I nuovi modelli consensuali di definizione del procedimento tributario di accertamento entrati in funzione da più di un decennio hanno stimolato la dot-trina ad approfondire i rapporti tra diritto tributario e diritto amministrativo. In entrambi questi settori sono stati approvati provvedimenti di straordina-rio rilievo aventi il valore di principi generali dell’ordinamento, trovatisi in singolare sintonia tra loro, siccome convergenti nell’attribuire ai privati (e, tra questi, ai contribuenti) nuovi e più ampi diritti di partecipazione al procedi-mento amministrativo e di definizione del suo iter mediante accordi con la pubblica amministrazione, che hanno fortemente ridimensionato il ruolo del provvedimento unilaterale di accertamento, costituente un tempo espressione paradigmatica del rapporto fisco-contribuente. In questa sede si incentra l’attenzione sul ruolo svolto nel procedimento di definizione consensuale del tributo dalla conciliazione giudiziale, della quale, pertanto, verranno esaminati non tanto gli aspetti processuali quanto quelle che potrebbero essere definite le sue “contaminazioni procedimentali”. Sussistono, infatti, fondate ragioni per ritenere che anche l’istituto in esa-me, nonostante la sua collocazione all’interno del processo giurisdizionale, possa essere compreso a pieno titolo tra le diverse attività in cui si snoda il procedimento di attuazione del tributo e costituire uno dei diversi moduli di cui esso, alla stregua di un qualsiasi procedimento amministrativo, si compo-ne. Nel saggio sono illustrati gli argomenti che confermano questa tesi nonché gli effetti che dalla stessa discendono sull’interpretazione delle norme che di-sciplinano l’istituto.
LA CONCILIAZIONE GIUDIZIALE TRIBUTARIA / Selicato, Pietro. - In: GIUSTIZIA TRIBUTARIA. - ISSN 1590-5381. - STAMPA. - 4:(2008), pp. 673-689.
LA CONCILIAZIONE GIUDIZIALE TRIBUTARIA
SELICATO, PIETRO
2008
Abstract
I nuovi modelli consensuali di definizione del procedimento tributario di accertamento entrati in funzione da più di un decennio hanno stimolato la dot-trina ad approfondire i rapporti tra diritto tributario e diritto amministrativo. In entrambi questi settori sono stati approvati provvedimenti di straordina-rio rilievo aventi il valore di principi generali dell’ordinamento, trovatisi in singolare sintonia tra loro, siccome convergenti nell’attribuire ai privati (e, tra questi, ai contribuenti) nuovi e più ampi diritti di partecipazione al procedi-mento amministrativo e di definizione del suo iter mediante accordi con la pubblica amministrazione, che hanno fortemente ridimensionato il ruolo del provvedimento unilaterale di accertamento, costituente un tempo espressione paradigmatica del rapporto fisco-contribuente. In questa sede si incentra l’attenzione sul ruolo svolto nel procedimento di definizione consensuale del tributo dalla conciliazione giudiziale, della quale, pertanto, verranno esaminati non tanto gli aspetti processuali quanto quelle che potrebbero essere definite le sue “contaminazioni procedimentali”. Sussistono, infatti, fondate ragioni per ritenere che anche l’istituto in esa-me, nonostante la sua collocazione all’interno del processo giurisdizionale, possa essere compreso a pieno titolo tra le diverse attività in cui si snoda il procedimento di attuazione del tributo e costituire uno dei diversi moduli di cui esso, alla stregua di un qualsiasi procedimento amministrativo, si compo-ne. Nel saggio sono illustrati gli argomenti che confermano questa tesi nonché gli effetti che dalla stessa discendono sull’interpretazione delle norme che di-sciplinano l’istituto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.