Arslantepe costituisce, ad oggi, una delle realtà più importanti del Vicino Oriente Antico nonostante si trovi in una posizione periferica rispetto alla Grande Mesopotamia. Nel corso degli ultimi decenni il sito è divenuto un laboratorio di ricerca per numerose tematiche e indagini storiche, ma gli aspetti più rilevati sono da sempre connessi ai processi di formazione delle prime società proto-statali. La sua immensa ricchezza, che lo rende il sito protagonista indiscusso nei processi storici di cambiamento, è nata dall'ubicazione al centro di un’area di confine tra mondi diversi: la Mesopotamia, la Siria, il Caucaso e l’Anatolia Centrale. Nelle fasi più antiche, in particolare nel Calcolitico, il sito fu legato principalmente alla sfera mesopotamica, da cui, nel Tardo Calcolitico, riprese il modello sociale basato su un sistema centralizzato incentrato sulla distribuzione dei beni alimentari. In seguito, un profondo cambiamento nell'antica età del Bronzo fece sì che il sito fosse proiettato verso il mondo est-anatolico e transcaucasico. Infine, nel II Millennio a. C., in seguito all'ascesa dell’Impero Ittita, Arslantepe fu coinvolto in un nuovo assetto politico-territoriale. Durante il III Millennio a.C. tutta la Mezzaluna Fertile vede lo sviluppo e il consolidamento di società urbane con grandi città, capitali di stati ben organizzati. In Mesopotamia inizia così un’epoca di imperialismo ed espansione che ha il vertice verso la fine del periodo con l’età di Akkad. Totalmente diverso è il quadro che si delinea nell'Alto Eufrate. Quest’area, separata dai territori mesopotamici dai monti del Tauro, vede l’inizio di un periodo di instabilità in seguito al disfacimento del sistema palatino di stampo Mesopotamico. L’assenza di un potere centrale e la presenza di componenti mobili-tribali di derivazione transcaucasica contribuiscono a mettere definitivamente in crisi il sistema socio-politico precedente. Tutta la prima metà del III Millennio a.C. appare come un’epoca di regionalizzazione con piccoli insediamenti indipendenti, molto lontani da un modello protourbano. Durante il corso della seconda metà del III Millennio a.C. nei territori dell’Alto Eufrate si genera un secondo processo di sviluppo teso a fenomeni di urbanizzazione, quindi al sorgere di centri stabili, difesi e ben organizzati. Il bacino territoriale in cui si realizzano queste trasformazioni è ben delimitato, ne sono interessati i territori lungo il corso dei fiumi Eufrate e Murat, compresi tra le provincie di Malatya e di Elazığ. Quest’area rimane ancora estranea alle dinamiche di sviluppo imperialista del sud del Tauro, gli unici rapporti con il sud sono motivati dall'esigenza delle grandi città meridionali di reperire materie prime. La lunga storia del sito di Arslantepe, è stata ampiamente portata in luce nel corso di quasi 60 anni di ricerche da parte della Missione Archeologica Italiana dell’Università di Roma La Sapienza, diretta prima dal professore Salvatore Puglisi, poi dalla professoressa Alba Palmieri e oggi dalla professoressa Marcella Frangipane. Quasi tutta la sequenza di Arslantepe è stata analizzata sotto vari aspetti da numerosi studiosi. La maggior parte dei livelli del sito sono oggi accuratamente dettagliati ad eccezione del periodo oggetto di questo lavoro, il Bonzo Antico III. I 500 anni di vita dell’insediamento di Arslantepe VID (2550-2000 a. C.) sono caratterizzati da una sorprendente continuità riscontrabile sia nell'architettura che nella produzione ceramica. Questo ha contribuito fino ad oggi a rendere le fasi del Bronzo Antico III sfuggenti e talvolta confuse; da qui l’esigenza di delineare in modo chiaro la sequenza delle fasi archeologiche dell’insediamento. Per ottemperare a tale obiettivo si è scelto di indirizzare il campo d’indagine principalmente allo studio di dettaglio del repertorio ceramico, senza però estraniarlo dal suo contesto di origine. La ceramica infatti, più dell’architettura, è un elemento piuttosto sensibile al cambiamento: il periodo di utilizzo di un’abitazione è decisamente più lungo rispetto a quello dei manufatti di uso quotidiano che hanno una vita assai più breve e sono quindi soggetti ad un ricambio più frequente. Nel presente studio la produzione ceramica del periodo VID del sito di Arslantepe viene analizzata per la definizione di una precisa sequenza cronologica e le dinamiche di produzione interne al sito vengono osservate in relazione allo sviluppo dei contesti vicini. Nel Capitolo 1, ancora introduttivo, il sito di Arslantepe è presentato nel suo ambiente geografico, vengono ripercorse le tappe fondamentali della storia degli studi e ne delinea la lunga sequenza. Nel Capitolo 2 si descrivono le aree e gli insediamenti del Bronzo Antico III compresi tra la provincia di Malatya e quella di Elazığ, soffermandosi sui contesti più importanti. La sequenza stratigrafica dei livelli del sito di Arslantepe viene presentata nel Capitolo 3. La produzione ceramica è stata analizzata attraverso la definizione di una classificazione tipologica (Capitolo 4) mirata alla costruzione di una tabella di associazione (Capitolo 5), metodo, purtroppo, poco utilizzato in contesti vicino orientali. Si stabilisce così la sequenza cronologica di dettaglio di Arslantepe VID. Le metodologie di ricerca tradizionale sono state affiancate da indagini più innovative. I sistemi GIS sono stati utili per mettere in relazione l’insediamento di Arslantepe con i coevi contesti della vicina piana di Malatya e ai più lontani siti della provincia di Elazığ (Capitolo 6). Infine nel Capitolo 7 vengono discussi alcuni punti di attenzione accennati durante la trattazione e si definiscono i risultati raggiunti dalla ricerca, delineando il quadro di sviluppo delle società della seconda metà del III Millennio a.C. nelle province di Malatya di Elazığ.

