INTRODUZIONE Nell’ambito di un progetto CCM finalizzato all’individuazione di buone pratiche ed obiettivi prestazionali sanitari indirizzati all’aggiornamento dei regolamenti d’igiene edilizia, è stata effettuata un’indagine preliminare nella quale sono stati confrontati i requisiti igienico-sanitari dei building codes di alcuni Paesi industrializzati con i contenuti del DM Sanità 5.07.1975. METODOLOGIA Sono stati confrontati i parametri dimensionali delle unità ambientali delle abitazioni normati in 7 paesi: Francia, Germania, Italia, Olanda, Inghilterra, Federazione Russa e Stati Uniti. I building codes sono stati tutti reperiti su internet in siti web istituzionali. RISULTATI Il DM 5.07.1975 scompone i dati dimensionali in base alla destinazione d’uso del locale ed al numero di persone presenti nell’alloggio, fissando un’altezza minima di 2,70m. Negli altri paesi si rileva un’ampia variabilità nelle dimensioni di ciascun locale (camera singola: da 9m2 in Italia a 5m2 in Olanda, all’abolizione di ogni limite di superficie minima in Inghilterra e in Germania) e nelle altezze minime dei locali, anche se meno marcata. In Italia e in Russia i limiti di altezza sono previsti in 2,70m; in Russia è anche prevista un’altezza massima di 3,00m. Nelle altre nazioni le altezze minime variano da 2,67m negli Stati Uniti a 2,14m in Inghilterra (limite che, seppure abolito nella norma nazionale, rimane fissato nei regolamenti locali). Si osserva, inoltre, un approccio diversificato nei criteri dimensionali: da una logica influenzata dal mercato (Inghilterra) ad una prettamente prescrittiva (Italia), ad una più orientata alla funzionalità (Olanda). CONCLUSIONE Queste osservazioni preliminari, per le quali ci si serve di un approccio allargato alle normative di Paesi diversi, evidenziano i limiti del DM del 1975 che si basa su prescrizioni, di facile valutazione, ma non sempre sufficienti a definire la qualità igienico-sanitaria di un’abitazione. Alla luce della recente emanazione dello schema di Regolamento Edilizio Tipo (RET- Intesa stato regioni e Anci del 20.10.2016), all’interno del quale è prevista anche la definizione di requisiti igienico-sanitari, si ravvisa l’opportunità di rivedere i contenuti del DM per un loro aggiornamento in un’ottica prestazionale. Indagine svolta nell’ambito del progetto CCM 2015 “Individuazione di buone pratiche ed obiettivi prestazionali sanitari in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità della costruzione e/o ristrutturazione di edifici, ai fini della predisposizione dei regolamenti di igiene edilizia” - codice CUP B86D15001870001
Analisi compartiva dei requisiti igienico-sanitari negli standard abitativi di alcuni Paesi industrializzati / Appolloni, L.; Capasso, L.; D’Amico, A.; Raffo, M.; De Martino, A.; D’Alessandro, D.. - (2018), pp. 257-257. (Intervento presentato al convegno 51° Congresso nazionale della Società Italiana di Igiene tenutosi a Riva del Garda).
Analisi compartiva dei requisiti igienico-sanitari negli standard abitativi di alcuni Paesi industrializzati
L. Appolloni
Investigation
;L. Capasso;A. D’AmicoInvestigation
;D. D’AlessandroSupervision
2018
Abstract
INTRODUZIONE Nell’ambito di un progetto CCM finalizzato all’individuazione di buone pratiche ed obiettivi prestazionali sanitari indirizzati all’aggiornamento dei regolamenti d’igiene edilizia, è stata effettuata un’indagine preliminare nella quale sono stati confrontati i requisiti igienico-sanitari dei building codes di alcuni Paesi industrializzati con i contenuti del DM Sanità 5.07.1975. METODOLOGIA Sono stati confrontati i parametri dimensionali delle unità ambientali delle abitazioni normati in 7 paesi: Francia, Germania, Italia, Olanda, Inghilterra, Federazione Russa e Stati Uniti. I building codes sono stati tutti reperiti su internet in siti web istituzionali. RISULTATI Il DM 5.07.1975 scompone i dati dimensionali in base alla destinazione d’uso del locale ed al numero di persone presenti nell’alloggio, fissando un’altezza minima di 2,70m. Negli altri paesi si rileva un’ampia variabilità nelle dimensioni di ciascun locale (camera singola: da 9m2 in Italia a 5m2 in Olanda, all’abolizione di ogni limite di superficie minima in Inghilterra e in Germania) e nelle altezze minime dei locali, anche se meno marcata. In Italia e in Russia i limiti di altezza sono previsti in 2,70m; in Russia è anche prevista un’altezza massima di 3,00m. Nelle altre nazioni le altezze minime variano da 2,67m negli Stati Uniti a 2,14m in Inghilterra (limite che, seppure abolito nella norma nazionale, rimane fissato nei regolamenti locali). Si osserva, inoltre, un approccio diversificato nei criteri dimensionali: da una logica influenzata dal mercato (Inghilterra) ad una prettamente prescrittiva (Italia), ad una più orientata alla funzionalità (Olanda). CONCLUSIONE Queste osservazioni preliminari, per le quali ci si serve di un approccio allargato alle normative di Paesi diversi, evidenziano i limiti del DM del 1975 che si basa su prescrizioni, di facile valutazione, ma non sempre sufficienti a definire la qualità igienico-sanitaria di un’abitazione. Alla luce della recente emanazione dello schema di Regolamento Edilizio Tipo (RET- Intesa stato regioni e Anci del 20.10.2016), all’interno del quale è prevista anche la definizione di requisiti igienico-sanitari, si ravvisa l’opportunità di rivedere i contenuti del DM per un loro aggiornamento in un’ottica prestazionale. Indagine svolta nell’ambito del progetto CCM 2015 “Individuazione di buone pratiche ed obiettivi prestazionali sanitari in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità della costruzione e/o ristrutturazione di edifici, ai fini della predisposizione dei regolamenti di igiene edilizia” - codice CUP B86D15001870001I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.