The work represents a first synthesis of the research program presented by CUEIM and Riformed under the “Act. 5” funded by the Department of Research of the Campania Region. The research started with the aim to confirm the assumptions underlying the neo-institutional school on the relationships between entities and institutional and business organizations. They will try, in particular, to show how the behavior of firms adapts to changes and, consequently, that the Guidelines "ethical" derived from the context where the firms operate, or work uninterrupted standardization and control exercised by the State on firms. the research hypotheses at the basis of our study are as follows: Hp. 1 - The behavior of firms and, consequently, the orientation of ethics adopted by them, does not always depend on factors intrinsic to the company, but from the reference Hp. 2 - The more the environment is subjected to stringent regulatory mechanisms, especially the behavior of firms is configured for a high isomorphism, which is increased in the presence of regulatory mechanisms hierarchical; Hp. 3 - The ethical orientation of the company does not respond to logic Kantian or deontological criteria, but strictly utilitarian, especially in cases where the environment is highly regulated. In conclusion, it can be said that, where the traditional organizational approaches interpret the individual companies (leaving the context in which they do business, in the background), this research confirms the provisions of the neo-institutional theory, which focuses on the environment and reports that there are realized, considering the individual organizations as a logical consequence of the context.

Il lavoro rappresenta una prima sintesi del programma di ricerca presentato dal Cueim e dalla Riformed nell’ambito della Legge 5 finanziata dall’Assessorato alla Ricerca della Regione Campania. La ricerca nasce con l’obiettivo di confermare le ipotesi alla base della scuola Neo-Istituzionalista sui rapporti tra enti e soggetti istituzionali e le organizzazioni imprenditoriali. Si cercherà, in particolare, di evidenziare quanto il comportamento delle imprese si adegui isomorficamente per adattamento e, di riflesso, quanto gli orientamenti “etici” dell’impresa siano il portato del campo organizzativo nel quale operano le imprese, ovvero dell’opera ininterrotta di normazione e controllo esercitata dallo Stato sulle imprese. Le ipotesi di ricerca alla base del nostro studio sono le seguenti: Hp. 1 - Il comportamento delle imprese e, di riflesso, l’orientamento etico da esse adottato, non sempre dipende da fattori intrinseci all’impresa, ma dall’ambiente di riferimento; Hp. 2 - Quanto più l’ambiente è sottoposto a stringenti meccanismi di regolamentazione, tanto più il comportamento delle imprese si configura per un elevato isomorfismo, che si incrementa in presenza di meccanismi di regolamentazione gerarchici; Hp. 3 - L’orientamento etico dell’impresa non risponde a logiche kantiane, ovvero a criteri deontologici, ma strettamente utilitaristici, soprattutto nei casi in cui l’ambiente è fortemente regolamentato. Si è così sviluppata un’indagine finalizzata a rafforzare le ipotesi alla base del filone neoistituzionalista e, soprattutto, volta a dimostrare che quest’ultime siano coerenti con l’idea di un etica strumentale alla sopravvivenza dell’impresa ma “imposta” dall’esterno. I primi risultati che emergono dall’indagine empirica sembrano confermare le ipotesi alla base della ricerca. Come si vede, dai risultati emerge che nei settori altamente regolamentati (monopoli naturali), il comportamento è fortemente orientato alla responsabilità sociale. Tale responsabilità è più utilitaristica che deontologica. L’etica, in tale accezione utilitaristica, si configura come atteggiamento necessario per l’impresa, affinché non si incorra nelle sanzioni connesse alla violazione delle norme. Nei settori altamente regolamentati, infatti, il comportamento delle imprese e, di riflesso, l’orientamento etico adottato, non dipende da fattori intrinseci all’impresa, ma dall’ambiente di riferimento. In particolare, nel settore energetico ed in quello del cemento, il comportamento delle imprese si configura per un elevato isomorfismo. In tale quadro l’etica è strumentale all’ottenimento della legittimazione sociale e politica, fondamentale per la sopravvivenza stessa dell’impresa. In linea con quanto affermato da Donaldson si rileva, dunque, che il valore creato dall’impresa non può essere solo economico, ma deve estendersi al campo ambientale e sociale per legittimare la sopravvivenza e lo sviluppo dell’impresa. Diversamente da quanto, invece, avviene nei settori a bassa regolamentazione, dove il comportamento delle imprese è trainato dal mercato e dalle esigenze speculative. L’atteggiamento etico spesso rappresenta uno strumento per garantirsi la sopravvivenza sul mercato, ad esempio attraverso l’utilizzo di blandi strumenti (codice etico). Come sostenuto nelle ipotesi di ricerca, infatti, l’orientamento etico dell’impresa non risponde a criteri deontologici, ma strettamente utilitaristici, soprattutto nei casi in cui l’ambiente è fortemente regolamentato. A conferma di ciò, si potrebbe evidenziare che la diffusione dei codici etici nel nostro Paese è conseguita ad un’importante riforma normativa di inizio secolo. In alcuni casi, infine, le imprese utilizzano strumenti di comunicazione di CSR per disciplinare i rapporti all’interno della filiera. In conclusione, può dirsi che, laddove gli approcci organizzativi tradizionali interpretano le singole imprese (lasciando il contesto, nelle quali esse svolgono la propria attività, sullo sfondo), la presente ricerca conferma quanto previsto dalla teoria neoistituzionalista, che si focalizza, sul contesto ambientale e sulle relazioni che ivi si realizzano, considerando le singole organizzazioni come una conseguenza logica del contesto.