Il Bronzo Antico III sull'Alto Eufrate anatolico: cronologia e produzione ceramica ad Arslantepe nel periodo VID / Mallegni, Chiara. - (2018 Nov 22).

Il Bronzo Antico III sull'Alto Eufrate anatolico: cronologia e produzione ceramica ad Arslantepe nel periodo VID

MALLEGNI, CHIARA
22/11/2018

Abstract

Arslantepe costituisce, ad oggi, una delle realtà più importanti del Vicino Oriente Antico nonostante si trovi in una posizione periferica rispetto alla Grande Mesopotamia. Nel corso degli ultimi decenni il sito è divenuto un laboratorio di ricerca per numerose tematiche e indagini storiche, ma gli aspetti più rilevati sono da sempre connessi ai processi di formazione delle prime società proto-statali. La sua immensa ricchezza, che lo rende il sito protagonista indiscusso nei processi storici di cambiamento, è nata dall'ubicazione al centro di un’area di confine tra mondi diversi: la Mesopotamia, la Siria, il Caucaso e l’Anatolia Centrale. Nelle fasi più antiche, in particolare nel Calcolitico, il sito fu legato principalmente alla sfera mesopotamica, da cui, nel Tardo Calcolitico, riprese il modello sociale basato su un sistema centralizzato incentrato sulla distribuzione dei beni alimentari. In seguito, un profondo cambiamento nell'antica età del Bronzo fece sì che il sito fosse proiettato verso il mondo est-anatolico e transcaucasico. Infine, nel II Millennio a. C., in seguito all'ascesa dell’Impero Ittita, Arslantepe fu coinvolto in un nuovo assetto politico-territoriale. Durante il III Millennio a.C. tutta la Mezzaluna Fertile vede lo sviluppo e il consolidamento di società urbane con grandi città, capitali di stati ben organizzati. In Mesopotamia inizia così un’epoca di imperialismo ed espansione che ha il vertice verso la fine del periodo con l’età di Akkad. Totalmente diverso è il quadro che si delinea nell'Alto Eufrate. Quest’area, separata dai territori mesopotamici dai monti del Tauro, vede l’inizio di un periodo di instabilità in seguito al disfacimento del sistema palatino di stampo Mesopotamico. L’assenza di un potere centrale e la presenza di componenti mobili-tribali di derivazione transcaucasica contribuiscono a mettere definitivamente in crisi il sistema socio-politico precedente. Tutta la prima metà del III Millennio a.C. appare come un’epoca di regionalizzazione con piccoli insediamenti indipendenti, molto lontani da un modello protourbano. Durante il corso della seconda metà del III Millennio a.C. nei territori dell’Alto Eufrate si genera un secondo processo di sviluppo teso a fenomeni di urbanizzazione, quindi al sorgere di centri stabili, difesi e ben organizzati. Il bacino territoriale in cui si realizzano queste trasformazioni è ben delimitato, ne sono interessati i territori lungo il corso dei fiumi Eufrate e Murat, compresi tra le provincie di Malatya e di Elazığ. Quest’area rimane ancora estranea alle dinamiche di sviluppo imperialista del sud del Tauro, gli unici rapporti con il sud sono motivati dall'esigenza delle grandi città meridionali di reperire materie prime. La lunga storia del sito di Arslantepe, è stata ampiamente