Il rapporto tra pensiero, linguaggio, immagine e realtà non si risolve, ma comincia a definirsi più chiaramente con “Introduzione alla cultura visuale” di Nicholas Mirzoeff (1999 trad.it. 2002), un testo che, offrendo al campo del visuale una dignità nuova, ha compensato un vuoto di riflessione su come guardiamo e cosa vediamo del mondo tentando di spiegare l’interrelazione tra le azioni culturalmente caratterizzanti l’individuo della contemporaneità. Nello specifico, il volume “Introduzione alla cultura visuale” del teorico della Visual Culture, professore del Dipartimento Media, Cultura e Comunicazione dell’Università di New York, Nicholas Mirzoeff, è parte di un più ampio lavoro di ricerca e di scrittura su questo tema da parte dello stesso autore. Il contributo di questo paper, che vuole essere una sua lettura critica, ripercorre quindi i tratti salienti del testo analizzando, in particolare, l’importanza dell’opera all’interno del dibattito scientifico che considera la necessità di interpretare il visuale, soprattutto dal punto di vista del consumatore piuttosto che del produttore di immagini, in una cornice strutturata che tenga conto della cultura di riferimento dell’oggetto di studio. Una strategia di analisi, oltretutto che, pur non cancellando la logica ormai codificata della parola, si ispiri ai principi democratici e forse più intuitivi della visione. Nella vasta cornice interpretativa che la Cultura Visuale offre, quindi, per guardare, vedere e capire la realtà e nello specifico il quotidiano, questo lavoro vuole sottolineare l’importanza che il testo di Mirzoeff ha assunto nel colmare perciò una lacuna che si è creata nei vari campi di studio che si occupano oggi delle forme di azione, interazione e costruzione di significati e identità. Senza tralasciare come il testo sia stato declinato successivamente nelle varie discipline umanistiche, sarà possibile approfondire l’opportunità di una struttura interpretativa per una quotidianità vissuta come evento visivo nel quale gli individui tentano di trovare informazioni sulla realtà. Al termine del lavoro si propongono alcuni spunti di riflessione in ragione delle occasioni offerte oggi dalla rete e dai media sociali che permettono un diverso utilizzo del visivo come oggetto di studio. Partendo dalla considerazione della difficoltà di circoscrivere esempi paradigmatici rispetto a un metodo di indagine e ad un metalinguaggio comune a tutti gli studiosi che operano in questa area di ricerca, il tentativo è quello di trovare una strategia che coinvolga non solo il consumatore e il produttore ma anche lo studioso del visivo. Una prospettiva di studio del visuale quindi che valorizzi anche quella dimensione corporea all’interno della riflessione sociologica e semiotica del visivo appare giustificata dallo sviluppo della comunicazione attraverso le immagini in movimento sia nei media tradizionali, si pensi alla rilevanza numerica, oggi, dei contributi filmati sui quotidiani in internet, sia nei social media. In quest’ottica, l’interpretazione e la ricerca del senso passano anche attraverso un’analisi del linguaggio non verbale e paraverbale. Il corpo in generale e più specificamente la gestualità, l’espressione, il tono comunicano, talvolta in coerenza con il linguaggio testuale e parlato, rafforzandone il significato, altre volte in funzione aggiuntiva al parlato chiarendone il senso, altre ancora in maniera discordante rispetto al dato testuale, operando un effetto dissimulatorio rispetto alla comunicazione. In questo campo, quindi, un’opportunità può essere offerta anche dall’analisi multimodale della comunicazione e dal F.A.C.S. (Facial Action Coding System), strumenti dai quali una moderna disciplina transmediale legata ai Visual Studies non pare possa prescindere. La prima è una griglia di osservazione multimodale (partitura), focalizzata sincronicamente sulla dimensione verbale e non verbale della comunicazione (Poggi, 2007). Attraverso il secondo tipo di analisi invece, denominato Facial Action Coding System (Ekman, Friesen & Hager, 1978; Hager, Ekman & Friesen, 2002) è possibile individuare le espressioni emotive presenti sul viso di un parlante. Conclusivamente, la specificità e varietà delle competenze che l’analisi della comunicazione visuale implica si ritiene depongano a favore della necessità di un approccio transdisciplinare ai Visual Studies considerati come disciplina autonoma nell’ambito del vasto campo dei Cultural Studies. