Lo studio prende in esame una serie di contesti votivi che hanno restituito materiale coroplastico relativo al culto dei Dioscuri. Partendo dalla recensione del materiale e delle associazioni si cerca di verificare il carattere delle manifestazioni rituali, la loro durata cronologica e il contesto culturale in cui si affermano, interrogandosi anche sulle origini del fenomeno. Il lavoro mostra quindi lo stretto legame tra tradizioni tarantine e rituali spartani, riconoscendo un'interdipendenza cultuale molto stretta tra i due ambienti, nel caso specifico frutto di un rapporto ripreso tra colonia e madrepatria nel corso della seconda metà del IV secolo. Per quanto riguarda la pratica se ne ricostruisce la forma nella tipologia delle teossenie, caratteristiche del culto dei Dioscuri ed esplicitamente evocate dalle iconografie dei votivi; per l'ambito sociale e funzionale di riferimento, invece, la situazione è più complessa: da un'indubitabile dimensione militare ed efebica originaria, legata al culto della regalità spartana, a Taranto si sviluppa un'accezione locale, in cui acquista valore l'aspetto connesso alla pratica funeraria. Il fenomeno viene circoscritto alla fase cronologica compresa tra la seconda metà del IV sec. a.C. ed il successivo e costituisce uno dei casi più significativi per l'approfondimento dei problemi inerenti la ricostruzione del comportamento religioso sulla base delle testimonianze archeologiche.
Rituali di guerra. I Dioscuri a Sparta e a Taranto / Lippolis, Enzo. - In: ARCHEOLOGIA CLASSICA. - ISSN 0391-8165. - STAMPA. - 60:n.s.(2009), pp. 117-158.
Rituali di guerra. I Dioscuri a Sparta e a Taranto
LIPPOLIS, ENZO
2009
Abstract
Lo studio prende in esame una serie di contesti votivi che hanno restituito materiale coroplastico relativo al culto dei Dioscuri. Partendo dalla recensione del materiale e delle associazioni si cerca di verificare il carattere delle manifestazioni rituali, la loro durata cronologica e il contesto culturale in cui si affermano, interrogandosi anche sulle origini del fenomeno. Il lavoro mostra quindi lo stretto legame tra tradizioni tarantine e rituali spartani, riconoscendo un'interdipendenza cultuale molto stretta tra i due ambienti, nel caso specifico frutto di un rapporto ripreso tra colonia e madrepatria nel corso della seconda metà del IV secolo. Per quanto riguarda la pratica se ne ricostruisce la forma nella tipologia delle teossenie, caratteristiche del culto dei Dioscuri ed esplicitamente evocate dalle iconografie dei votivi; per l'ambito sociale e funzionale di riferimento, invece, la situazione è più complessa: da un'indubitabile dimensione militare ed efebica originaria, legata al culto della regalità spartana, a Taranto si sviluppa un'accezione locale, in cui acquista valore l'aspetto connesso alla pratica funeraria. Il fenomeno viene circoscritto alla fase cronologica compresa tra la seconda metà del IV sec. a.C. ed il successivo e costituisce uno dei casi più significativi per l'approfondimento dei problemi inerenti la ricostruzione del comportamento religioso sulla base delle testimonianze archeologiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.