La ricerca punta a ricostruire il ruolo e l’attività dell’Ufficio del cerimoniale e dei servizi della propaganda e dell’Ufficio studi, organi del Governatorato di Roma. I documenti utilizzati sono principalmente quelli prodotti dagli uffici stessi (1935-1945), conservati presso l’Archivio storico capitolino e riuniti, al momento di iniziare il progetto, in un unico complesso documentario. Il lavoro è proceduto con l’esame e la schedatura delle carte e, contestualmente, con lo studio comparato dei modelli di gestione documentaria utilizzati negli uffici capitolini, che ha permesso di risalire ai criteri di ordinamento originali. Tale analisi ha portato al riconoscimento di soggetti produttori, struttura e partizioni del complesso. I documenti sono quindi stati inquadrati nel contesto storico di riferimento, approfondendo la specificità dell’istituto governatoriale e il rapporto instaurato dal regime fascista con la capitale e con le autonomie locali. La storia istituzionale è stata ricostruita tramite la visione della normativa, il confronto fra le attribuzioni e le funzioni effettivamente svolte, la verifica dell’attività ordinaria e dei metodi di lavoro. L’intervento di riordino, finalizzato alla rappresentazione organica dei due fondi, si è concluso con la redazione degli inventari. Obiettivo derivato della ricerca è poi quello di fornire, attraverso la vicenda dei due uffici, un punto di vista ulteriore sulle politiche del regime per la capitale. Le carte dell’Ufficio cerimoniale e propaganda permettono di appurare quale discrezionalità rimase in capo ai vertici amministrativi capitolini nella definizione delle politiche di propaganda, e in particolare quali furono gli ambiti di intervento nell’organizzazione degli eventi celebrativi che interessarono Roma, città vetrina dello Stato fascista. L’attività del Cerimoniale, nella sua funzione legata alla cura dell’etichetta e al mantenimento delle relazioni istituzionali dei governatori, fu inoltre utile al regime per conservare il consenso della classe dirigente romana. L’Ufficio studi si prodigò in indagini e ricerche strumentali alla riorganizzazione degli uffici capitolini e al miglioramento della gestione municipale, partecipando a numerose commissioni fra cui quella dedicata alle problematiche dei quartieri periferici. Nei documenti è possibile, tra l’altro, rintracciare il tentativo operato durante il governatorato di Giuseppe Bottai, con il contributo dello Studi, di dare un ordinamento corporativo alla struttura amministrativa romana.

L’immagine di Roma. Le carte dell’Ufficio del cerimoniale e dei servizi della propaganda e dell’Ufficio studi del Governatorato di Roma (1935-1945) / Pascone, PAOLO SAVERIO. - (2019 Jul 15).

L’immagine di Roma. Le carte dell’Ufficio del cerimoniale e dei servizi della propaganda e dell’Ufficio studi del Governatorato di Roma (1935-1945)

PASCONE, PAOLO SAVERIO
15/07/2019

Abstract

La ricerca punta a ricostruire il ruolo e l’attività dell’Ufficio del cerimoniale e dei servizi della propaganda e dell’Ufficio studi, organi del Governatorato di Roma. I documenti utilizzati sono principalmente quelli prodotti dagli uffici stessi (1935-1945), conservati presso l’Archivio storico capitolino e riuniti, al momento di iniziare il progetto, in un unico complesso documentario. Il lavoro è proceduto con l’esame e la schedatura delle carte e, contestualmente, con lo studio comparato dei modelli di gestione documentaria utilizzati negli uffici capitolini, che ha permesso di risalire ai criteri di ordinamento originali. Tale analisi ha portato al riconoscimento di soggetti produttori, struttura e partizioni del complesso. I documenti sono quindi stati inquadrati nel contesto storico di riferimento, approfondendo la specificità dell’istituto governatoriale e il rapporto instaurato dal regime fascista con la capitale e con le autonomie locali. La storia istituzionale è stata ricostruita tramite la visione della normativa, il confronto fra le attribuzioni e le funzioni effettivamente svolte, la verifica dell’attività ordinaria e dei metodi di lavoro. L’intervento di riordino, finalizzato alla rappresentazione organica dei due fondi, si è concluso con la redazione degli inventari. Obiettivo derivato della ricerca è poi quello di fornire, attraverso la vicenda dei due uffici, un punto di vista ulteriore sulle politiche del regime per la capitale. Le carte dell’Ufficio cerimoniale e propaganda permettono di appurare quale discrezionalità rimase in capo ai vertici amministrativi capitolini nella definizione delle politiche di propaganda, e in particolare quali furono gli ambiti di intervento nell’organizzazione degli eventi celebrativi che interessarono Roma, città vetrina dello Stato fascista. L’attività del Cerimoniale, nella sua funzione legata alla cura dell’etichetta e al mantenimento delle relazioni istituzionali dei governatori, fu inoltre utile al regime per conservare il consenso della classe dirigente romana. L’Ufficio studi si prodigò in indagini e ricerche strumentali alla riorganizzazione degli uffici capitolini e al miglioramento della gestione municipale, partecipando a numerose commissioni fra cui quella dedicata alle problematiche dei quartieri periferici. Nei documenti è possibile, tra l’altro, rintracciare il tentativo operato durante il governatorato di Giuseppe Bottai, con il contributo dello Studi, di dare un ordinamento corporativo alla struttura amministrativa romana.
15-lug-2019
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1310134
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