Orientamenti etici d’impresa e forme di regolamentazione istituzionale: una sintesi dei risultati della ricerca in "Le dinamiche comportamentali delle imprese tra rischio sistemico ed orientamenti etici. Una presentazione della ricerca CUEIM (ex L. 5 Regione Campania)” / ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - In: SINERGIE. - ISSN 0393-5108. - STAMPA. - 30:Rapporti di Ricerca(2009), pp. 17-30.

Orientamenti etici d’impresa e forme di regolamentazione istituzionale: una sintesi dei risultati della ricerca in "Le dinamiche comportamentali delle imprese tra rischio sistemico ed orientamenti etici. Una presentazione della ricerca CUEIM (ex L. 5 Regione Campania)”

ESPOSITO DE FALCO, SALVATORE
2009

Abstract

The work represents a first synthesis of the research program presented by CUEIM and Riformed under the “Act. 5” funded by the Department of Research of the Campania Region. The research started with the aim to confirm the assumptions underlying the neo-institutional school on the relationships between entities and institutional and business organizations. They will try, in particular, to show how the behavior of firms adapts to changes and, consequently, that the Guidelines "ethical" derived from the context where the firms operate, or work uninterrupted standardization and control exercised by the State on firms. the research hypotheses at the basis of our study are as follows: Hp. 1 - The behavior of firms and, consequently, the orientation of ethics adopted by them, does not always depend on factors intrinsic to the company, but from the reference Hp. 2 - The more the environment is subjected to stringent regulatory mechanisms, especially the behavior of firms is configured for a high isomorphism, which is increased in the presence of regulatory mechanisms hierarchical; Hp. 3 - The ethical orientation of the company does not respond to logic Kantian or deontological criteria, but strictly utilitarian, especially in cases where the environment is highly regulated. In conclusion, it can be said that, where the traditional organizational approaches interpret the individual companies (leaving the context in which they do business, in the background), this research confirms the provisions of the neo-institutional theory, which focuses on the environment and reports that there are realized, considering the individual organizations as a logical consequence of the context.
2009
Il lavoro rappresenta una prima sintesi del programma di ricerca presentato dal Cueim e dalla Riformed nell’ambito della Legge 5 finanziata dall’Assessorato alla Ricerca della Regione Campania. La ricerca nasce con l’obiettivo di confermare le ipotesi alla base della scuola Neo-Istituzionalista sui rapporti tra enti e soggetti istituzionali e le organizzazioni imprenditoriali. Si cercherà, in particolare, di evidenziare quanto il comportamento delle imprese si adegui isomorficamente per adattamento e, di riflesso, quanto gli orientamenti “etici” dell’impresa siano il portato del campo organizzativo nel quale operano le imprese, ovvero dell’opera ininterrotta di normazione e controllo esercitata dallo Stato sulle imprese. Le ipotesi di ricerca alla base del nostro studio sono le seguenti: Hp. 1 - Il comportamento delle imprese e, di riflesso, l’orientamento etico da esse adottato, non sempre dipende da fattori intrinseci all’impresa, ma dall’ambiente di riferimento; Hp. 2 - Quanto più l’ambiente è sottoposto a stringenti meccanismi di regolamentazione, tanto più il comportamento delle imprese si configura per un elevato isomorfismo, che si incrementa in presenza