In this paper, we present and discuss the spatial distribution of Tidal notches (Tn) along the western sector of Adriatic Sea as a marker of the coastal stability during late Holocene. Specifically, a 3.97 km long coastal reach at the Mt. Conero area has been investigated in relation to its geo- logical and geomorphological peculareties such as: i) active, low rates uplift; ii) active coastal plunging cliff; iii) diffuse gravity-induced instability of the rocky cliff and consequent presence of coastal landslides of different type, size and state of activity. The identification and location of Tn has been conducted on July 2016 by means of a snorkel survey along a route encompassing the toe of the Conero coastal cliff, allowing the investigation of the tidal zone and recognition of the morphotypes above and below the sea level. Time-lapse images with frame rate of 1 s were collected along the entire route. The best quality frames were used to precisely clusterize the coastal geomorphological features, and to precisely locate the recognized Tn. The snorkel survey was supported by de- tailed geomorphological surveys and geo-structural investigations from inland. This multifaceted approach allowed to identify and precisely lo- cates Tn, other than to establish relationships among their morphometric features and other specific coastal morphotypes recognized in the field. TNs have been observed for the first time in the study area. Although the rocky coastal cliff is affected by active uplift and several active landslides of different types, sizes and depth, the Tn location and elevation suggests that i) late Holocene vertical deformations due to tectonic are negligible for the whole coastal sector analysed; ii) gravitaty-induced vertical deformations involving bedrock are negligible during at least the last couple of centuries in the coastal stretches where they are preserved.

In questo articolo viene presentata e discussa la distribuzione spaziale dei solchi di marea (Tn) nell’Adriatico occidentale, come indicatori di stabilità costiera durante il tardo Olocene. In particolare, sono state rilevate 3.97 km di coste rocciose nell’area del Monte Conero, in relazione alle loro peculiarità geologiche e geomorfologiche quali: i) basso ma attivo tasso di sollevamento; ii) coste rocciose verticali attive; iii) elevata instabilità delle coste rocciose a causa di movimenti gravitativi e conseguente presenza di frane costiere di diverso tipo, dimensione e stato di attività. L’identificazione e la localizzazione dei Tn è stata effettuata nel luglio 2016 mediante rilevamento a nuoto lungo il perimetro costiero del Monte Conero, permettendo la caratterizzazione della fascia tidale e il riconoscimento dei morfotipi costieri sopra e sotto il livello del mare. Durante tutto il percorso sono state raccolte immagini in time-lapse con frequenza di 1 s tra un fotogramma e l’altro. I fotogrammi più significativi sono stati usati per effettuare la clusterizzazione delle caratteristiche geomorfologiche costiere, e per localizzare i solchi di marea. Il rilevamento a nuoto è stato integrato da osservazioni geomorfologiche di dettaglio e rilevamento geostrutturale a terra. Questo approccio multidisciplinare ha permesso di identificare e localizzare con precisione i solchi di marea, oltre a stabilire una relazione tra le caratteritiche morfometriche dei solchi e altri specifici morfotipi costieri definiti su base fotogrammetrica. In questo articolo i solchi di marea vengono descritti per la prima volta nell’area del Monte Conero. Sebbene le coste alte rocciose dell’area di studio siano soggette al sollevamento attivo e a differenti tipi di frana, la posizione e la quota dei Tn suggerisce che i) i movimenti tettonici verticali avvenuti nel tardo Olocene sono trascurabili per l’intero settore costiero analizzato; ii) anche le deformazioni verticali indotte da movimenti gravitativi, che hanno interessato il substrato roccioso, sono trascurabili negli ultimi due secoli nei tratti di costa in cui sono conservate.

Tidal notches (Tn) along the western Adriatic coast as markers of coastal stability during Late Holocene / Furlani, Stefano; Piacentini, Daniela; Troiani, Francesco; Biolchi, Sara; Roccheggiani, Matteo; Tamburini, Andrea; Tirincanti, Emanuela; Vaccher, Valeria; Antonioli, Fabrizio; Devoto, Stefano; Nesci, Olivia; Menichetti, Marco. - In: GEOGRAFIA FISICA E DINAMICA QUATERNARIA. - ISSN 1724-4781. - 41:2(2018), pp. 33-46. [10.4461/ GFDQ.2018.41.11]

Tidal notches (Tn) along the western Adriatic coast as markers of coastal stability during Late Holocene

