I nuovi scavi nell’aula di culto del Templum Pacis e nell’area limitrofa, hanno evidenziato la peculiarità di tale monumento e la complessa ideologia sottesa all’intero progetto. Esso infatti si distingue dalle altre piazze forensi per la scelta planimetrica, che ha costituito un modello architettonico esportato e applicato variamente in ambito provinciale, e per il carattere di luogo di esposizione pubblica di opere d’arte provenienti dal mondo greco, accentuata, nel tempio, dalla presenza dei trofei della guerra giudaica. E’ parte integrante di tale unicità la decorazione architettonica del Foro, attestata nel suo restauro severiano, dove la selezione di specifici tipi marmorei per i colonnati dei portici e del pronao e per i rivestimenti pavimentali - in particolare nel caso del nuovo pavimento in sectile scoperto nell’aula del tempio - testimonia la volontà di rifarsi alla tradizione delle grandi monarchie del Mediterraneo. Le indagini archeologiche hanno anche evidenziato le dinamiche di trasformazione architettoniche, funzionali e topografiche che interessarono l’edificio monumentale ed il settore compreso tra il muro meridionale del Foro e la Velia. Tali fenomeni, iniziati con la costruzione della basilica di Massenzio, proseguirono, intorno alla metà del VI secolo, con l’inserimento, in una delle aule del settore sud-occidentale del foro, della chiesa dei SS. Cosma e Damiano e, nella zona adiacente, con l’impianto di una necropoli, esempio unico di area cimiteriale nella zona dei Fori Imperiali e segnale del mutamento culturale in corso nella società occidentale. In epoca bassomedievale i limiti del complesso forense erano ancora percepiti per la presenza delle sue rovine, oggetto comunque di un’intensa attività di spoliazione indirizzata, nell’area del tempio, alle sole strutture dell’alzato, mentre il pregevole pavimento dell’aula rimaneva per lo più integro sepolto da accumuli di terre. Al contempo proseguiva la frequentazione dell’asse viario del vicus ad Carinas, lungo il quale si impiantava una nuova necropoli. Le ultime trasformazioni individuate in questo settore, sono ascrivibili alla costruzione tardo rinascimentale del quartiere bonelliano che vi si sovrappose secondo nuove linee di programmazione urbanistica, rimaste sostanzialemente inalterate fino al momento della progettazione e realizzazione della nuova via dell’Impero di epoca fascista.

Il Templum Pacis come esempio di trasformazione del paesaggio urbano e di mutamenti culturali dalla prima età imperiale ai primi del ‘900 / Fogagnolo, Stefania; Rossi, Federica Michela. - In: BOLLETTINO DI ARCHEOLOGIA ONLINE. - ISSN 2039-0076. - I:Volume speciale(2010), pp. 31-46. (Intervento presentato al convegno XVII International congresso of classical archaeology. Meetings between cultures in the ancient Mediterranean tenutosi a Rome; Italy).

Il Templum Pacis come esempio di trasformazione del paesaggio urbano e di mutamenti culturali dalla prima età imperiale ai primi del ‘900

Stefania Fogagnolo
;
Federica Michela Rossi
2010

Abstract

I nuovi scavi nell’aula di culto del Templum Pacis e nell’area limitrofa, hanno evidenziato la peculiarità di tale monumento e la complessa ideologia sottesa all’intero progetto. Esso infatti si distingue dalle altre piazze forensi per la scelta planimetrica, che ha costituito un modello architettonico esportato e applicato variamente in ambito provinciale, e per il carattere di luogo di esposizione pubblica di opere d’arte provenienti dal mondo greco, accentuata, nel tempio, dalla presenza dei trofei della guerra giudaica. E’ parte integrante di tale unicità la decorazione architettonica del Foro, attestata nel suo restauro severiano, dove la selezione di specifici tipi marmorei per i colonnati dei portici e del pronao e per i rivestimenti pavimentali - in particolare nel caso del nuovo pavimento in sectile scoperto nell’aula del tempio - testimonia la volontà di rifarsi alla tradizione delle grandi monarchie del Mediterraneo. Le indagini archeologiche hanno anche evidenziato le dinamiche di trasformazione architettoniche, funzionali e topografiche che interessarono l’edificio monumentale ed il settore compreso tra il muro meridionale del Foro e la Velia. Tali fenomeni, iniziati con la costruzione della basilica di Massenzio, proseguirono, intorno alla metà del VI secolo, con l’inserimento, in una delle aule del settore sud-occidentale del foro, della chiesa dei SS. Cosma e Damiano e, nella zona adiacente, con l’impianto di una necropoli, esempio unico di area cimiteriale nella zona dei Fori Imperiali e segnale del mutamento culturale in corso nella società occidentale. In epoca bassomedievale i limiti del complesso forense erano ancora percepiti per la presenza delle sue rovine, oggetto comunque di un’intensa attività di spoliazione indirizzata, nell’area del tempio, alle sole strutture dell’alzato, mentre il pregevole pavimento dell’aula rimaneva per lo più integro sepolto da accumuli di terre. Al contempo proseguiva la frequentazione dell’asse viario del vicus ad Carinas, lungo il quale si impiantava una nuova necropoli. Le ultime trasformazioni individuate in questo settore, sono ascrivibili alla costruzione tardo rinascimentale del quartiere bonelliano che vi si sovrappose secondo nuove linee di programmazione urbanistica, rimaste sostanzialemente inalterate fino al momento della progettazione e realizzazione della nuova via dell’Impero di epoca fascista.
2010
XVII International congresso of classical archaeology. Meetings between cultures in the ancient Mediterranean
foro della pace; aula di culto; paesaggio urbano
04 Pubblicazione in atti di convegno::04h Atto di convegno in rivista scientifica o di classe A
Il Templum Pacis come esempio di trasformazione del paesaggio urbano e di mutamenti culturali dalla prima età imperiale ai primi del ‘900 / Fogagnolo, Stefania; Rossi, Federica Michela. - In: BOLLETTINO DI ARCHEOLOGIA ONLINE. - ISSN 2039-0076. - I:Volume speciale(2010), pp. 31-46. (Intervento presentato al convegno XVII International congresso of classical archaeology. Meetings between cultures in the ancient Mediterranean tenutosi a Rome; Italy).
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