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Bibliografia Barthes, R. (1980) La camera chiara. Nota sulla fotografia., 2003, Einaudi, Torino Berkeley, G., (1713) Three Dialogues Between Hylas and Philonous Biondi, T., Transmedia storytelling: nuove esperienze dell’immaginario filmico convergente in “Synergies Italie (n.13, 2017) “Fragments d’un discours narratif: le storytelling dans tous ses états” Revue du Gerflint Bourdieu, P. (1979) La Distinction. Critique sociale du Jugement, Paris, Les éditions de minui; trad. It. 1083 La distinzione: critica sociale del gusto, il Mulino, Bologna. D’Autilia, G. (2013) La diffusione del sapere attraverso le immagini tecniche: fotografia e non fiction film, in Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage Vol 8 2013, eum edizioni Università di Macerata Demaria, C. (2004) Cultura Visuale in M. Cometa, Dizionario degli studi culturali, Meltemi, Roma Eco U., Augé M., Didi-Hberman G. (2015) La forza delle immagini, FrancoAngeli Faccioli, P. (2007) La sociologie dans la société de l’immage in L’image dans le sciences sociales in Sociétés, revue des sciences humaines et sociales, De Boeck Supérieur Fontanille, J. (2004) Figure del corpo. Per una semiotica dell’impronta, Booklet, Milano Ekman, P., Friesen, W. V., & Hager, J. C. (2002) Facial Action Coding System. Manual and Investigator’s Guide, Salt Lake City, UT: Research Nexus. Ekman, P., Friesen, W.V. and Hager, J.C. (1978) Facial Action Coding System (FACS). A Technique for the Measurement of Facial Action. Palo Alto: Consulting. Gramsci, A. (1971) Quaderni dal carcere, Editori Riuniti, Roma in Mirzoeff, N., 2002, Meltemi Editore srl, Roma Greimas, Algirdas J. (1984) Sémiotique figurative e sémiotique plastique, Actes Sémiotiques – Documents, 60, trad. it. Semiotica figurativa e semiotica plastica di Corsanego E., Lancioni, T., in Leggere l’opera d’arte. Dal figurativo all’astatto, a cura di Corrain, L., Valenti, M., 1991 Esculapio, Bologna Jenks, C. (1995) Visual Culture, Routledge, London ad New York Marradi A. (2007) Metodologia delle scienze sociali, Il Mulino, Bologna Mirzoeff, N. (2015) How to See the World, Pelican Publishing Company, Louisiana Mirzoeff, N. (1999) (trad. it. 2002), Introduzione alla Cultura Visuale, Meltemi, Roma Mitchell, W.J.T. (2008) Pictorial Turn, Saggi di Cultura Visuale, 2008, Collana Argo, Duepunti Edizioni, Palermo (Segnalato da Michela Mancini) Pinotti, A. (2014) Estetica, Visual Culture Studies, Bildwissenschaft, Studi di Estetica, Anno XVII Poggi, I. (2007) Mind, hands, face and body: a goal and belief view of multimodal communication. Berlin: Weidler. Poggi, I. (2006) Le parole del corpo, Carocci, Roma Rose, G. (2013) On the relation between “visual research methods” and contemporary visual culture, The Sociological Review Weber, M. (1904) Saggi sul metodo delle scienze storico-sociali, Einaudi-Edizioni di Comunità Wittgenstein, L. (1922) Tractatus Logico Philosophicus trad. Ing. 2010 Ogden, C. K., Ebook 5740 Project Gutenberg trad. It. Filosofico.net Intervista a Isabella Pezzini 18/10/2011 https://www.spiweb.it/video/conversazione-con-luigi-boccanegra/ Alcuni siti per approfondire: http://www.journalofvisualculture.org/ http://onvisualculture.com/presentation/

Diverse prospettive di indagine della Cultura Visuale. Una lettura critica del volume di Nicholas Mirzoeff / SERLUPI CRESCENZI, Livia. - (2019). (Intervento presentato al convegno Gli indistinti confini. Transmedialità nei processi comunicativi e transdisciplinarietà nelle scienze sociali. Convegno di metà mandato della sezione Pic-Ais 2019 tenutosi a Bologna).

Diverse prospettive di indagine della Cultura Visuale. Una lettura critica del volume di Nicholas Mirzoeff.