portata in luce nel corso di quasi 60 anni di ricerche da parte della Missione Archeologica Italiana dell’Università di Roma La Sapienza, diretta prima dal professore Salvatore Puglisi, poi dalla professoressa Alba Palmieri e oggi dalla professoressa Marcella Frangipane. Quasi tutta la sequenza di Arslantepe è stata analizzata sotto vari aspetti da numerosi studiosi. La maggior parte dei livelli del sito sono oggi accuratamente dettagliati ad eccezione del periodo oggetto di questo lavoro, il Bonzo Antico III. I 500 anni di vita dell’insediamento di Arslantepe VID (2550-2000 a. C.) sono caratterizzati da una sorprendente continuità riscontrabile sia nell'architettura che nella produzione ceramica. Questo ha contribuito fino ad oggi a rendere le fasi del Bronzo Antico III sfuggenti e talvolta confuse; da qui l’esigenza di delineare in modo chiaro la sequenza delle fasi archeologiche dell’insediamento. Per ottemperare a tale obiettivo si è scelto di indirizzare il campo d’indagine principalmente allo studio di dettaglio del repertorio ceramico, senza però estraniarlo dal suo contesto di origine. La ceramica infatti, più dell’architettura, è un elemento piuttosto sensibile al cambiamento: il periodo di utilizzo di un’abitazione è decisamente più lungo rispetto a quello dei manufatti di uso quotidiano che hanno una vita assai più breve e sono quindi soggetti ad un ricambio più frequente. Nel presente studio la produzione ceramica del periodo VID del sito di Arslantepe viene analizzata per la definizione di una precisa sequenza cronologica e le dinamiche di produzione interne al sito vengono osservate in relazione allo sviluppo dei contesti vicini. Nel Capitolo 1, ancora introduttivo, il sito di Arslantepe è presentato nel suo ambiente geografico, vengono ripercorse le tappe fondamentali della storia degli studi e ne delinea la lunga sequenza. Nel Capitolo 2 si descrivono le aree e gli insediamenti del Bronzo Antico III compresi tra la provincia di Malatya e quella di Elazığ, soffermandosi sui contesti più importanti. La sequenza stratigrafica dei livelli del sito di Arslantepe viene presentata nel Capitolo 3. La produzione ceramica è stata analizzata attraverso la definizione di una classificazione tipologica (Capitolo 4) mirata alla costruzione di una tabella di associazione (Capitolo 5), metodo, purtroppo, poco utilizzato in contesti vicino orientali. Si stabilisce così la sequenza cronologica di dettaglio di Arslantepe VID. Le metodologie di ricerca tradizionale sono state affiancate da indagini più innovative. I sistemi GIS sono stati utili per mettere in relazione l’insediamento di Arslantepe con i coevi contesti della vicina piana di Malatya e ai più lontani siti della provincia di Elazığ (Capitolo 6). Infine nel Capitolo 7 vengono discussi alcuni punti di attenzione accennati durante la trattazione e si definiscono i risultati raggiunti dalla ricerca, delineando il quadro di sviluppo delle società della seconda metà del III Millennio a.C. nelle province di Malatya di Elazığ.
22-nov-2018
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