Seppure ancora poco noto, Gaetano Antonio Stegani (1719-1787) rappresentò in realtà uno degli architetti più prolifici attivi nella Romagna della seconda metà del XVIII secolo. Già direttore dei lavori nel secondo ampliamento della città di Senigallia (dal 1758), successivamente il professionista lavorò sia a Rimini nell'ottimizzazione del porto (dal 1762) e nel «risarcimento del Ponte sul Fiume Ausa alla Porta di S. Bartolomeo» (1765), sia a Forlì nella soprelevazione del collegio dei Padri della Missione (dal 1770), nella decorazione dell'atrio dell'ospedale «Casa di Dio» (dal 1774) e nella terminazione della chiesa di Santa Teresa (dal 1778). Operativo pure a Cesena, dove si propose per il rifacimento del «venerabile Ospitale di S. Luca» (1774) e di nuovo per la terminazione dei lavori del convento dei Servi (1786), il progettista concentrò – tuttavia – la sua attività a Rimini, città in cui coordinò anche il rinnovamento della chiesa locale dei Servi (dal 1779) e la costruzione dei macelli pubblici (dal 1784): tutti incarichi che gli valsero una certa fama e il titolo di «architetto bolognese accademico clementino».
Gaetano Antonio Stegani. Architetto itinerante fra le legazioni di Pesaro-Urbino e Romagna / Benincampi, Iacopo. - In: STUDI ROMAGNOLI. - ISSN 0081-6205. - LXIX:(2019), pp. 549-586.
Gaetano Antonio Stegani. Architetto itinerante fra le legazioni di Pesaro-Urbino e Romagna
Iacopo Benincampi
2019
Abstract
Seppure ancora poco noto, Gaetano Antonio Stegani (1719-1787) rappresentò in realtà uno degli architetti più prolifici attivi nella Romagna della seconda metà del XVIII secolo. Già direttore dei lavori nel secondo ampliamento della città di Senigallia (dal 1758), successivamente il professionista lavorò sia a Rimini nell'ottimizzazione del porto (dal 1762) e nel «risarcimento del Ponte sul Fiume Ausa alla Porta di S. Bartolomeo» (1765), sia a Forlì nella soprelevazione del collegio dei Padri della Missione (dal 1770), nella decorazione dell'atrio dell'ospedale «Casa di Dio» (dal 1774) e nella terminazione della chiesa di Santa Teresa (dal 1778). Operativo pure a Cesena, dove si propose per il rifacimento del «venerabile Ospitale di S. Luca» (1774) e di nuovo per la terminazione dei lavori del convento dei Servi (1786), il progettista concentrò – tuttavia – la sua attività a Rimini, città in cui coordinò anche il rinnovamento della chiesa locale dei Servi (dal 1779) e la costruzione dei macelli pubblici (dal 1784): tutti incarichi che gli valsero una certa fama e il titolo di «architetto bolognese accademico clementino».File | Dimensione | Formato | |
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