Livia Serlupi Crescenzi
2019

Abstract

Il rapporto tra pensiero, linguaggio, immagine e realtà non si risolve, ma comincia a definirsi più chiaramente con “Introduzione alla cultura visuale” di Nicholas Mirzoeff (1999 trad.it. 2002), un testo che, offrendo al campo del visuale una dignità nuova, ha compensato un vuoto di riflessione su come guardiamo e cosa vediamo del mondo tentando di spiegare l’interrelazione tra le azioni culturalmente caratterizzanti l’individuo della contemporaneità. Nello specifico, il volume “Introduzione alla cultura visuale” del teorico della Visual Culture, professore del Dipartimento Media, Cultura e Comunicazione dell’Università di New York, Nicholas Mirzoeff, è parte di un più ampio lavoro di ricerca e di scrittura su questo tema da parte dello stesso autore. Il contributo di questo paper, che vuole essere una sua lettura critica, ripercorre quindi i tratti salienti del testo analizzando, in particolare, l’importanza dell’opera all’interno del dibattito scientifico che considera la necessità di interpretare il visuale, soprattutto dal punto di vista del consumatore piuttosto che del produttore di immagini, in una cornice strutturata che tenga conto della cultura di riferimento dell’oggetto di studio. Una strategia di analisi, oltretutto che, pur non cancellando la logica ormai codificata della parola, si ispiri ai principi democratici e forse più intuitivi della visione. Nella vasta cornice interpretativa che la Cultura Visuale offre, quindi, per guardare, vedere e capire la realtà e nello specifico il quotidiano, questo lavoro vuole sottolineare l’importanza che il testo di Mirzoeff ha assunto nel colmare perciò una lacuna che si è creata nei vari campi di studio che si occupano oggi delle forme di azione, interazione e costruzione di significati e identità. Senza tralasciare come il testo sia stato declinato successivamente nelle varie discipline umanistiche, sarà possibile approfondire l’opportunità di una struttura interpretativa per una quotidianità vissuta come evento visivo nel quale gli individui tentano di trovare informazioni sulla realtà. Al termine del lavoro si propongono alcuni spunti di riflessione in ragione delle occasioni offerte oggi dalla rete e dai media sociali che permettono un diverso utilizzo del visivo come oggetto di studio. Partendo dalla considerazione della difficoltà di circoscrivere esempi paradigmatici rispetto a un metodo di indagine e ad un metalinguaggio comune a tutti gli studiosi che operano in questa area di ricerca, il tentativo è quello di trovare una strategia che coinvolga non solo il consumatore e il produttore ma anche lo studioso del visivo. Una prospettiva di studio del visuale quindi che valorizzi anche quella dimensione corporea all’interno della riflessione sociologica e semiotica del visivo appare giustificata dallo sviluppo della comunicazione attraverso le immagini in movimento sia nei media tradizionali, si pensi alla rilevanza numerica, oggi, dei contributi filmati sui quotidiani in internet, sia nei social media. In quest’ottica, l’interpretazione e la ricerca del senso passano anche attraverso un’analisi del linguaggio non verbale e paraverbale. Il corpo in generale e più specificamente la gestualità, l’espressione, il tono comunicano, talvolta in coerenza con il linguaggio testuale e parlato, rafforzandone il significato, altre volte in funzione aggiuntiva al parlato chiarendone il senso, altre ancora in maniera discordante rispetto al dato testuale, operando un effetto dissimulatorio rispetto alla comunicazione. In questo campo, quindi, un’opportunità può essere offerta anche dall’analisi multimodale della comunicazione e dal F.A.C.S. (Facial Action Coding System), strumenti dai quali una moderna disciplina transmediale legata ai Visual Studies non pare possa prescindere. La prima è una griglia di osservazione multimodale (partitura), focalizzata sincronicamente sulla dimensione verbale e non verbale della comunicazione (Poggi, 2007). Attraverso il secondo tipo di analisi invece, denominato Facial Action Coding System (Ekman, Friesen & Hager, 1978; Hager, Ekman & Friesen, 2002) è possibile individuare le espressioni emotive presenti sul viso di un parlante. Conclusivamente, la specificità e varietà delle competenze che l’analisi della comunicazione visuale implica si ritiene depongano a favore della necessità di un approccio transdisciplinare ai Visual Studies considerati come disciplina autonoma nell’ambito del vasto campo dei Cultural Studies. