale sostenibile. A sostegno del quadro di riferimento logico delineato, la ricerca presenta un modello macroeconomico di crescita con progresso tecnologico endogeno opportunamente modificato per tener conto del ruolo dell’ESS nell’ambito di un processo di crescita economica orientato al perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Resilienza, innovazione e crescita: un modello teorico / Salustri, Andrea. - (2019), pp. 2-19.

Resilienza, innovazione e crescita: un modello teorico

SALUSTRI, ANDREA
2019

Abstract

L’implementazione dell’Agenda 2030 implica l’attivazione di un processo di resilienza trasformativa come condizione necessaria ma non sufficiente a sostenere lo sviluppo sostenibile dei territori. In mancanza di capacità di resilienza, i processi di innovazione possono determinare, come effetto collaterale indesiderato, un aumento delle disuguaglianze e dei conflitti nel breve periodo, nonchè la maturazione di forme di path dependency nel lungo periodo che potrebbero mettere a rischio la sostenibilità delle scelte di sviluppo effettuate. D’altra parte, in assenza di capacità di innovazione, le forme di resilienza potrebbero favorire uno scambio iniquo tra obiettivi di breve e di lungo periodo, creando nuove vulnerabilità ed alimentando retroazioni negative a detrimento dello sviluppo. Sulla base di tali premesse, il collegamento tra gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e l’economia sociale e solidale (ESS) sembra essere in grado di promuovere l’adozione di approcci sinergici ed integrati in grado di connettere le dinamiche globali e le dinamiche locali a beneficio di uno sviluppo socio-economico-territoriale sostenibile. A sostegno del quadro di riferimento logico delineato, la ricerca presenta un modello macroeconomico di crescita con progresso tecnologico endogeno opportunamente modificato per tener conto del ruolo dell’ESS nell’ambito di un processo di crescita economica orientato al perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
2019
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