AtmosphereAgire on the senses - often misleading - and matter - changing, interactive, fluid - is the terrain of design so-called "sensory" - meaning that the area of ​​discipline, working on a "intersubjective" draws inspiration from the memory and experience of individual to stimulate new language and behavior - for example, can affect our perception of space. And if it will be difficult for our minds to decode at the same time both the geometric variations (like the softness of the sinuous lines), and the subliminal auditory or olfactory stimuli, all of this can give rise to a new global experiential mode of perception not as a set of assorted feelings, but rather as a complex cognitive ergonomics or a "Sensory Architecture." On the aesthetic and sensory for many years focuses the attention of the R & D centers of major corporations, especially those in the field of cosmetics and agriculture, which have devoted great attention to the elements so-called "sensitive" product and especially to its tactile qualities (surface texture), visual (color) and more and more to those olfactory (fragrance). And so the "" creative thinking "," goes so far as to act on the design of the material itself (iperprogettualità), transforming and using it in function of the project idea and creating kaleidoscopes of possibilities that will transform the artifacts, which in turn change our quotidianità.Resta now a matter to understand, and if that is the clever combination of multiple sensory stimuli, will give rise to a new form of consumerism that will enable us to "consume more intense" as well as faster.

Atmosphere Agire sui sensi - spesso ingannevoli - e sulla materia - mutevole, interattiva, fluida – è il terreno del design cosiddetto “sensoriale” - ovvero quel settore della disciplina che, operando su un terreno “intersoggettivo” trae spunto dalla memoria e dall’esperienza individuale per stimolare nuovi linguaggi e comportamenti - può ad esempio influire sulla nostra percezione dello spazio. E se risulterà difficile per la nostra mente decodificare contemporaneamente sia le variazioni geometriche (come la morbidezza delle linee sinuose), sia le subliminali stimolazioni uditive o olfattive, tutto ciò potrà dare adito ad una nuova modalità esperienziale percettiva globale non come insieme di sensazioni assortite, quanto piuttosto come una complessa ergonomia cognitiva ovvero una “Architettura Sensoriale”. Sulle caratteristiche estetico-sensoriali già da molti anni si concentra l’attenzione dei Centri di R&D delle maggiori multinazionali, in particolare di quelle nel campo della cosmetica e dell’agroalimentare, che dedicano grande attenzione agli elementi cosiddetti “sensibili” del prodotto e specialmente alle sue qualità tattili (superficie, texture), visive (colore) e sempre più a quelle olfattive (fragranza). E così il "pensiero creativo" si spinge fino ad agire sulla progettazione del materiale stesso (iperprogettualità), trasformandolo e utilizzandolo in funzione dell'idea di progetto e dando vita a caleidoscopi di possibilità che trasformeranno gli artefatti, che a loro volta modificheranno la nostra quotidianità. Resta adesso una questione da comprendere e cioè se la sapiente combinazione di più stimoli sensoriali, darà luogo ad una nuova forma di consumismo che ci renderà capaci di “consumare in modo più intenso” oltre che più veloce.

Humer l’espace / Lucibello, Sabrina. - In: FACES. - ISSN 0258-6800. - STAMPA. - 67:(2010), pp. 32-42.

Humer l’espace

LUCIBELLO, Sabrina
2010

Abstract

AtmosphereAgire on the senses - often misleading - and matter - changing, interactive, fluid - is the terrain of design so-called "sensory" - meaning that the area of ​​discipline, working on a "intersubjective" draws inspiration from the memory and experience of individual to stimulate new language and behavior - for example, can affect our perception of space. And if it will be difficult for our minds to decode at the same time both the geometric variations (like the softness of the sinuous lines), and the subliminal auditory or olfactory stimuli, all of this can give rise to a new global experiential mode of perception not as a set of assorted feelings, but rather as a complex cognitive ergonomics or a "Sensory Architecture." On the aesthetic and sensory for many years focuses the attention of the R & D centers of major corporations, especially those in the field of cosmetics and agriculture, which have devoted great attention to the elements so-called "sensitive" product and especially to its tactile qualities (surface texture), visual (color) and more and more to those olfactory (fragrance). And so the "" creative thinking "," goes so far as to act on the design of the material itself (iperprogettualità), transforming and using it in function of the project idea and creating kaleidoscopes of possibilities that will transform the artifacts, which in turn change our quotidianità.Resta now a matter to understand, and if that is the clever combination of multiple sensory stimuli, will give rise to a new form of consumerism that will enable us to "consume more intense" as well as faster.
2010
Atmosphere Agire sui sensi - spesso ingannevoli - e sulla materia - mutevole, interattiva, fluida – è il terreno del design cosiddetto “sensoriale” - ovvero quel settore della disciplina che, operando su un terreno “intersoggettivo” trae spunto dalla memoria e dall’esperienza individuale per stimolare nuovi linguaggi e comportamenti - può ad esempio influire sulla nostra percezione dello spazio. E se risulterà difficile per la nostra mente decodificare contemporaneamente sia le variazioni geometriche (come la morbidezza delle linee sinuose), sia le subliminali stimolazioni uditive o olfattive, tutto ciò potrà dare adito ad una nuova modalità esperienziale percettiva globale non come insieme di sensazioni assortite, quanto piuttosto come una complessa ergonomia cognitiva ovvero una “Architettura Sensoriale”. Sulle caratteristiche estetico-sensoriali già da molti anni si concentra l’attenzione dei Centri di R&D delle maggiori multinazionali, in particolare di quelle nel campo della cosmetica e dell’agroalimentare, che dedicano grande attenzione agli elementi cosiddetti “sensibili” del prodotto e specialmente alle sue qualità tattili (superficie, texture), visive (colore) e sempre più a quelle olfattive (fragranza). E così il "pensiero creativo" si spinge fino ad agire sulla progettazione del materiale stesso (iperprogettualità), trasformandolo e utilizzandolo in funzione dell'idea di progetto e dando vita a caleidoscopi di possibilità che trasformeranno gli artefatti, che a loro volta modificheranno la nostra quotidianità. Resta adesso una questione da comprendere e cioè se la sapiente combinazione di più stimoli sensoriali, darà luogo ad una nuova forma di consumismo che ci renderà capaci di “consumare in modo più intenso” oltre che più veloce.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Humer l’espace / Lucibello, Sabrina. - In: FACES. - ISSN 0258-6800. - STAMPA. - 67:(2010), pp. 32-42.
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