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Bibliografia Barthes, R. (1980) La camera chiara. Nota sulla fotografia., 2003, Einaudi, Torino Berkeley, G., (1713) Three Dialogues Between Hylas and Philonous Biondi, T., Transmedia storytelling: nuove esperienze dell’immaginario filmico convergente in “Synergies Italie (n.13, 2017) “Fragments d’un discours narratif: le storytelling dans tous ses états” Revue du Gerflint Bourdieu, P. (1979) La Distinction. Critique sociale du Jugement, Paris, Les éditions de minui; trad. It. 1083 La distinzione: critica sociale del gusto, il Mulino, Bologna. D’Autilia, G. (2013) La diffusione del sapere attraverso le immagini tecniche: fotografia e non fiction film, in Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage Vol 8 2013, eum edizioni Università di Macerata Demaria, C. (2004) Cultura Visuale in M. Cometa, Dizionario degli studi culturali, Meltemi, Roma Eco U., Augé M., Didi-Hberman G. (2015) La forza delle immagini, FrancoAngeli Faccioli, P. (2007) La sociologie dans la société de l’immage in L’image dans le sciences sociales in Sociétés, revue des sciences humaines et sociales, De Boeck Supérieur Fontanille, J. (2004) Figure del corpo. Per una semiotica dell’impronta, Booklet, Milano Ekman, P., Friesen, W. V., & Hager, J. C. (2002) Facial Action Coding System. Manual and Investigator’s Guide, Salt Lake City, UT: Research Nexus. Ekman, P., Friesen, W.V. and Hager, J.C. (1978) Facial Action Coding System (FACS). A Technique for the Measurement of Facial Action. Palo Alto: Consulting. Gramsci, A. (1971) Quaderni dal carcere, Editori Riuniti, Roma in Mirzoeff, N., 2002, Meltemi Editore srl, Roma Greimas, Algirdas J. (1984) Sémiotique figurative e sémiotique plastique, Actes Sémiotiques – Documents, 60, trad. it. Semiotica figurativa e semiotica plastica di Corsanego E., Lancioni, T., in Leggere l’opera d’arte. Dal figurativo all’astatto, a cura di Corrain, L., Valenti, M., 1991 Esculapio, Bologna Jenks, C. (1995) Visual Culture, Routledge, London ad New York Marradi A. (2007) Metodologia delle scienze sociali, Il Mulino, Bologna Mirzoeff, N. (2015) How to See the World, Pelican Publishing Company, Louisiana Mirzoeff, N. (1999) (trad. it. 2002), Introduzione alla Cultura Visuale, Meltemi, Roma Mitchell, W.J.T. (2008) Pictorial Turn, Saggi di Cultura Visuale, 2008, Collana Argo, Duepunti Edizioni, Palermo (Segnalato da Michela Mancini) Pinotti, A. (2014) Estetica, Visual Culture Studies, Bildwissenschaft, Studi di Estetica, Anno XVII Poggi, I. (2007) Mind, hands, face and body: a goal and belief view of multimodal communication. Berlin: Weidler. Poggi, I. (2006) Le parole del corpo, Carocci, Roma Rose, G. (2013) On the relation between “visual research methods” and contemporary visual culture, The Sociological Review Weber, M. (1904) Saggi sul metodo delle scienze storico-sociali, Einaudi-Edizioni di Comunità Wittgenstein, L. (1922) Tractatus Logico Philosophicus trad. Ing. 2010 Ogden, C. K., Ebook 5740 Project Gutenberg trad. It. Filosofico.net Intervista a Isabella Pezzini 18/10/2011 https://www.spiweb.it/video/conversazione-con-luigi-boccanegra/ Alcuni siti per approfondire: http://www.journalofvisualculture.org/ http://onvisualculture.com/presentation/
2019
Gli indistinti confini. Transmedialità nei processi comunicativi e transdisciplinarietà nelle scienze sociali. Convegno di metà mandato della sezione Pic-Ais 2019
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Diverse prospettive di indagine della Cultura Visuale. Una lettura critica del volume di Nicholas Mirzoeff / SERLUPI CRESCENZI, Livia. - (2019). (Intervento presentato al convegno Gli indistinti confini. Transmedialità nei processi comunicativi e transdisciplinarietà nelle scienze sociali. Convegno di metà mandato della sezione Pic-Ais 2019 tenutosi a Bologna).
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