Andrea Pozzo –a painter, scenographer, and master of perspective– should always be fully recognized as an architect in the cultural panorama of the baroque period. This artist from Trento created his works in the church of St. Ignatius in Rome between 1685 and 1694, where he depicted St. Ignatius protector of afflicted people in the apse semi-dome (1685–1688), the Glory of St. Ignatius on the vault of the central nave (1687–1693), and the false dome (1685) to replace the one that had been designed but never built. For the works mentioned, Pozzo aimed to ‘construct’ a building that, while being illusory, did not exist in reality, lives amid the space of the physical architecture of the church. The documentation, which evidences the various sequential phases of creation, was studied to recompose the design path he follo¬wed [Salviucci Insolera 2015]. The goal of this paper is therefore to define and verify the design process that Pozzo used to create these works. From the committee’s request to the drafting of the first sketches, to the drawings that aim to represent the building as it is and as it appears. Everything can be found in his work and is supported by graphical and textual documents for the designs of the dome and vault. Finally, an analysis of the relationships between his three designs for the church of St. Ignatius poses further questions regarding the existence of an unifying intent formulated by Pozzo.

Ad Andrea Pozzo, pittore, scenografo, maestro di prospettiva, deve essere riconosciuto pienamente il ruolo di architetto nel panorama culturale del barocco. L’artista trentino realizzò le sue opere all’interno della chiesa di Sant’Ignazio a Roma tra il 1685 e il 1694 dove rappresentò Sant’Ignazio protettore degli afflitti nel catino absidale (1685-1688), la Gloria di Sant’Ignazio nella volta della navata centrale (1687-1693) e la finta cupola (1685) in sostituzione di quella progettata e mai realizzata. Nel caso delle opere in esame, Pozzo ha inteso “costruire” un’architettura che, sebbene non esista nella realtà in quanto illusoria, vive nella spazialità dell’architettura fisica della chiesa. La documentazione, che testimonia le diverse e sequenziali fasi realizzative, è stata studiata per ricomporre il percorso progettuale da lui seguito [Salviucci Insolera 2015]. L’obiettivo del contributo è dunque quello di definire e verificare il processo progettuale che Pozzo ha intrapreso per la realizzazione di queste opere. Dalla richiesta della committenza, alla redazione dei primi schizzi, fino alla realizzazione degli elaborati volti alla rappresentazione dell’architettura come è e come appare. Tutto questo si riscontra nel suo lavoro ed è attestato da documenti grafici e testuali per i progetti della cupola e della volta. Infine l’analisi dei rapporti tra i suoi tre progetti per la chiesa di Sant’Ignazio apre a ulteriori interrogativi riguardo l’esistenza di un intento unitario da parte dell’Autore.

I progetti "architettonici" per la chiesa di Sant' Ignazio di Andrea Pozzo / Fasolo, Marco; Mancini, MATTEO FLAVIO. - In: DISEGNO. - ISSN 2533-2899. - 4.2019(2019), pp. 79-90. [10.26375/disegno.4.2019.09]

I progetti "architettonici" per la chiesa di Sant' Ignazio di Andrea Pozzo

Marco Fasolo;Matteo Flavio Mancini
2019

Abstract

Andrea Pozzo –a painter, scenographer, and master of perspective– should always be fully recognized as an architect in the cultural panorama of the baroque period. This artist from Trento created his works in the church of St. Ignatius in Rome between 1685 and 1694, where he depicted St. Ignatius protector of afflicted people in the apse semi-dome (1685–1688), the Glory of St. Ignatius on the vault of the central nave (1687–1693), and the false dome (1685) to replace the one that had been designed but never built. For the works mentioned, Pozzo aimed to ‘construct’ a building that, while being illusory, did not exist in reality, lives amid the space of the physical architecture of the church. The documentation, which evidences the various sequential phases of creation, was studied to recompose the design path he follo¬wed [Salviucci Insolera 2015]. The goal of this paper is therefore to define and verify the design process that Pozzo used to create these works. From the committee’s request to the drafting of the first sketches, to the drawings that aim to represent the building as it is and as it appears. Everything can be found in his work and is supported by graphical and textual documents for the designs of the dome and vault. Finally, an analysis of the relationships between his three designs for the church of St. Ignatius poses further questions regarding the existence of an unifying intent formulated by Pozzo.
2019
Ad Andrea Pozzo, pittore, scenografo, maestro di prospettiva, deve essere riconosciuto pienamente il ruolo di architetto nel panorama culturale del barocco. L’artista trentino realizzò le sue opere all’interno della chiesa di Sant’Ignazio a Roma tra il 1685 e il 1694 dove rappresentò Sant’Ignazio protettore degli afflitti nel catino absidale (1685-1688), la Gloria di Sant’Ignazio nella volta della navata centrale (1687-1693) e la finta cupola (1685) in sostituzione di quella progettata e mai realizzata. Nel caso delle opere in esame, Pozzo ha inteso “costruire” un’architettura che, sebbene non esista nella realtà in quanto illusoria, vive nella spazialità dell’architettura fisica della chiesa. La documentazione, che testimonia le diverse e sequenziali fasi realizzative, è stata studiata per ricomporre il percorso progettuale da lui seguito [Salviucci Insolera 2015]. L’obiettivo del contributo è dunque quello di definire e verificare il processo progettuale che Pozzo ha intrapreso per la realizzazione di queste opere. Dalla richiesta della committenza, alla redazione dei primi schizzi, fino alla realizzazione degli elaborati volti alla rappresentazione dell’architettura come è e come appare. Tutto questo si riscontra nel suo lavoro ed è attestato da documenti grafici e testuali per i progetti della cupola e della volta. Infine l’analisi dei rapporti tra i suoi tre progetti per la chiesa di Sant’Ignazio apre a ulteriori interrogativi riguardo l’esistenza di un intento unitario da parte dell’Autore.
Andrea Pozzo; chiesa Sant’Ignazio; prospettive architettoniche; disegno di progetto; Perspectiva pictorum et architectorum
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I progetti "architettonici" per la chiesa di Sant' Ignazio di Andrea Pozzo / Fasolo, Marco; Mancini, MATTEO FLAVIO. - In: DISEGNO. - ISSN 2533-2899. - 4.2019(2019), pp. 79-90. [10.26375/disegno.4.2019.09]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1299429
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