INTRODUZIONE La Regione Puglia ha promosso il progetto IM.PA.C.T. (Improving the health of Patients by supporting dynamiC healTh systems and new technologies), per valutare gli aspetti igienico-sanitari delle sale operatorie (SO). In questo ambito sono stati indagate le caratteristiche edilizie e impiantistiche che ne influenzano le prestazioni. METODI Lo studio ha coinvolto 35 SO ortopediche [17 con flusso misto (FM), 18 con flusso turbolento (FT)]. Sono stati condotti rilievi architettonici diretti e indiretti, predisponendo una scheda di rilevamento dei dati edilizi e impiantistici e un rilievo fotografico e documentale. Le SO sono state suddivise in due categorie in base alle soluzioni architettoniche e realizzative ricorrenti: tipo A (sale di recente realizzazione o ristrutturazione, con blocchi funzionali prefabbricati); tipo B (le altre, non ricadenti nella prima categoria). Queste soluzioni ricorrenti sono state correlate ai risultati microbiologici dell’aria (UFC/m3 ottenuti mediante campionamento attivo tramite Surface Air System-SAS) per individuare eventuali differenze. RISULTATI Le sale di tipo A presentavano volumi mediamente minori [mediana 117 m3, range 81-150], geometrie regolari in pianta e alzato, disposizione simmetrica delle estrazioni del VCCC, predisposizione delle attrezzature elettromedicali a soffitto; le sale di tipo B volumi maggiori [mediana 132 m3, range 90-193], geometrie irregolari in pianta e alzato, disposizione asimmetrica delle estrazioni del VCCC. Nel 97% delle sale è stata rilevata una Carica Batterica Totale (CBT) entro i limiti raccomandati da ISPESL2009 (180 UFC/m3 per FT): nel 100% delle sale di tipo A, nel 94% tipo B. La CBT delle sale A [mediana 15 UFC/m3, range 3-158] è risultata inferiore a quella delle sale B [mediana 28 UFC/m3, range 6-206], anche se la differenza non è apparsa statisticamente significativa. Complessivamente, il numero di persone presenti nelle sale A [media 9, range 6-11] e B [media 10, range 7-13], rapportato al volume delle SO (persone/m3), mostra una correlazione statistica con la CBT (ρ=0.38, p<005). CONCLUSIONI Nelle sale monitorate si rilevano valori di CBT inferiori ai limiti di riferimento. In quelle di tipo A si osservano CBT e numero medio di persone inferiori a quelle di tipo B, seppur le differenze non raggiungano la significatività statistica. Da queste prime osservazioni si potrebbe ipotizzare che le sale di tipo A, a parità di chirurgia, supportino condizioni organizzative migliori in termini di gestione spaziale, funzionale e procedurale. Per confermare questa ipotesi sarà opportuno estendere l’indagine ad un numero maggiore di SO.
Aspetti edilizi-impiantistici e qualità dell’aria in sala operatoria negli ospedali della Regione Puglia (Progetto IMPACT) / Amico, A. D.; Caggiano, G.; De Giglio, O.; Apollonio, F.; Lopuzzo, M.; Marzella, A.; Mascipinto, S.; Rutigliano, S.; Pousis, C.; D’Alessandro, D.; Currà, E.; Montagna, M. T.. - (2018), pp. 88-88. (Intervento presentato al convegno 51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene SITI tenutosi a Riva del Garda).
Aspetti edilizi-impiantistici e qualità dell’aria in sala operatoria negli ospedali della Regione Puglia (Progetto IMPACT)
A. D Amico
Primo
Investigation
;D. D’AlessandroWriting – Review & Editing
;E. CurràSupervision
;
2018
Abstract
INTRODUZIONE La Regione Puglia ha promosso il progetto IM.PA.C.T. (Improving the health of Patients by supporting dynamiC healTh systems and new technologies), per valutare gli aspetti igienico-sanitari delle sale operatorie (SO). In questo ambito sono stati indagate le caratteristiche edilizie e impiantistiche che ne influenzano le prestazioni. METODI Lo studio ha coinvolto 35 SO ortopediche [17 con flusso misto (FM), 18 con flusso turbolento (FT)]. Sono stati condotti rilievi architettonici diretti e indiretti, predisponendo una scheda di rilevamento dei dati edilizi e impiantistici e un rilievo fotografico e documentale. Le SO sono state suddivise in due categorie in base alle soluzioni architettoniche e realizzative ricorrenti: tipo A (sale di recente realizzazione o ristrutturazione, con blocchi funzionali prefabbricati); tipo B (le altre, non ricadenti nella prima categoria). Queste soluzioni ricorrenti sono state correlate ai risultati microbiologici dell’aria (UFC/m3 ottenuti mediante campionamento attivo tramite Surface Air System-SAS) per individuare eventuali differenze. RISULTATI Le sale di tipo A presentavano volumi mediamente minori [mediana 117 m3, range 81-150], geometrie regolari in pianta e alzato, disposizione simmetrica delle estrazioni del VCCC, predisposizione delle attrezzature elettromedicali a soffitto; le sale di tipo B volumi maggiori [mediana 132 m3, range 90-193], geometrie irregolari in pianta e alzato, disposizione asimmetrica delle estrazioni del VCCC. Nel 97% delle sale è stata rilevata una Carica Batterica Totale (CBT) entro i limiti raccomandati da ISPESL2009 (180 UFC/m3 per FT): nel 100% delle sale di tipo A, nel 94% tipo B. La CBT delle sale A [mediana 15 UFC/m3, range 3-158] è risultata inferiore a quella delle sale B [mediana 28 UFC/m3, range 6-206], anche se la differenza non è apparsa statisticamente significativa. Complessivamente, il numero di persone presenti nelle sale A [media 9, range 6-11] e B [media 10, range 7-13], rapportato al volume delle SO (persone/m3), mostra una correlazione statistica con la CBT (ρ=0.38, p<005). CONCLUSIONI Nelle sale monitorate si rilevano valori di CBT inferiori ai limiti di riferimento. In quelle di tipo A si osservano CBT e numero medio di persone inferiori a quelle di tipo B, seppur le differenze non raggiungano la significatività statistica. Da queste prime osservazioni si potrebbe ipotizzare che le sale di tipo A, a parità di chirurgia, supportino condizioni organizzative migliori in termini di gestione spaziale, funzionale e procedurale. Per confermare questa ipotesi sarà opportuno estendere l’indagine ad un numero maggiore di SO.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.