DANIELA PIACENTINI;FRANCESCO TROIANI;
2018

Abstract

In this paper, we present and discuss the spatial distribution of Tidal notches (Tn) along the western sector of Adriatic Sea as a marker of the coastal stability during late Holocene. Specifically, a 3.97 km long coastal reach at the Mt. Conero area has been investigated in relation to its geo- logical and geomorphological peculareties such as: i) active, low rates uplift; ii) active coastal plunging cliff; iii) diffuse gravity-induced instability of the rocky cliff and consequent presence of coastal landslides of different type, size and state of activity. The identification and location of Tn has been conducted on July 2016 by means of a snorkel survey along a route encompassing the toe of the Conero coastal cliff, allowing the investigation of the tidal zone and recognition of the morphotypes above and below the sea level. Time-lapse images with frame rate of 1 s were collected along the entire route. The best quality frames were used to precisely clusterize the coastal geomorphological features, and to precisely locate the recognized Tn. The snorkel survey was supported by de- tailed geomorphological surveys and geo-structural investigations from inland. This multifaceted approach allowed to identify and precisely lo- cates Tn, other than to establish relationships among their morphometric features and other specific coastal morphotypes recognized in the field. TNs have been observed for the first time in the study area. Although the rocky coastal cliff is affected by active uplift and several active landslides of different types, sizes and depth, the Tn location and elevation suggests that i) late Holocene vertical deformations due to tectonic are negligible for the whole coastal sector analysed; ii) gravitaty-induced vertical deformations involving bedrock are negligible during at least the last couple of centuries in the coastal stretches where they are preserved.
2018
In questo articolo viene presentata e discussa la distribuzione spaziale dei solchi di marea (Tn) nell’Adriatico occidentale, come indicatori di stabilità costiera durante il tardo Olocene. In particolare, sono state rilevate 3.97 km di coste rocciose nell’area del Monte Conero, in relazione alle loro peculiarità geologiche e geomorfologiche quali: i) basso ma attivo tasso di sollevamento; ii) coste rocciose verticali attive; iii) elevata instabilità delle coste rocciose a causa di movimenti gravitativi e conseguente presenza di frane costiere di diverso tipo, dimensione e stato di attività. L’identificazione e la localizzazione dei Tn è stata effettuata nel luglio 2016 mediante rilevamento a nuoto lungo il perimetro costiero del Monte Conero, permettendo la caratterizzazione della fascia tidale e il riconoscimento dei morfotipi costieri sopra e sotto il livello del mare. Durante tutto il percorso sono state raccolte immagini in time-lapse con frequenza di 1 s tra un fotogramma e l’altro. I fotogrammi più significativi sono stati usati per effettuare la clusterizzazione delle caratteristiche geomorfologiche costiere, e per localizzare i solchi di marea. Il rilevamento a nuoto è stato integrato da osservazioni geomorfologiche di dettaglio e rilevamento geostrutturale a terra. Questo approccio multidisciplinare ha permesso di identificare e localizzare con precisione i solchi di marea, oltre a stabilire una relazione tra le caratteritiche morfometriche dei solchi e altri specifici morfotipi costieri definiti su base fotogrammetrica. In questo articolo i solchi di marea vengono descritti per la prima volta nell’area del Monte Conero. Sebbene le coste alte rocciose dell’area di studio siano soggette al sollevamento attivo e a differenti tipi di frana, la posizione e la quota dei Tn suggerisce che i) i movimenti tettonici verticali avvenuti nel tardo Olocene sono trascurabili per l’intero settore costiero analizzato; ii) anche le deformazioni verticali indotte da movimenti gravitativi, che hanno interessato il substrato roccioso, sono trascurabili negli ultimi due secoli nei tratti di costa in cui sono conservate.
coastal geomorphology; relative sea level change; gravitational mass movement; Mediterranean Sea
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Tidal notches (Tn) along the western Adriatic coast as markers of coastal stability during Late Holocene / Furlani, Stefano; Piacentini, Daniela; Troiani, Francesco; Biolchi, Sara; Roccheggiani, Matteo; Tamburini, Andrea; Tirincanti, Emanuela; Vaccher, Valeria; Antonioli, Fabrizio; Devoto, Stefano; Nesci, Olivia; Menichetti, Marco. - In: GEOGRAFIA FISICA E DINAMICA QUATERNARIA. - ISSN 1724-4781. - 41:2(2018), pp. 33-46. [10.4461/ GFDQ.2018.41.11]
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