Numerosi sono i cambiamenti che hanno interessato il rapporto tra il consumatore e il cibo che sono intervenuti nell’ultimo ventennio. Alcuni di questi sono stati attivati dall’evoluzione metodologica che ha interessato alcune discipline come la storia, l’economia politica e le scienze sociali. Si è infatti avuta una maggiore attenzione nei confronti di tutti gli aspetti della vita materiale, delle catene produttive, delle reti di prodotto, dello sviluppo locale, ed infine nella qualità piuttosto che nella quantità, anche come risultato di una maggiore attenzione verso i consumi tipici di una società articolata e complessa come la nostra. Una società sempre più in movimento è naturalmente interessata ai cibi ‘esotici’, prima assaggiati nei paesi di produzione e poi resi disponibili nel supermercato sottocasa. Di queste nuove tendenze si sono accorti ben presto anche i media che hanno cominciato a inserire nei giornali, nei programmi televisivi, e nei film tematiche relative ai cibi, alla loro preparazione e al loro consumo. L’attenzione verso il cibo è divenuta anche preoccupazione nevrotica quando l’internazionalizzazione delle produzioni e dei consumi alimentari ha lasciato spazio a truffe e a manipolazioni pericolose per la salute dei cittadini. Il mondo contemporaneo si trova di fronte ai dilemmi di una società del benessere che nei paesi industrializzati rischia la salute per gli eccessi di cibo e nei paesi in via di sviluppo soffre la fame e la malnutrizione. Due geografi britannici, Atkins e Bowler (2001), hanno identificato, a partire dagli anni ottanta, un terzo régime alimentare che è il risultato delle crisi economiche degli anni settanta, della crescita dei flussi commerciali, dall’insorgenza di multinazionali nel settore agroalimentare, e dei cambiamenti nei rapporti di forza e nei diversi ruoli assunti dalle grandi potenze economiche tanto da far prevedere per il prossimo futuro una vera e propria rivoluzione che interesserà il cibo, la nutrizione e le politiche agricole
Geografia del gusto. La filiera del latte e dei formaggi ovini / Montanari, Armando. - In: L'UNIVERSO. - ISSN 0042-0409. - STAMPA. - 4:(2009), pp. 145-154.
Geografia del gusto. La filiera del latte e dei formaggi ovini
MONTANARI, ARMANDO
2009
Abstract
Numerosi sono i cambiamenti che hanno interessato il rapporto tra il consumatore e il cibo che sono intervenuti nell’ultimo ventennio. Alcuni di questi sono stati attivati dall’evoluzione metodologica che ha interessato alcune discipline come la storia, l’economia politica e le scienze sociali. Si è infatti avuta una maggiore attenzione nei confronti di tutti gli aspetti della vita materiale, delle catene produttive, delle reti di prodotto, dello sviluppo locale, ed infine nella qualità piuttosto che nella quantità, anche come risultato di una maggiore attenzione verso i consumi tipici di una società articolata e complessa come la nostra. Una società sempre più in movimento è naturalmente interessata ai cibi ‘esotici’, prima assaggiati nei paesi di produzione e poi resi disponibili nel supermercato sottocasa. Di queste nuove tendenze si sono accorti ben presto anche i media che hanno cominciato a inserire nei giornali, nei programmi televisivi, e nei film tematiche relative ai cibi, alla loro preparazione e al loro consumo. L’attenzione verso il cibo è divenuta anche preoccupazione nevrotica quando l’internazionalizzazione delle produzioni e dei consumi alimentari ha lasciato spazio a truffe e a manipolazioni pericolose per la salute dei cittadini. Il mondo contemporaneo si trova di fronte ai dilemmi di una società del benessere che nei paesi industrializzati rischia la salute per gli eccessi di cibo e nei paesi in via di sviluppo soffre la fame e la malnutrizione. Due geografi britannici, Atkins e Bowler (2001), hanno identificato, a partire dagli anni ottanta, un terzo régime alimentare che è il risultato delle crisi economiche degli anni settanta, della crescita dei flussi commerciali, dall’insorgenza di multinazionali nel settore agroalimentare, e dei cambiamenti nei rapporti di forza e nei diversi ruoli assunti dalle grandi potenze economiche tanto da far prevedere per il prossimo futuro una vera e propria rivoluzione che interesserà il cibo, la nutrizione e le politiche agricoleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.