di meccanismi di regolamentazione gerarchici; Hp. 3 - L’orientamento etico dell’impresa non risponde a logiche kantiane, ovvero a criteri deontologici, ma strettamente utilitaristici, soprattutto nei casi in cui l’ambiente è fortemente regolamentato. Si è così sviluppata un’indagine finalizzata a rafforzare le ipotesi alla base del filone neoistituzionalista e, soprattutto, volta a dimostrare che quest’ultime siano coerenti con l’idea di un etica strumentale alla sopravvivenza dell’impresa ma “imposta” dall’esterno. I primi risultati che emergono dall’indagine empirica sembrano confermare le ipotesi alla base della ricerca. Come si vede, dai risultati emerge che nei settori altamente regolamentati (monopoli naturali), il comportamento è fortemente orientato alla responsabilità sociale. Tale responsabilità è più utilitaristica che deontologica. L’etica, in tale accezione utilitaristica, si configura come atteggiamento necessario per l’impresa, affinché non si incorra nelle sanzioni connesse alla violazione delle norme. Nei settori altamente regolamentati, infatti, il comportamento delle imprese e, di riflesso, l’orientamento etico adottato, non dipende da fattori intrinseci all’impresa, ma dall’ambiente di riferimento. In particolare, nel settore energetico ed in quello del cemento, il comportamento delle imprese si configura per un elevato isomorfismo. In tale quadro l’etica è strumentale all’ottenimento della legittimazione sociale e politica, fondamentale per la sopravvivenza stessa dell’impresa. In linea con quanto affermato da Donaldson si rileva, dunque, che il valore creato dall’impresa non può essere solo economico, ma deve estendersi al campo ambientale e sociale per legittimare la sopravvivenza e lo sviluppo dell’impresa. Diversamente da quanto, invece, avviene nei settori a bassa regolamentazione, dove il comportamento delle imprese è trainato dal mercato e dalle esigenze speculative. L’atteggiamento etico spesso rappresenta uno strumento per garantirsi la sopravvivenza sul mercato, ad esempio attraverso l’utilizzo di blandi strumenti (codice etico). Come sostenuto nelle ipotesi di ricerca, infatti, l’orientamento etico dell’impresa non risponde a criteri deontologici, ma strettamente utilitaristici, soprattutto nei casi in cui l’ambiente è fortemente regolamentato. A conferma di ciò, si potrebbe evidenziare che la diffusione dei codici etici nel nostro Paese è conseguita ad un’importante riforma normativa di inizio secolo. In alcuni casi, infine, le imprese utilizzano strumenti di comunicazione di CSR per disciplinare i rapporti all’interno della filiera. In conclusione, può dirsi che, laddove gli approcci organizzativi tradizionali interpretano le singole imprese (lasciando il contesto, nelle quali esse svolgono la propria attività, sullo sfondo), la presente ricerca conferma quanto previsto dalla teoria neoistituzionalista, che si focalizza, sul contesto ambientale e sulle relazioni che ivi si realizzano, considerando le singole organizzazioni come una conseguenza logica del contesto.
etica d'impresa; neoistituzionalismo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Orientamenti etici d’impresa e forme di regolamentazione istituzionale: una sintesi dei risultati della ricerca in "Le dinamiche comportamentali delle imprese tra rischio sistemico ed orientamenti etici. Una presentazione della ricerca CUEIM (ex L. 5 Regione Campania)” / ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - In: SINERGIE. - ISSN 0393-5108. - STAMPA. - 30:Rapporti di Ricerca(2009), pp. 17-30.
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