La mostra 1924-2014. La Rai racconta l’Italia, a cura di Costanza Esca- plon – direttrice Comunicazione e relazioni esterne Rai – viene allestita al complesso del Vittoriano di Roma dal 31 gennaio al 30 marzo 2014, per poi diventare itinerante e spostarsi, nel corso del 2014, tra Milano, Napoli e Torino. All’inizio del percorso, sono subi- to palesate le coincidenze del doppio anniversario: nel 1924, infatti, era nata l’Unione radiofonica italiana (Uri), ma nel 1954 la Radio audizioni italiane (Rai) aveva iniziato le programmazioni televisive. Corrispondendo, di fatto, a una gerarchia memoriale che vede nella televisione un elemento maggiormente centrale nella formazione degli immaginari contemporanei rispetto al ruolo assunto negli ultimi decenni dalla radio, la mostra sembra da subito concen- trarsi maggiormente sul secondo anniversario. L’esposizione, infatti, si apre con una rassegna di costumi di scena, proprio a significare simbolicamente la centralità che l’elemento televisivo avrà nell’ambito della narrazione espo- sitiva. Di fatto, la mostra sui novant’anni della Rai inizia con la televisione proprio in quanto mostra sulla televisione. La scelta di procedere con un anda- mento tematico e non cronologico va letta esattamente in questo senso: alla radio, infatti, sarà dedicato soltanto un breve approfondimento, mentre alcune teche introduttive conterranno una serie di documenti relativi alla nascita e all’evoluzione dell’azienda nella storia.
La TV racconta se stessa / Garofalo, Damiano; Roghi, Vanessa. - In: ZAPRUDER. - ISSN 1723-0020. - (2015).
La TV racconta se stessa
Damiano Garofalo;ROGHI, VANESSA
2015
Abstract
La mostra 1924-2014. La Rai racconta l’Italia, a cura di Costanza Esca- plon – direttrice Comunicazione e relazioni esterne Rai – viene allestita al complesso del Vittoriano di Roma dal 31 gennaio al 30 marzo 2014, per poi diventare itinerante e spostarsi, nel corso del 2014, tra Milano, Napoli e Torino. All’inizio del percorso, sono subi- to palesate le coincidenze del doppio anniversario: nel 1924, infatti, era nata l’Unione radiofonica italiana (Uri), ma nel 1954 la Radio audizioni italiane (Rai) aveva iniziato le programmazioni televisive. Corrispondendo, di fatto, a una gerarchia memoriale che vede nella televisione un elemento maggiormente centrale nella formazione degli immaginari contemporanei rispetto al ruolo assunto negli ultimi decenni dalla radio, la mostra sembra da subito concen- trarsi maggiormente sul secondo anniversario. L’esposizione, infatti, si apre con una rassegna di costumi di scena, proprio a significare simbolicamente la centralità che l’elemento televisivo avrà nell’ambito della narrazione espo- sitiva. Di fatto, la mostra sui novant’anni della Rai inizia con la televisione proprio in quanto mostra sulla televisione. La scelta di procedere con un anda- mento tematico e non cronologico va letta esattamente in questo senso: alla radio, infatti, sarà dedicato soltanto un breve approfondimento, mentre alcune teche introduttive conterranno una serie di documenti relativi alla nascita e all’evoluzione dell’azienda nella storia.File | Dimensione | Formato | |
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