L'VIII secolo conobbe un mutamento nel sistema di comunicazioni tra la penisola italica e il resto d'Europa, testimoniato dalle modalità d'invio verso settentrione della corrispondenza papale. Se nel secolo precedente, il sistema prediletto è ancora prevalentemente marittimo - dal litorale laziale, le imbar- cazioni giungevano alle foci del Rodano, facendo scalo in Sardegna e sulle coste liguri, aggirando in tal modo l’occupazione longobarda della valle padana -, col volgere del nuovo secolo si assiste, invece, al graduale passaggio a un sistema misto; quindi, a un sistema prevalentemente terrestre, conseguente al graduale abbandono delle vie fluviali, cui avrebbe fatto seguito un incremento nell’utilizzo dei passi alpini, raggiunti attraverso le terre ormai pacificate controllate dai Longobardi. Mutamento, questo, testimoniato dai movimenti stessi dei pellegrini così come dei monaci anglosassoni e ibernici, di cui Colombano è un esempio lampante. Siamo di fronte, naturalmente, a supposizioni, vista la carenza di fonti che caratterizza questo periodo. Ciò che, tuttavia, non esime dall’interrogarsi in merito alle modalità del viaggio nei secoli che precedono il Mille. E' quanto l'autore tenta d'abbozzare giovandosi, per comodità, della classica distinzione tra viaggio per mare, viaggio via terra e viaggio via fiume, analizzati separatamente; con la consapevolezza d’operare una semplificazione, giacché nei viaggi di lunga distanza si mutava spesso la modalità di trasporto.
Sulle strade di Colombano. Viaggi e comunicazioni nell’Alto Medioevo / Musarra, Antonio. - (2019), pp. -11. (Intervento presentato al convegno Il cammino di San Colombano. La resurrezione di un’antica via di pellegrinaggio fra Mediolanum e il Po tenutosi a San Colombano al Lambro).
Sulle strade di Colombano. Viaggi e comunicazioni nell’Alto Medioevo
Antonio Musarra
2019
Abstract
L'VIII secolo conobbe un mutamento nel sistema di comunicazioni tra la penisola italica e il resto d'Europa, testimoniato dalle modalità d'invio verso settentrione della corrispondenza papale. Se nel secolo precedente, il sistema prediletto è ancora prevalentemente marittimo - dal litorale laziale, le imbar- cazioni giungevano alle foci del Rodano, facendo scalo in Sardegna e sulle coste liguri, aggirando in tal modo l’occupazione longobarda della valle padana -, col volgere del nuovo secolo si assiste, invece, al graduale passaggio a un sistema misto; quindi, a un sistema prevalentemente terrestre, conseguente al graduale abbandono delle vie fluviali, cui avrebbe fatto seguito un incremento nell’utilizzo dei passi alpini, raggiunti attraverso le terre ormai pacificate controllate dai Longobardi. Mutamento, questo, testimoniato dai movimenti stessi dei pellegrini così come dei monaci anglosassoni e ibernici, di cui Colombano è un esempio lampante. Siamo di fronte, naturalmente, a supposizioni, vista la carenza di fonti che caratterizza questo periodo. Ciò che, tuttavia, non esime dall’interrogarsi in merito alle modalità del viaggio nei secoli che precedono il Mille. E' quanto l'autore tenta d'abbozzare giovandosi, per comodità, della classica distinzione tra viaggio per mare, viaggio via terra e viaggio via fiume, analizzati separatamente; con la consapevolezza d’operare una semplificazione, giacché nei viaggi di lunga distanza si mutava spesso la modalità di trasporto.File | Dimensione | Formato | |
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